Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Gli effetti dell’economia circolare sulla sanità
L’economia circolare sta diventando sempre di più un tema molto attuale anche grazie al “pacchetto dell’economia circolare” approvato dal Parlamento europeo che stabilisce obiettivi e scadenze sulla gestione e il riciclo dei rifiuti.
Una tematica, quindi, che risulta essere contemporaneamente un obbligo normativo e un’opportunità di sviluppo per tutte le aziende.
In particolare, l’economia circolare per tutte le imprese appare come un’opportunità di trasformazione del loro modello di business mirato all’efficienza in quanto, qualunque flusso di scarto se non viene valorizzato efficacemente, è una grande perdita.
Uno studio stilato da McKinsey con la Fondazione Ellen MacArthur ha calcolato che tutti gli sprechi sono costati, a livello globale 7,2 trilioni di euro, e prevede una prospettiva di lungo periodo molto negativa.
È in vigore una direttiva europea, la 2014/95/UE, in Italia recepita alla fine del 2016, che ha introdotto per gli enti di interesse pubblico con più di 500 dipendenti, l’obbligo di rendere note le loro politiche di sostenibilità ambientale, sociale, catena di fornitura, gestione delle diversità e dei rischi.
Dal 1970 il consumo di risorse è nettamente triplicato e raddoppierà ancora entro il 2050. Considerando anche un arco temporale minore, l’Università di Pisa stima che, entro il 2020, verranno sfruttate 82 miliardi di tonnellate di materie prime, aumentando così il numero di rifiuti, anche quelli non riciclabili.
Secondo il Global Footprint Network ogni anno l’economia mondiale consuma quasi 93 miliardi di tonnellate di materie prime tra minerali, combustibili fossili, metalli e biomassa. Di queste solamente il 9% vengono riutilizzate e l’economia circolare potrebbe aiutare ad un netto cambio di rotta.
L’economia circolare, in inglese circular economy, è un modello di produzione e consumo alternativo a quello dell’economia lineare. Se quest’ultima adotta un approccio fondato sullo sfruttamento illimitato delle risorse naturali e una cospicua produzione di rifiuti, l’economia circolare si poggia sulla capacità di riutilizzare, recuperare o riciclare i materiali di scarto delle varie fasi produttive.
Per tale motivo l’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) confermano che l’unica alternativa attuale per salvare il pianeta è l’economia circolare.
Nel dettaglio, la circolarità scompone in moduli il processo produttivo evitando che diventino rifiuto, e crea più valore del prodotto, puntando su durabilità e funzionalità attraverso la rigenerazione, il riutilizzo e il riparo.
Attraverso l’economia circolare, il ciclo dei prodotti si conclude avviando un incremento del loro riutilizzo, favorendo i risparmi energetici e limitando di molto gli sprechi in ogni settore.
Nel 2018 l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato uno studio sugli effetti dell’economia circolare sulla salute e sul benessere di tutti gli individui. Dall’analisi ne emergono risultati molto positivi, anche per quanto concerne la riduzione delle spese sanitarie.
Un esempio di circolarità in ambito sanitario è l’invenzione del pacemaker “usato”, un’idea nata da alcuni medici messicani che hanno impiantato con successo gli stimolatori cardiaci già usati, con un’età massima di sei anni, dopo una sterilizzazione standard, su pazienti che ne avevano bisogno ma non potevano permettersi il costo del device.
In Messico, difatti, secondo i dati forniti dal governo, la metà della popolazione non ha accesso ad una assicurazione sociale o privata che copra i costi di un impianto, e il 44 per cento della popolazione vive in povertà.
L’impianto viene applicato su numerosi pazienti ogni anno in tutto il mondo e la modalità del riutilizzo permette di accedere a un salvavita cruciale anche a coloro che non dispongono di mezzi finanziari adeguato. Pertanto, si tratta di un metodo importante al fine di abbattere i costi dando, così, una possibilità di cura a tutti.