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Il futuro è già qui
Il dibattito su quale sia la strada corretta per l’assistenza sanitaria nel nostro paese è sempre molto acceso ed intenso.
Gli organi di stampa, i politici, gli addetti ai lavori propongono ricette, ipotizzano soluzioni, si avventurano in conteggi e valutazioni.
Come sempre rischiamo di incorrere nell’italico vizio della discussione infinita per poi essere costretti a ricorrere rapidamente a soluzioni mediate in un paese in cui non siamo tutti solo “poeti, santi e navigatori” ma anche commissari tecnici della nazionale di calcio, ministri, filosofi, scienziati, esperti di qualsiasi argomento.
Certo tutto ciò ci caratterizza come popolo intelligente, democratico e vivo ma dobbiamo divenire consapevoli che non sempre è possibile far collimare le nostre capacità di confronto con la variabile tempo, che oggi è uno degli elementi di maggior valore.
Nel campo della sanità poi la variabile tempo diviene un elemento imprescindibile e non dobbiamo assolutamente rischiare di dilungarci in confronti prolungati per poi effettuare scelte che ci portano su strade non corrette, come accadde sempre nel settore della sanità negli anni ’70 ove il modello prescelto, costruito sui due pilastri della sanita pubblica (divenuta insostenibile) e della sanità privata (mai funzionante) ha dovuto poi essere ripensato, con evidenti danni economici, strutturali, di efficienza per i cittadini ed il paese tutto.
Non possiamo più discutere sul “perché” sia necessario ristrutturare il welfare sanitario in quanto l’invecchiamento della popolazione, l’ampliamento delle tecniche di indagine medica, lo sviluppo della medicina, sono tutti fattori che indicono positivamente sulla nostra qualità di vita in un processo ormai irreversibile determinato da variabile che non sono sotto il nostro controllo.
Non possiamo discutere sul “quando” cambiare il modello perché l’impossibilità di sostenere i costi della sanità pubblica, le esigenze sanitarie di tutta la popolazione e lo sviluppo tecnologico in campo medico sono già una realtà consolidata ed attendere significa non avere più le risorse per procedere adeguatamente.
Non possiamo discutere sul “come” cambiare il modello perché oltre 150 anni di storia ci dicono che solo un servizio pubblico di base commisurato alla situazione finanziaria di ognuno integrato da un sistema mutualistico esercitato tramite fondi sanitari, società di mutuo soccorso e casse di assistenza sanitaria ha dimostrato di poter essere sostenibile in termini economici, corretto in termini di qualità delle prestazioni, utile in termini di tempistiche.
Naturalmente le forze “conservatrici” che vogliono mantenere lo “status quo” dal quale traggono giovamento mettono in campo tutte le loro armi per cercare di fermare questo processo ineluttabile ed anche se non riescono a bloccarlo certamente lo rallentano.
Ed allora dobbiamo superare le opposizioni strumentali ed andare dritti al punto ed Health On Line cercherà sempre di tenere fede a questa linea nell’interesse di tutti gli individui per i quali la salute è un diritto inalienabile, come definito dalla nostra costituzione.
Quindi come abbiamo già fatto e come facciamo in questo numero e come faremo anche in futuro cerchiamo di fornire ai nostri lettori le corrette informazioni sul futuro della medicina affrontando il tema delle cellule staminali, dell’evoluzione delle tecnologie medicali, dello sviluppo della white economy, della telemedicina.
Le cure sanitarie, sacrosanto diritto di ognuno di noi, non possono più essere elaborate con protocolli obsoleti, studiate per la media della popolazione, svolte con tecnologie superate e rese per questo impersonali.
Oggi esistono tutte le competenze tecnologiche, tutte le capacità mediche, tutte le strategie sanitarie affinché si possa studiare cure personalizzate su ogni singolo individuo, svolte a domicilio con tecnologie evolute.
Per fare questo dobbiamo però stabilire senza esitazione che solo tramite un sistema di sanità pubblico costruito per fornire un’assistenza di base a chi ne ha necessità integrato da sistemi basati sulla mutualità che consento a tutti di personalizzare l’assistenza sanitaria sulle proprie singole esigenze possiamo affrontare serenamente il futuro sanitario del nostro paese, delle nostre famiglie, nostro e dei nostri figli.
Ma dobbiamo farlo in fretta perché il futuro è già qui.