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La malattia dell’amianto

22 Marzo 2019

La legge 257 del 1992 è stata ormai vietata la produzione e l’installazione di materiali in amianto essendo un agente altamente cancerogeno. Tuttavia, in Italia vi sono ancora edifici che presentano questo materiale.
La presenza delle fibre di amianto nell’ambiente può causare dei danni a carico della salute anche molti gravi, tra cui l’asbestosi, una fibrosi interstiziale del polmone causata dall’esposizione all’amianto.
Le fibre asbesto, con la respirazione, si depositano negli alveoli polmonari attivando il sistema immunitario locale e provocando la reazione infiammatoria da corpo estraneo. I macrofagi fagocitano le fibre e stimolano i fibroblasti a produrre tessuto connettivo sviluppando così la fibrosi interstiziale.
Le fibre, inoltre, raggiungono pleura ed esercitano la loro azione fibrogena causando placche pleuriche e ispessimenti pleurici, e cancerogena, causando tumore della pleura e mesotelioma pleurico.
L’asbestosi è causata da elevate esposizioni asbesto e, pertanto, risulta essere sempre di origine professionale, ovvero legata allo svolgimento di attività lavorative in luoghi contaminati, privi di aspiratori localizzati delle polveri e in assenza di protezione individuale.
Tale patologia provoca ancora ogni anno in Italia non meno di seicento decessi, senza contare complicazioni cardiache, malattie cardiovascolari e malattie cardiocircolatorie, e delle relative complicanze.
I sintomi iniziali della patologia si manifestano con difficoltà respiratoria, tosse, dolore toracico, mancanza di respiro e respiro sibilante. In seguito, si evolve in insufficienza respiratoria, complicanze cardiache, ingrandimento del ventricolo destro, tumore polmonare e mesotelioma pleurico.
La diagnosi precoce si fonda sull’anamnesi di esposizione a fibre di asbesto e sulla radiografia o tac al torace, che mostrano evidenze cliniche della fibrosi, più accentuata in periferia dei lobi inferiori e opacità reticolari lineari, spesso bilaterali e accompagnate da ispessimenti pleurici e placche pleuriche.
L’Osservatorio Nazionale Amianto assiste le vittime di asbestosi nella diagnosi, cura e tutela legale completamente gratuita. In particolare, i lavoratori esposti ad amianto malati di asbestosi hanno diritto a:
– rendita INAIL;
– maggiorazioni Fondo Vittime Amianto;
– aumenti contributivi per esposizione ad amianto (art. 13 comma 7 Legge 257/1992);
– prepensionamento immediato (art. 1 comma 250 Legge 232/2016);
– riconoscimento vittima del dovere (se dipendenti pubblici esposti ad asbesto);
– risarcimento danni.

Non esiste, tuttora, una terapia specifica dell’asbestosi che possa portare ad una completa o parziale guarigione.

Le terapie utilizzate sono mirate principalmente al miglioramento delle capacità respiratorie, quindi broncodilatatori, e al controllo dei frequenti eventi acuti bronchitici, quindi antibiotici e, eventualmente se clinicamente utile, cortisonici.

Tags: amianto, diagnosi, lavoratori esposti
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Beatrice Casella
Beatrice Casella
Laureata in economia internazionale e dello sviluppo, si è sempre appassionata del settore sanitario. Il tema della tesi di laurea triennale ha riguardato il tasso di mortalità infantile in Tanzania (paese dove ha vissuto alcuni anni). Per il suo master's degree si è concentrata sull'incidenza della politica e dell'economia nel garantire una salute globale. Praticante giornalista, ha lavorato a Milano con il Gruppo editoriale L'Espresso e attualmente lavora come Research Analyst per una società che si occupa di costruzioni sostenibili.

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