• Chi siamo
  • Archivio uscite
  • Contattaci
  • Visita il sito Health Italia
logo_hol_weblogo_hol_weblogo_hol_weblogo_hol_web
  • Home
  • Alimentazione
  • Informazione
  • Intrattenimento
  • Patologie
  • Prevenzione
  • Ricette della salute
  • Sfoglia HOL Magazine
Banca delle Visite_728
✕

Le conseguenze psicologiche della quarantena nei bambini

20 Aprile 2020

La quarantena imposta per contenere il contagio da Covid – 19 è un fatto senza precedenti nella storia. Nel giro di pochissimi giorni, la vita delle persone è stata completamente stravolta: orari, abitudini, modi di socializzare. La motivazione è seria e i provvedimenti necessari. Ma ora che il panico del primo impatto si sta placando, c’è chi comincia a interrogarsi sulle conseguenze psicologiche che una simile situazione può comportare. Soprattutto nei bambini.

Dall’inizio dell’emergenza, le scuole sono state chiuse. Probabilmente in principio è stata presa come una sorta di vacanza dai bambini. I problemi sembravano riguardare maggiormente gli adulti, che dovevano conciliare la chiusura delle scuole con il lavoro. Ma con il prolungamento del periodo di restrizione, le cose sono cambiate.

I bambini sono chiusi in casa 24 ore al giorno da diverse settimane ormai. Oltre alla scuola, sono state cancellate altre attività importanti, come lo sport e le attività ricreative. La socialità fuori dalla propria casa è stata cancellata: non si possono più incontrare i nonni, gli zii, gli amici. È stata perfino proibita qualsiasi forma di attività all’aria aperta.

E mentre si discuteva degli adulti dediti alla corsa o alla possibilità di portare fuori il proprio animale domestico, dei bambini nessuno ne parlava. Ai bambini che forse hanno una maggiore esigenza di vivere l’aria aperta, non sono concesse neppure quelle brevi pause dalla clausura che gli adulti fanno per fare la spesa o per lavoro.

Una dura prova per l’equilibrio di bambini e ragazzi, la cui gestione è affidata interamente ai genitori.

Il problema però è che non si è nemmeno pensato a come sostenere i genitori. Mancano consigli e strategie non solo per far passare le lunghe ore della giornata, ma anche per evitare aromatiche psicologiche che si possano presentare a medio o lungo termine.

 

I RISCHI

Ci sono diversi aspetti da tenere sotto controllo in questo periodo, affinché i più piccoli possano affrontare al meglio questo periodo difficile. L’obiettivo è non sottovalutare certi atteggiamenti oggi, perché non si trasformino in problematiche più grandi in futuro. Ecco quali sono i principali rischi della quarantena.

1 – INSONNIA

La modifica dei ritmi quotidiani può influire sul riposo notturno. Le giornate tutte uguali, senza punti di riferimento a scandire l’orario o la differenza fra settimana e weekend, potrebbero influire sulle abitudini. Ma se la sveglia al mattino non è più un obbligo, non bisogna dimenticare che il corpo risponde sempre ai ritmi circadiani. È importante seguire l’andamento della luce del sole, senza ritardare troppo l’ora in cui si va a dormire.

Non solo: la mancanza di attività fisica non permette di scaricare adeguatamente le energie. Può essere più difficile addormentarsi e riposare. Ma questo significa essere meno reattivi al mattino, col rischio di innescare un pericoloso circolo vizioso. Bambini e ragazzi in età scolastica frequentano le videolezioni e seguono la didattica a distanza, ed è quindi importante che siano reattivi al mattino. È opportuno perciò non allontanarsi troppo dagli orari normali, anche per facilitare il rientro alla quotidianità quando sarà il momento.

2 – STRESS POST-TRAUMATICO

L’emergenza sanitaria ha portato con sé molti sentimenti negativi: paura del contagio, perdita dei propri punti di riferimento, preoccupazione per le conseguenze sociali ed economiche. Sono apprensioni degli adulti, ma si possono ripercuotere seriamente anche sui bambini. Proprio perché la situazione a loro può apparire ancora meno chiara, vivere in un ambiente di continua tensione lascia una sensazione di costante paura. È necessario spiegare il più possibile ai bambini la situazione, le motivazioni dei regolamenti. Meglio evitare che ascoltino telegiornali e commenti televisivi, a meno che non ci sia un’adeguata delucidazione da parte degli adulti.  Attenzione anche ai discorsi fra adulti quando il bambino sembra distratto. Meglio sempre che riceva informazioni dirette ed abbia la possibilità di fare domande, che assorbire un senso generale di angoscia.

Il rischio è che il bambino interiorizzi una paura generalizzata. In questo modo, anche a distanza di tempo, potrebbe collegare questo periodo di quarantena a sensazioni di ipervigilanza e stress, che potrebbero riemergere in momenti diversi. Una pausa scolastica o una semplice malattia potrebbero richiamare l’ansia di oggi, e provocare reazione tipiche del disturbo da stress post-traumatico.

