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I benefici del pilates
Nove ore di lavoro, circa due di auto, pasti solitamente frettolosi e poco, a volte quasi nullo, il tempo da dedicare ad una sana attività fisica. La quotidianità di una persona è mediamente scandita da una notevole sedentarietà che spesso “stressa” il fisico appesantendolo con dolori ossei e muscolari.
Negli ultimi anni sono nate, o meglio, si sono sviluppate alcune discipline il cui obiettivo è quello di trattare e prevenire questa tipologia di dolori, ponendo una particolare attenzione non soltanto all’aspetto fisico, ma anche alla cura di quello psicologico: un vero e proprio balsamo per una vita frenetica.
Lo yoga, il tai-chi, ma soprattutto il pilates hanno trovato il loro successo proprio in questo concetto di equilibrio corpo-mente, superando l’idea di una momentanea moda diffusa tra personaggi dello star-system e divenendo pratiche di vita quotidiana.
Queste discipline, sebbene accomunate dall’ispirazione alle filosofie orientali, sono in realtà molto diverse tra di loro. In particolare lo yoga risulta essere il più legato agli schemi della meditazione, della spiritualità e della cura della mente. Si potrebbe invece sostenere che il pilates capovolge questo concetto ponendo al centro della propria attenzione il corpo e la sua salute, con conseguenti benefici interiori. Differenti piani di azioni che si pongono come obiettivo ultimo “lo star bene con se stessi”.
Il pilates venne ideato da Joseph Pilates nella prima metà del ‘900. Uomo di salute gracile e cagionevole, utilizzò la propria esperienza personale e la forza scaturita dalle sue menomazioni fisiche per concentrare tutti i suoi studi e le sue ricerche sul perfezionamento di una tecnica che permettesse la riabilitazione del corpo martoriato dalle ferite di guerra, avvalendosi contestualmente di attrezzature ideate e progettate da lui stesso e propedeutiche a questo scopo.
Il successo di questo sport, generalmente definito come una ginnastica dolce, è stato progressivo ed inarrestabile e con un forte impatto sia sul sesso maschile che femminile. In completa antitesi con il body building, incentrato sulla forza e resistenza fisica, il pilates viene considerato come un’attività anaerobica, ovvero da integrare ad altre attività compensative sotto questo punto di vista. Innumerevoli sono i benefici per il corpo e la mente della persona, riconosciuti ufficialmente anche dalla comunità scientifica. Gli stessi sei concetti fondamentali su cui questa disciplina si fonda – Concentrazione, Controllo, Baricentro, Fluidità, Precisione e Respirazione – pongono l’accento sulla perfetta armonia psico-fisica che questa è in grado di creare nella persona, svolgendo una vera e propria funzione “disintossicante” sia per il corpo che per la mente. Tutta l’attività fisica proposta è volta alla ricerca di una fluidità del respiro e dei movimenti, mai bruschi, al rafforzamento della cosiddetta “Power House”, ovvero quella zona del corpo compresa tra l’addome e gli adduttori, ed è studiata in modo tale che il risultato finale non sia un aumento della massa muscolare, ma soltanto un allungamento ed un rinvigorimento della struttura muscolo-scheletrica. Proprio per questo i risultati estetici del pilates non sono di fatto immediati, ma evidenti nel lungo termine.
A fronte di numerosi benefici annoverabili tra i risultati di questa pratica sportiva, quali riabilitazione, prevenzione dei dolori posturali, tonificazione e perfino la lotta agli inestetismi della cellulite grazie alla stimolazione della circolazione sanguigna, non sono indicate particolari controindicazioni nello svolgimento della stessa, se non una normale attenzione in caso di dolori pre-esistenti o per le donne in gravidanza, sebbene alcuni studi abbiano dimostrato effetti particolarmente positivi su un corpo in stato interessante. Notevole rilevanza invece dovrebbe essere posta sull’effetto “psicoterapeutico” del pilates, non solo con lo scarico dello stress psicologico. La presa di coscienza del proprio corpo, la fluidità dei movimenti ed un ritrovato equilibrio fisico aiutano infatti la persona ad acquisire anche una maggiore autostima dovuta ad una ritrovata, o addirittura nuova, percezione del proprio sé.
Un famoso proverbio recitava “Prevenire è meglio che curare”. Probabilmente chi lo ha scritto era un assiduo praticante di pilates!