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LA SANITA’ INTEGRATIVA NON E’ SANITA’ PRIVATA. L’intervento del dott. Roberto Anzanello, Presidente dell’Associazione Nazionale Sanita’ Integrativa e Welfare (ANSI) all’incontro con la XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati
“Gli Enti di Sanità Integrativa, quali i Fondi Sanitari, le Casse di Assistenza Sanitaria e le Società di Mutuo Soccorso, sono attivi in ambiti dove sono più deboli gli interventi dello Stato e là dove diventa necessario sostenere la famiglia attivamente, in ogni angolo del Paese. Il principio mutualistico non allontana le persone dal Servizio Sanitario Nazionale ma anzi, ne incentiva la cultura offrendo una libertà di scelta all’assistito”. Le parole del dott. Roberto Anzanello Presidente dell’Associazione Nazionale Sanità Integrativa e Welfare (A.N.S.I.) nel corso del suo intervento nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.
La Camera dei Deputati ha avviato, tramite la Commissione Affari Sociali, un’indagine conoscitiva in materia di fondi integrativi al Servizio Sanitario Nazionale finalizzata ad approfondire la materia al fine di valutare l’opportunità di un riordino della Sanità Integrativa. Nel programma di audizioni è stata convocata, il 29 gennaio scorso, l’ANSI associazione no profit, fondata nel 2011 da alcune primarie società generali di mutuo soccorso e casse di assistenza sanitaria come risposta al bisogno di aggregazione e di rappresentatività nel settore della sanità integrativa italiana), e il Presidente dott. Roberto Anzanello e il Vice Presidente dott. Luciano Dragonetti, hanno ribadito l’importanza del valore socio assistenziale della mutualità e spiegato quale dovrebbe essere l’obiettivo del Governo.
“Il Governo dovrebbe valorizzare un sistema che, forte di una tradizione mutualistica no profit, oggi sta già garantendo prestazioni e servizi sanitari quale secondo pilastro della sanità italiana, consentendo alla sanità pubblica di liberare risorse economiche da destinare alle fasce più deboli della popolazione. Un modello unico e valoriale a livello mondiale che va solo incentivato, valorizzato, facilitato e, sicuramente, non privato di risorse economiche e legislative coerenti.”
Gli Enti di Sanità Integrativa oggi forniscono prestazioni sanitarie a oltre 12 milioni di associati che, al netto degli sgravi fiscali, consentono importanti risparmi statali nell’ambito del costo complessivo della spesa sanitaria nazionale contribuendo così ad un importante sostegno economico al bilancio dello Stato.
Nel suo intervento il Presidente Anzanello ha chiarito che gli Enti di Sanità Integrativa sono realtà non lucrative e che quindi “nessuno gode di eventuali disavanzi di bilancio positivi e gli Enti sono i destinatari dei vantaggi fiscali oggi in vigore. La Sanità Integrativa non è la Sanità privata”.
In questo contesto, partendo dal presupposto che il Sistema Nazionale Italiano continui ad esprimere modelli di eccellenza unici e che possa ulteriormente modernizzarsi raggiungendo livelli ancor più significativi nei rating internazionali “Siamo convinti – ha concluso Anzanello – che lo Stato dal punto di vista di assistenza sanitaria debba dirigersi verso le fasce più deboli della popolazione e cioè ai bambini, agli anziani, ai malati cronici ed a tutte quelle persone che potrebbero godere del “reddito di cittadinanza”. Siccome è impossibile avere risorse per tutti va concesso ai cittadini di associarsi tra di loro nelle varie forme mutualistiche che non sono sostitutive della Sanità pubblica ma integrative. La natura no profit degli Enti di Sanità Integrativa permette un’assistenza universale senza alcun limite di età reddito o stato sociale per effetto dell’adesione con il principio della porta aperta”.
Il mutuo soccorso è un valore universale. Fin dalle origini, le società generali di mutuo soccorso hanno rappresentato un movimento di idee e di fatti che ha messo al centro della propria azione il rispetto della dignità umana. Il rapporto tra i soci è regolato da un patto che definisce vantaggi e obblighi reciproci. Questo patto, libero e volontario, si chiama mutualità e lo scambio mutualistico è il mezzo attraverso il quale operano le società di mutuo soccorso. L’ANSI, nata dalla precisa volontà di dar vita a una associazione di categoria che comprende Società Generali di mutuo soccorso, Casse, Fondi Sanitari, è fermamente convinta dell’importanza di rappresentare un’idea di futuro che consideri prioritario il valore della salute. Oggi l’Associazione è l’unico soggetto capace di assistere e sostenere i diversi enti operanti in Italia negli ambiti della sanità integrativa e del Welfare; per tale ragione, svolge costantemente presso le Istituzioni un lavoro di sensibilizzazione e di promozione.