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Intelligenza artificiale in Cina: un modello per tutti i paesi
E’ un altro grande esempio di e-health il complesso che sta per diventare definitivamente il quartiere generale di iCarbonX a Shenzhen, in Cina, proposto dallo studio australiano GroupGSA. Intelligenza artificiale, sanità ed edilizia, questi sono i tre elementi principali che caratterizzano la grande opera architettonica, divenuta ormai un modello di fama internazionale. Viene considerata anche come un vero e proprio esempio per realizzare altri incubatori di innovazione nel campo medico e sanitario fondati sull’uso del digitale e dell’AI (Artificial intelligence). In questo link si può trovare
Il progetto si estende su una superficie di 1.237.850 metri quadri e si articola su due eleganti torri poste al centro di un complesso residenziale e commerciale coeso. Gli edifici dovrebbero essere realizzati rispecchiando la struttura a doppia elica del DNA unendo aree differenti in un unico organismo funzionante. Ad esempio, lo studio di architettura e design GroupGSA avrebbe ipotizzato alcuni spazi di collegamento tra i balconi ricchi di vegetazione garantendo, allo stesso modo, un forte senso di serenità e di appartenenza tra tutti gli individui della struttura sanitaria e l’ambiente.
Le due torri sono state costruite, quindi, secondo una progettazione altamente sostenibile, sintomo del fatto che anche in Cina ormai si sta dando sempre più importanza agli spazi verdi urbani, privati e pubblici, e non più solo ai volumi e alle superfici delle costruzioni.
La crescente attenzione cinese in materia di edilizia sostenibile si evidenzia soprattutto a partire dal 2015 e la previsione continua ad essere ottimistica per questo settore. I piani di sviluppo cinesi indicano, infatti, una crescita di edifici verdi dall’ 1% del 2012 a oltre il 25% nel 2020.
In particolare, Il mercato del greenbuilding dal 2008 ad oggi è cresciuto di 154 volte e dall’inizio dell’anno 2538 progetti hanno raggiunto la certificazione Green Building Evaluation Standard cinese. La superficie lorda occupata da edifici ecocompatibili certificati in Cina ammonta a 290 milioni di mq, mentre altre 627 strutture hanno ottenuto la certificazione LEED aggiungendo altri 28 milioni di metri quadrati al totale. Le stime prevedono che nel periodo tra 2014 e 2020 si conteranno oltre 7 miliardi di metri quadrati lordi certificati.
La doppia elica del DNA è stata un punto di riferimento essenziale per la realizzazione del piano grazie, principalmente, all’idea del medico Wang Jun, ideatore della startup per la salute digitale cinese iCarbonX ed ex Ceo del Beijing Genomic Institute che ha fondato nel 1999, con l’obiettivo di gestire la vita digitale e sanitaria delle persone attraverso l’interpretazione del genoma creando degli avatar digitali che possano essere utilizzati per curare persone a varie distanze.
“ll nostro principale obiettivo è quello di unire esperienze, dati e persone attraverso il design, offrendo un’esperienza lavorativa molto stimolante e innovativa con la presenza di numerosi robot e altre tecnologie altamente avanzate”, ha sottolineato Alina Valcarce, giovane architetto a capo di GroupGSA.
La particolarità della struttura risulta essere caratterizzata anche dalla presenza di doppi balconi e caratteristici giardini terrazzati che coprono tutte e due le torri. Ogni stanza include grandi vetrate e pannelli metallici perforati in modo tale da far entrare luce naturale negli ambienti interni.