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Igiene orale tra i banchi di scuola: al via la “prevenzione odontoiatrica in età evolutiva”
I denti sani sono un bene prezioso per garantire una buona salute orale importante per la qualità della vita, ma da una ricerca svedese è emerso che soltanto il 10% della popolazione esegue una corretta igiene dentale.
La maggior parte delle persone lava i denti solo alla sera, contro un “minimo sindacale” di almeno 2 volte al giorno: al mattino dopo colazione e prima di andare a letto.
Secondo le linee guida del Ministero della Salute sull’igiene orale, bisognerebbe in realtà lavare i denti dopo ogni pasto utilizzando uno spazzolino a testina medio-piccola in setole di durezza media, che consente di arrivare bene in tutte le zone della bocca.
Secondo un’inchiesta mondiale sulle malattie (gli scienziati hanno analizzato quasi 36mila cartelle cliniche, provenienti da 188 diversi paesi e relative al periodo 1990-2013) presentata sull’ultimo numero della rivista medica Lancet è risultato che il 95% degli abitanti del pianeta ha problemi di salute e la malattia più diffusa al mondo è la carie (2,4 miliardi di persone).
Una corretta igiene dentale è importante per la tutela della nostra salute, motivo per il quale è fondamentale che sin da bambini vengano seguite delle regole e apprese delle abitudini proprio per prevenire delle malattie.
Le Linee guida nazionali approvate dal Ministero della Salute danno indicazioni rilevanti al riguardo anche perché, sulla base di alcuni dati, rispetto a qualche anno fa, risulta che c’è stato un aumento del 15% di bambini affetti da carie. Ne sono vittime 120 mila bambini di 4 anni che, con i 250 mila ragazzini di 12 anni, sono le fasce della popolazione più a rischio.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità Europea ha un obiettivo, sulla base delle linee guida dell’OMS che ha ideato un programma di salute orale rivolto principalmente a bambini e anziani: entro il 2020 niente carie per il 90% dei bambini di 5-6 anni.
I principi di prevenzione della salute dentale devono essere insegnati ai bambini, ma qual è il modo più semplice per sensibilizzarli ad una corretta igiene dentale?
Mutua Basis Assistance, Società di Mutuo Soccorso, che fa della prevenzione uno dei pilastri fondamentali sul quale fonda la sua attività mutualistica, ha sposato un progetto per la tutela della salute dentale dei più piccoli al fine di prevenire la carie ed altre malattie correlate alla trascuratezza di un’educazione igienico- sanitaria.
A tal proposito, Mba ha intervistato la dottoressa Claudia Fatale, Odontoiatra e specialista in Ortodonzia che con il suo team composto dalle igieniste, Marzia Vona, Nadia Zallocco e Doriana Coracci, ha messo in campo l’iniziativa dal nome “Prevenzione odontoiatrica nell’età evolutiva” all’interno delle scuole primarie.
Dottoressa Fatale come nasce il progetto e qual è l’obiettivo?
“L’iniziativa è nata nel 2010 come progetto regionale con fondi europei con l’obiettivo di istruire il bambino ad una corretta igiene dentale e prevenire l’incidenza della formazione di carie. Il nostro programma prevede un incontro all’interno delle scuole primarie statali e private che aderiscono all’iniziativa dove il team formato da un’odontoiatra, igieniste dentali e infermiere, si reca nelle strutture in una normale giornata scolastica.
Nel corso dell’incontro è prevista la proiezione di un cartone animato che racconta le gesta di un super eroe “il DENTISTA” che combatte a suon di spazzolate i batteri cariogeni del cavoorale, subito dopo è compito dell’igienista fornire un’interessante e divertente spiegazione sulle regole da seguire per una corretta igiene dentale.
La visione è per tutti i bambini che frequentano la terza elementare ai quali poi viene rilasciato del materiale illustrativo e didattico composto da 2 opuscoli, uno destinato ai genitori contenente le informazioni e le istruzioni riguardanti la carie, e l’altro, invece, è per i bambini dove, in maniera semplice e simpatica, gli viene spiegata l’importanza di avere una corretta educazione di igiene dentale.
Nella seconda parte dell’incontro, sempre in loco, per i bambini che hanno il consenso da parte dei genitori, viene effettuata una vera e propria prima visita specialistica con tutta l’attrezzatura e lo strumentario.