3 – DISTURBI DELL’UMORE

La mancanza di attività, soprattutto all’aria aperta e il conseguente accumulo di stress, possono manifestarsi con sbalzi d’umore e irritabilità. Durante la quarantena, questi potrebbero essere rivolti ai famigliari vicini. Anche terminato il periodo di isolamento, lo stress potrebbe ripresentarsi per qualche tempo, creando episodi di rabbia o malumore apparentemente non spiegabili. Dare spazio a giochi fisici per quanto è possibile in casa, e creare un ambiente sereno con momenti di svago e gioco aiutano a scaricare la tensione mentale di tutta la famiglia.

4 – ISOLAMENTO

I bambini non vedono insegnanti, compagni e parenti da qualche settimana ormai. Soprattutto i più piccoli, potrebbero fare fatica a riprendere confidenza con le persone. Il rischio è che associno l’idea di casa e isolamento con quella di sicurezza, rifiutando almeno all’inizio un ritorno alla normalità. La strada migliore è nuovamente quella di cercare di spiegare tutto ciò che accade, con un linguaggio calibrato sull’età del figlio. E procedere pazientemente e per gradi, quasi come se si dovesse affrontare un inserimento scolastico.

5 – GAMING DISORDER

Si tratta della dipendenza da videogioco, catalogata come malattia mentale dall’International Classification of Diseases, che raccoglie tutte le patologie riconosciute. Il Gaming Disorder è così paragonabile ad altre dipendenze, come quelle da gioco d’azzardo o dall’abuso di alcool. Uno dei sintomi più evidenti è l’incapacità di valutare la quantità di tempo passata davanti allo schermo, fino a non riuscire più ad allontanarsi volontariamente dal gioco.

In queste settimane chiusi in casa, il rischio di trascorrere troppo tempo nel mondo virtuale è molto alta, soprattutto per gli adolescenti. I genitori potrebbero essere molto più permissivi sulla quantità di tempo da passare fra cellulari e videogiochi, potendo offrire poche alternative a questi passatempi. I ragazzi si ritrovano a giocare insieme online, come surrogato della socialità. Anche in questo caso, i genitori sono chiamati a intervenire il prima possibile. È utile offrire alternative di svago reali, in famiglia, dal cucinare in compagnia ai giochi di società. La cosa importante è evitare che i ragazzi si chiudano in un ulteriore livello di isolamento.

 

 

Tags: bambini, coronavirus, covid-19, lock down, minori, psicologia, quarantena, salute
Condividi
Giuseppe Iannone
Giuseppe Iannone
Psicologo clinico e neuropsicologo, ha conseguito la Laurea in Neuroscienze Cliniche e Cognitive con specializzazione in Psicopatologia presso l’Università di Maastricht (Paesi Bassi). È iscritto all'Albo dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia ed è sono autore di diverse pubblicazioni scientifiche. Possiede una seconda laurea in Pedagogia della Lingua e Cultura Italiana, conseguita a pieni voti presso l’Università per Stranieri di Siena e si occupa di consulenza linguistica e culturale in diverse aziende. Infine, è istruttore di tecniche di respirazione, di rilassamento, di training autogeno, di massaggio russo e di autodifesa presso la A.S.D. Systema Milano.

Articoli correlati

17 Maggio 2025

Mindfulness: come la pratica della consapevolezza può migliorare la salute e il rendimento lavorativo


Leggi di più
8 Maggio 2025

Italiani sempre meno sedentari. I dati del rapporto sport e salute 2024


Leggi di più
6 Maggio 2025

Azalea della ricerca: una giornata di solidarietà e speranza per la ricerca oncologica


Leggi di più

Health Online

Health Online è il periodico di informazione di proprietà di Health Italia S.p.A. che permette di essere costantemente informati sul tema della sanità integrativa e non solo.

Visita il sito Health Italia

Cerca

✕

Health Online Magazine



Sfoglia online

Seguici sui social

Rubriche

  • Alimentazione
  • Informazione
  • Intrattenimento
  • Patologie
  • Prevenzione
  • Ricette della salute
  • Senza categoria
MutuaSemplice_square

Ultimi articoli

  • Mindfulness: come la pratica della consapevolezza può migliorare la salute e il rendimento lavorativo
    17 Maggio 2025
  • Italiani sempre meno sedentari. I dati del rapporto sport e salute 2024
    8 Maggio 2025
  • Azalea della ricerca: una giornata di solidarietà e speranza per la ricerca oncologica
    6 Maggio 2025

Tags

AIRC alimentazione ambiente assistenza sanitaria bambini banca delle visite benessere cancro chirurgia coronavirus Covid covid-19 donne famiglia gravidanza health italia health online health point innovazione lavoro medici ministero della salute mutua mba oms oncologia pandemia patologie prevenzione psicologia ricerca salute sanità sanità integrativa Sars-CoV-2 società di mutuo soccorso solidarietà sport tecnologia telemedicina tumore tumori vaccini vaccino welfare welfare aziendale
© 2025 Health Online. All Rights Reserved. | Privacy Policy - Cookie Policy - Impostazioni Cookies
Created by  Mindbe

Usiamo i cookie per fornirti la miglior esperienza d'uso e navigazione sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli nelle .

Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

Cookie necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

Cookie di terze parti

Questo sito web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. Mantenere questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!

Privacy & Cookie

Maggiori informazioni sulla nostra Privacy Policy e Cookie Policy