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I giorni della ricerca: Rai e Fondazione AIRC insieme contro il cancro
Da 27 anni la Rai e Fondazione AIRC hanno unite le forze per combattere il cancro con un’importante campagna di informazione e raccolta fondi. Insieme hanno saputo portare nelle case degli italiani la corretta informazione sul tema “cancro”, permettendo di raccogliere donazioni per oltre 122 milioni di euro, fondi investiti in centinaia di progetti innovativi per la cura del cancro e in programmi di formazione e specializzazione per i giovani talenti della scienza del nostro Paese.
Anche quest’anno torna lo storico appuntamento “I Giorni della Ricerca”, una vera e propria maratona di 8 giorni: dal 31 ottobre al 7 novembre la RAI accende i riflettori sull’universo della ricerca AIRC con un palinsesto dedicato con oltre 200 spazi tra tv, radio, testate giornalistiche, web e social del Servizio Pubblico per aiutare la ricerca a fronteggiare le 1000 nuove diagnosi di cancro al giorno e le conseguenze della pandemia sui malati oncologici.
“L’alleanza tra AIRC e RAI ha contribuito, di anno in anno, ad abbattere molti tabù sul cancro, a far sentire meno sole le persone malate e a raccogliere fondi significativi per lo sviluppo di nuove cure – ricorda Marinella Soldi, Presidente RAI – Anche per la nuova edizione dei Giorni della Ricerca, tutta la Rai si mobilita in una staffetta, con oltre 200 spazi, tra tv radio e naturalmente online: perché dobbiamo parlare a tutto il paese, su tutte le piattaforme, per raggiungere tutti gli spettatori. Si passeranno il testimone programmi di intrattenimento e notiziari, ognuno con il suo linguaggio, ma sempre fornendo un’informazione chiara, accessibile e verificata”.
I numeri del cancro in Italia e le conseguenze da Covid-19
Il cancro resta un’emergenza, scienziati e medici non possono permettersi battute d’arresto: in Italia lo scorso anno sono stati diagnosticati circa 377.000 nuovi casi di tumore, più di 1000 al giorno e si stima che nel 2021 ci saranno 181.330 morti per neoplasie. Inoltre, nel periodo in cui gli ospedali e il sistema sanitario sono stati maggiormente sotto pressione a causa del Covid-19 i programmi di screening oncologico sono stati sospesi o ritardati, incidendo negativamente sulla tempestività delle diagnosi precoci che aveva contribuito ai risultati positivi degli ultimi decenni. (Fonte: I numeri del cancro in Italia, 2021 a cura di AIRTUM, AIOM, Siapec e Passi).
“La pandemia ha dimostrato una volta di più il ruolo fondamentale della scienza e la sua capacità di fornire le giuste risposte per tutelare la nostra salute – spiega Andrea Sironi, Presidente Fondazione AIRC – Questa consapevolezza ci deve spingere a moltiplicare gli sforzi nella battaglia contro il cancro. Grazie al contributo di 4,5 milioni di sostenitori e di 20.000 volontari, AIRC si conferma una volta di più un punto di riferimento per dare continuità al lavoro di oltre 5.000 scienziati. Una fiducia di cui siamo grati e che solo negli ultimi dieci anni ci ha permesso di investire più di un miliardo di euro nella migliore ricerca oncologica del Paese. Un flusso costante che non si è interrotto nemmeno durante la pandemia e che ha contribuito a far crescere la sopravvivenza e l’aspettativa di vita dei malati di tumore: oggi 3,6 milioni di cittadini hanno superato una diagnosi di cancro, con un incremento del 36% rispetto a 10 anni fa. Un risultato possibile grazie anche alla fondamentale alleanza con la RAI e con i media che in questi anni ci hanno permesso di informare il pubblico con spazi editoriali dedicati alle scoperte della scienza e di promuovere le nostre principali iniziative di raccolta fondi”.
La campagna RAI per AIRC si conferma il motore dei Giorni della Ricerca: per otto giorni porteremo nelle case degli italiani il racconto delle storie personali e professionali di ricercatori, medici, volontari e soprattutto quelle di uomini e donne che hanno superato la malattia. Tra i protagonisti più impegnati, Carlo Conti Ambasciatore AIRC dal 2011 e formidabile fundraiser televisivo: “Lo scorso anno ho vissuto la maratona AIRC lontano dagli studi RAI a causa del Covid e questo mi ha fatto ulteriormente comprendere l’importanza della ricerca scientifica per la nostra salute. Essendo vicino ad AIRC da molti anni so bene quanti progressi siano stati fatti per la cura dei tumori. Basti pensare che la sopravvivenza a cinque anni per gli uomini è arrivata al 59% e quella per le donne al 65% (nel 2015 le percentuali erano rispettivamente il 54% e il 63%). Un risultato concreto, un progresso tangibile che però non può certo bastare perché dobbiamo arrivare a trovare le giuste cure per tutti i pazienti. Un impegno che sono certo tutto il nostro pubblico sosterrà con generosità, un impegno che ho preso anche per tutti coloro che non ce l’hanno fatta, prima di tutto il mio babbo, ma anche per tutte le famiglie che come la mia hanno incontrato la malattia”.
Numerosi gli appuntamenti che caratterizzano i Giorni della Ricerca. Oltre alla campagna RAI per AIRC, sono molte le opportunità per informarsi e donare che si terranno sia in concomitanza con la settimana Rai che fino al 19 novembre. Dall’appuntamento con i volontari AIRC sabato 6 novembre in 1.200 piazze con i Cioccolatini della Ricerca a fronte di una donazione di 10 euro, agli incontri con gli studenti in decine di scuole alla mobilitazione del mondo del pallone con Un Gol per la Ricerca, iniziativa realizzata con FIGC, Lega Serie A, TIM e AIA, che lancia il modulo 4-5-5-2-1 per configgere il cancro e può contare sul supporto di sei testimonial d’eccezione: Francesco Acerbi, Leonardo Bonucci, Lorenzo De Silvestri, Sara Gama, Roberto Mancini e Claudio Marchisio.