Infine, nella terza ed ultima parte della giornata, rilasciamo un foglio pre-compilato in busta chiusa da consegnare ai genitori che hanno dato il consenso alla visita, dove vengono illustrate in modo generico le problematiche riscontrate durante la visita, ad esempio se il bambino necessita di un approfondimento generico oppure ortodontico specialistico e quant’altro. Inoltre, sul documento c’è scritto che il genitore verrà contattato telefonicamente per fissare un appuntamento presso la nostra sede dove al bambino verranno effettuate, gratuitamente, le sigillature sui molari.
Dalle visite effettuate abbiamo riscontrato che meno del 10% dei bambini ha già le sigillature sui molari permanenti, questo perché, purtroppo, ancora non c’è, da parte del genitore una propensione a questo tipo di trattamento.
Che cosa sono le sigillature sui molari?
“È una vernicetta bianca che viene spalmata sopra i molari permanenti, i quattro sesti. Il molare appena erompe in arcata può spesso presentare, a livello occlusale, dei solchi molto profondi, inoltre i molari sono denti che si trovano in una zona difficile per i bambini da detergere con lo spazzolino e tutto questo comporta una maggiore ricettività alla carie. La sigillatura altro non è che una protezione, grazie alla quale la placca scivola e permette, per i primi anni, di evitare che si formino le carie. Da una ricerca svedese è emerso che con questo trattamento il tasso di incidenza della carie nell’eta evolutiva e sceso del 70%.”
Il vostro progetto di educazione igienico-sanitaria dentale è rivolto ai bambini che frequentano la terza elementare, perché?
“Sono bambini che hanno tra gli 8-9 anni, età in cui avviene il cambiamento della dentizione con l’eruzione degli incisivi e dei primi molari permanenti. I principi della prevenzione si fondano sul mantenimento degli spazi, eventuali estrazioni dei “sovrannumerati”, la correzione delle abitudini viziate e delle malocclusioni e le sigillature sui molari permanenti”.
Nonostante i dati, con la vostra iniziativa i genitori sono più attenti alla prevenzione? Quali sono stati i consensi che avete registrato fino ad oggi?
“La campagna ha avuto un grande successo tant’è che in meno di un anno in una sola Asl della capitale abbiamo effettuato 2837 visite ed è stato un risultato eccellente che ci ha fatto capire quanto le famiglie sono interessate e attente alla salute dei denti dei propri figli”.
Secondo lei, con la campagna di sensibilizzazione gli alunni, da fruitori, potranno anche diventare comunicatori di prevenzione a genitori ed amici?
“Certamente perché tra di loro parlano e si confrontano. L’imprinting comportamentale che si riceve da bambini in tema di igiene orale è fondamentale perché sono abitudini che ti accompagnano per tutta la vita. In questa fase è anche molto importante che ci sia la collaborazione fra i genitori e gli specialisti. Il dentista deve essere visto dal bambino come un amico non come il dottore che fa male”.
Quanto è importante per la salute la prevenzione attraverso la corretta educazione dell’igiene orale? In questo modo si possono prevenire dei problemi, è così?
“Prevenire è meglio che curare! La prevenzione è fondamentale per evitare il rischio di malattie, quindi è essenziale che il genitore e il bambino abbiano ben chiare le regole: quali sono gli alimenti da limitare, quelli da evitare e i metodi da seguire per una corretta igiene orale.”
Qual è il giusto modo per mantenere gengive e denti sani?
“È importante avere gli strumenti giusti e saperli utilizzare. Per strumenti intendo lo spazzolino, consiglio sempre quello manuale da cambiare, a seconda dei casi, anche una volta al mese, il dentifricio, che deve essere adatto per ogni fascia di età, quindi attenzione alle indicazioni.
Un altro strumento è il filo interdentale che andrebbe usato, però, solo dopo i 9 anni. È sufficiente una quantità minima di dentifricio, ma fondamentale è il modo con il quale si lavano i denti. È il movimento che permette la pulizia, quindi lo spazzolino deve essere poggiato sulla superficie del dente con inclinazione di 45 gradi, e muoverlo “dal rosa al bianco” cioè dalla gengiva verso il dente, questo consente una giusta rimozione della placca, acerrimo nemico della bocca che è la causa della formazione della carie. Ricordare, dopo ogni pasto, al bambino di lavarsi i denti e controllare che lo abbia fatto nel giusto modo”.
