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La Gioconda era malata, soffriva di tiroide
Lisa Gherardini soffriva di tiroide.
Il famoso volto femminile della pittura cinquecentesca italiana, noto per essere il dipinto più discusso e “segreto” di Leonardo Da Vinci, torna sotto i riflettori.
Questa volta per opera di una squadra di dermatologi francesi che nel corso del Congresso Eadv a Parigi ha aggiunto un tassello in più alla districata storia della moglie di Francesco del Giocondo, ricco mercante fiorentino che si rivolse alla bottega di Leonardo per regalare (ma non lo fece mai) un ritratto alla sua dolce signora.
Il piccolo dipinto infatti non venne mai consegnato perché l’artista lo portò con sé in tutti i suoi viaggi fino alla fine quando fu acquistato da Francesco I.
Per i ricercatori dunque la pelle della Monna Lisa se studiata con attenzione scientifica mostrerebbe molteplici segnali di una salute precaria.
L’incarnato malsano, il viso glabro, i depositi sospetti di grasso intorno agli occhi e sulle mani, lo stato delle unghie e dei capelli: sarebbero tutte prove valide del fatto che la donna soffrisse di ipotiroidismo. Si tratta di una sindrome dovuta a una insufficiente azione degli ormoni tiroidei a livello dei vari tessuti. Ciò determina uno squilibrio in tutto l’organismo. L’ipotiroidismo influenza le reazioni chimiche che avvengono in tutto il corpo determinando un rallentamento dei processi metabolici.
Si tratta di una condizione che, nella sua fase precoce, raramente causa sintomi evidenti; qualora si protragga nel tempo, può però portare a seri problemi di salute.
Tornando all’unione tra pittura e medicina che lascia al centro la sposa più dibattuta di sempre, la diagnosi è stata firmata dagli specialisti Laurie Rousset, Bruno Halioua e Céline Bernardeschi, che al meeting dell’European Academy of Dermatology and Venereology hanno proposto lavori inediti: dopo un poster dedicato alla psoriasi di Vladimir Nabokov e alle influenze della malattia sugli scritti dell’autore di ‘Lolita’, anche una presentazione orale sulla Gioconda.
“La nostra curiosità e la nostra passione per l’arte – spiegano i dermatologi – ci hanno spinti a esaminarla accuratamente da un punto di vista dermatologico”. Lisa, neomamma fra i 26 e i 30 anni d’età, ritratta nei primi del ‘500 da Leonardo da Vinci che ci spese almeno 10 mila ore di lavoro, ammirata al Museo del Louvre da qualcosa come 25 mila visitatori al giorno, aveva una disfunzione tiroidea.
Non sarebbe questa la prima malattia diagnosticata alla dama del Giocondo. In tempi passati infatti altri studiosi si sono concentrati sull’enigmatico sorriso: paralisi facciale di Bell, bruxismo, esiti successivi a una cura anti-sifilide a base di mercurio, fino alla teoria di un’ipercolesterolemia familiare, apparsa poco probabile considerando che Monna Lisa sopravvisse fino a 63 anni. Stando dunque al team dei dermatologi francesi l’ipotiroidismo potrebbe essere sospettato per la presenza di un’intolleranza al freddo testimoniata dalla coperta che ‘la paziente’ si premeva sull’addome, stando a un’analisi condotta di recente usando una camera multispettrale. Ma a convincere i medici della pelle è soprattutto la lunga serie di sintomi cutanei presentati dalla Gioconda e frequentemente associati all’insufficienza tiroidea: xantelasma all’angolo interno della palpebra sinistra, perdita di ciglia e sopracciglia, mixedema sul dorso della mano destra”, elencano gli esperti.