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Il sistema sanitario greco da non sottovalutare
La Grecia rientra da tantissimi anni ormai, tra le mete preferite di molti turisti provenienti da tutto il mondo. Si sente infatti parlare di spiagge stupende e cibo squisito. Argomenti più leggeri, giustamente, perché quando si va in vacanza la mente allontana pensieri e preoccupazioni presenti costantemente nella nostra vita, tra cui la salute.
Riguardo il sistema sanitario greco, è stato reso pubblico si basa su un apparato di assicurazioni sociali obbligatorie finanziate tramite contribuzioni alle casse malattia e versate in funzione del reddito. Il coinvolgimento del settore privato è elevato, in termini di finanziamento e fornitura delle prestazioni.
Ma facciamo un passo indietro. Il sistema sanitario nazionale attualmente vigente in Grecia è stato creato nel 1983. È stato più che altro un tentativo per migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria, ridimensionare l’espansione del settore privato, ottenere condizioni accettabili per tutto il personale sanitario, dare maggiore importanza alla prevenzione.
Inoltre, dai dati del 1990 risulta che i medici attivi in Grecia sono una delle percentuali più alte dell’Unione Europea. Nonostante le nuove riforme, la distribuzione del personale medico a livello regionale rimane irregolare, con la maggioranza dei medici concentrata nella grande Atene e a Salonicco.
Per quanto riguarda il personale infermieristico, gli stessi dati sopra citati indicano cifre molto al di sotto dei livelli europei. In tutti i settori e tutte le principali specialità mediche si registra, difatti, una robusta carenza di infermieri.
La suddivisione tra settore sanitario privato e pubblico è visibile in tutti i campi del sistema. La spesa sanitaria pro-capite nel sistema privato è molto più elevata che in quello pubblico, e il sistema attuale prevede che il servizio sanitario nazionale sia finanziato da datori di lavoro, lavoratori e fondi governativi.
Secondo uno studio dell’Università di Atene, il 99% della popolazione greca è assicurato presso una delle 370 compagnie di assicurazione contro la malattia. Le due compagnie principali sono l’Organizzazione Provinciale di Assicurazione (O. G. A.) e l’Assicurazione di Previdenza Sociale (I. K. A.), alla quale si rivolgono principalmente operatori agricoli.
I contributi alle casse malattia pubbliche sono obbligatori per i datori di lavoro (2, 25% della retribuzione lorda) e per i lavoratori dipendenti (4, 5%). Per l’acquisto dei farmaci è prevista invece una quota partecipativa pari al 25% (fonte: Consiglio Nazionale Ordine Psicologi).
Gli ospedali pubblici in Grecia si dividono in due categorie principali: ospedali generali regionali e di distretto.
Presso gli ospedali generali pubblici si possono trovare numerosi reparti specialistici, possibilità di trattamento per i pazienti esterni e servizi di emergenza. Questi ospedali sono gestiti da un Consiglio direttivo dell’ospedale, nominato dal Ministro della sanità e composto da funzionari dell’ospedale stesso.
Invece, il numero delle piccole cliniche private è nettamente in diminuzione, mentre cresce la quota di mercato dei grandi ospedali privati.
Stando ad una ricerca dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropea, la distribuzione geografica delle strutture sanitarie fra aree urbane e rurali risulta essere fortemente diseguale poiché il 55% di tutti i servizi è concentrato nella città di Atene, mentre le aree rurali sono tuttora spesso prive di servizi medici.
Un fatto che dimostra una continua disuguaglianza sanitaria che trova delle forti conferme empiriche anche in altre dimensioni dell’agire sociale, diverse da quelle economiche.
In particolare, la medicina di base nelle aree rurali è fornita o da cliniche per pazienti esterni esistenti presso gli ospedali generali di distretto, o da specialisti che lavorano in ambulatori privati. Nelle città si trovano, al contrario, medici generici anche presso i centri sanitari.
La legislazione più recente cerca di distogliere la politica sanitaria nazionale dal sistema ad amministrazione centrale, per favorire un approccio più sensibile al mercato. Sarà possibile così la creazione di ospedali privati ed i medici potranno scegliere il tipo di convenzione che intendono avere con gli ospedali.