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Intelligenza artificiale. A Bologna parte il primo corso di laurea ad hoc
Solo lo scorso febbraio su Repubblica veniva pubblicato un articolo dal titolo abbastanza futuristico, “L’Intelligenza Artificiale sa dormire e pare ne abbia bisogno. Forse un giorno sognerà”, un auspicio, o un desiderio, che se da una parte ha rallegrato moltissimi in riferimento ai passi da gigante che l’uomo ha praticato in questo ambito, dall’altro ha intimorito ben pochi perché così facendo l’uomo si mette sempre più ai margini della vita lasciando spazio, e scettro, all’intelligenza artificiale.
Dopo aver imparato a produrre fake news come quella realizzata dalla compagnia di ricerca Open Ai di Elon Musk, ora sa dormire e forse in futuro imparerà anche a sognare: insomma l’Intelligenza artificiale è sempre più simile all’essere umano ed è per questa ragione che dall’Università degli studi di Bologna annunciano l’attivazione di una laurea magistrale, in lingua inglese, tutta dedicata a questa nuova disciplina.
Si tratta di fatto della prima esperienza universitaria in Italia, contando anche un corso analogo alla Sapienza di Roma.
Il curriculum, a cui potranno iscriversi 60 studenti, con una quota riservata agli stranieri (una trentina quelli attesi), è stato pensato sulle discipline fondanti e applicative dell’intelligenza artificiale: knowledge representation, reasoning, machine learning, visione artificiale, trattamento del linguaggio naturale, data science, sistemi di supporto alle decisioni. Ma ampio spazio sarà dato anche a tematiche trasversali come le neuroscienze cognitive e le implicazioni etiche e sociali delle nuove tecnologie.
Al termine del percorso formativo i laureati saranno “specialisti in Artificial Intelligence”: figure tecniche altamente specializzate.
“Questa laurea internazionale è un obiettivo che volevamo assolutamente centrare e le prime risposte dal mondo industriale di questa regione sono state entusiastiche”.
A dirlo è stato il prorettore Mirko Degli Esposti, professore di Matematica. Come ha inoltre aggiunto il direttore del dipartimento di Informatica, scienza e ingegneria Antonio Corradi, il corso “dovrebbe consentire di qualificare ulteriormente le persone in modo da rispondere alle richieste che ci vengono dal territorio”.
Ulteriore novità riguarda il centro interdipartimentale per la ricerca sull’intelligenza artificiale che partirà la prossima primavera e al quale vi lavoreranno decine di ricercatori. “Stiamo schierando una capacità di ricerca di livello mondiale”, ha detto il prorettore alla ricerca Antonino Rotolo. Il settore è ovviamente molto promettente: negli ultimi sei anni l’ateneo di Bologna ha raccolto 50 milioni di euro di finanziamenti per 120 progetti di ricerca sull’intelligenza artificiale. Tra questi un maxi-progetto europeo da 20 milioni per la creazione di una piattaforma europea sull’intelligenza artificiale.
Il tutto aspettando il 2022 quando la conferenza mondiale sull’Artificial intelligence, la Ijcai-Ecai arriverà sotto le Due Torri.