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La salute del cuore: le Giornate Cardiologiche Torinesi “Advances in Cardiac Arrhytmias and Great Innovations in Cardiology”
La salute del cuore ci sta a cuore. HEALT ITALIA, una delle più grandi realtà nel panorama della Sanità Integrativa che tra le tante attività opera in qualità di “service provider” di società di mutuo soccorso, fondi sanitari e casse di assistenza, anche questa volta ha voluto dare spazio ad un altro importantissimo traguardo raggiunto dal team italiano dell’ospedale Molinette di Torino che, per la prima volta in Italia, esegue l’intervento ablativo per il trattamento della fibrillazione atriale senza esposizione radiologica. La novità è stata spiegata nel corso delle XXVIII Giornate Cardiologiche Torinesi “Advances in Cardiac Arrhythmias and Great innovations in Cardiology” annuale incontro con i massimi esperti mondiali, volto al confronto sui progressi nelle aritmie cardiache e sulle grandi innovazioni in cardiologia.
Cosa cambia rispetto al metodo tradizionale l’ha spiegato Fiorenzo Gaita, direttore della cardiologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino:
“L’intervento ablativo che prima richiedeva, oltre a mani espertissime, un’esposizione radiologica di 15 minuti, oggi alle Molinette si effettua introducendo dei cateteri all’interno del cuore ed abbattendo per il paziente i tempi di radiazione (nei grandi centri specialistici americani ed europei, attualmente, il tempo medio è di circa 18 minuti). Noi siamo stati i pionieri e cerchiamo, anno per anno, di migliorare questa tecnica. Grazie ad un’attrezzatura donataci dalla Compagnia di San Paolo, siamo in grado di attuare la procedura nei parametri sopra esposti. E’ importante perché qualunque persona è spesso sottoposta ad esposizione radiologica (per una lastra al torace, al ginocchio, una TAC) e, come è noto, i raggi possono essere dannosi per la nostra salute generale. Possiamo affermare d’essere sempre all’avanguardia, in quanto abbiamo perfezionato questa tecnica riuscendo ad ottenere risultati che, per il momento, solo pochi centri al mondo riescono a realizzare”.
La prevenzione è l’unica arma in grado di salvare la vita più di qualunque terapia e l’argomento è stato il filo conduttore di tutto il congresso.
“La prevenzione in ambito cardiovascolare salva più vite rispetto alle migliori terapie attualmente disponibili – ha affermato Marra, direttore del dipartimento cardiovascolare del Maria Pia Hospital di Torino – oltre a ridurre l’impatto della malattia sulla società e sulla qualità di vita dei pazienti. Le cure, quando salvano la vita, purtroppo non scongiurano la possibilità di riportare dei danni fisici e psichici, con ricadute sulla capacità lavorativa e su tutti gli altri aspetti dell’esistenza. Statisticamente, in base a dati raccolti negli ultimi vent’anni, una buona prevenzione in ambito cardiovascolare incide dal 45 al 60%, la riduzione della mortalità con le migliori terapie si assesta tra il 40-45%”.
E’ stato un incontro molto interessante dove esperti italiani ed internazionali hanno parlato della salute del cuore: dalla prevenzione alla morte improvvisa negli atleti, dai rischi dell’obesità alle importanti novità per il trattamento delle aritmie.
Tags: cardiologia, cuore, prevenzione
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.
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