Anche una giusta alimentazione ed evitare determinati cibi può aiutare? Sappiamo quanto sono golosi i piccoli e il divieto in questo senso diventa un’impresa ardua..
“Abbiamo il dovere di limitare alcuni cibi e bevande ai nostri figli. È vero che i piccoli sono golosi ma spetta a noi genitori il compito di educarli a mangiare una giusta quantità di zuccheri per prevenire la carie e anche per non avere problemi di sovrappeso. I miei consigli sono: limitare l’assunzione di alimenti con consistenza appiccicosa, ridurre il più possibile la frequenza di ingestione di cibi e bevande zuccherine e i dolci, concederli eventualmente dopo i pasti ma successivamente lavare i denti.
Inoltre consiglio di non concedere ai bambini troppi spuntini nel corso della giornata ma farli fare merenda con una mela, una carota o un finocchio al posto dei classici snack. Altro aspetto importante che vorrei sottolineare e che oggi l’Italia è diventato un Paese multietnico, ragion per cui mi capita spesso di visitare bambini stranieri riscontrando un’alta percentuale affetta dalla baby bottol syndrome BBS (denti anteriori rovinati) causata da cattive abitudini, come ad esempio, addormentarsi mentre bevono il latte con il biberon o con il ciuccio bagnato di miele. Questi sono atteggiamenti dannosi per la salute dei denti perché fanno sorgere e rimanere nel cavo orale un batterio responsabile dello sviluppo e della formazione della carie. La lingua, che ha la funzione di detergere il cibo che abbiamo nella bocca, resta ferma e il cibo si deposita tra i denti”.
A che età un bambino ha bisogno del primo consulto del dentista? E dopo ogni quanto tempo è necessario rivolgersi allo specialista e come abituare il bambino alla visita?
“Consiglio una prima visita almeno a 6 anni da ripetere ogni 2 anni in maniera tale che il dentista segua l’evoluzione dentale del bambino e la sua corretta igiene.
È importante l’approccio con il bambino, un buon feeling tra il dentista e il piccolo paziente permette ad entrambi di non avere problemi. Il dentista deve essere un amico del bambino, è colui che combatte il nemico, che è appunto la carie. Il medico ha il dovere di parlare e spiegare al bambino cos’è il dente, la carie e perché potrebbe avvertire il dolore. Grazie alla campagna che abbiamo avviato nelle scuole primarie il bambino viene visitato singolarmente ma insieme ai suoi compagni, questo aspetto è importante perché il bambino si trova nel suo ambiente e con i suoi “amichetti” e si fanno coraggio.
Noi ci poniamo in maniera divertente tant’è che anche l’abbigliamento e gli strumenti sono consoni al loro mondo. Le sedi dove svolgiamo il nostro lavoro sono luoghi a portata di bambino, le poltrone ad esempio ricordano dei cartoni animati. I bambini approfittano della presenza del genitore per fare i capricci, ma cambiano atteggiamento già dal momento in cui la mamma si posiziona dietro la poltrona. Il segreto per andare d’accordo con i piccoli è l’approccio”.
Secondo i dati è emerso che negli ultimi anni c’è stato un aumento del 15% di bambini affetti da carie. Perché c’è una scarsa conoscenza dell’igiene orale? Da cosa è dovuto?
“Sono diversi i fattori che hanno determinato questo trend di crescita: un’alimentazione sbagliata ricca di zuccheri, cibi ipercalorici, poca frutta e verdura, esagerato apporto di bevande dolci o gassate prese in prossimità dei pasti, dalle cure trascurate, e una scarsa prevenzione dovuta all’assenza delle manovre di igiene orale.
La causa di tutto questo è la frenesia quotidiana della quale siamo vittime e la conseguenza è un continuo rimandare a domani la visita dal dentista. La nostra campagna ha anche il compito di “ricordare” l’appuntamento. Entrando nelle scuole abbiamo facilitato il compito del genitore, abbiamo accorciato le distanze”.
Mutua Basis Assistance sostiene questa importante iniziativa perché la prevenzione, soprattutto quando si tratta dei più piccoli, guarda alla persona e alla comunità per promuoverne la salute, potenziando i determinanti positivi e riducendo quelli negativi, individuando precocemente fattori di rischio.