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Il limone: tutti i benefici della pianta cantata da Montale
“Ascoltami, i poeti laureati, si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla: le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni”. Simboli di una poetica semplice poco avvezza alle cose dotte, sin dal 1925 i limoni vengono cantati da Eugenio Montale entrando così nell’immaginario collettivo come una pianta fresca, estiva, il cui odore caratterizza il paesaggio aspro e brullo della Liguria. Da sempre infatti i limoni sono stati apprezzati non solo per la loro forma, per il colore e per l’odore unico e fresco, ma soprattutto per essere adatti a una infinità di utilizzi: culinari, terapeutici e per la pulizia della casa e di tutti gli ambienti. Non è un caso, tra l’altro, che molti detergenti per la casa siano a base di agrumi, a maggior ragione di limone.
Questo frutto, il cui nome scientifico è “citrus limon”, nasce con ogni probabilità nel continente asiatico, nella lontana Cina. Secondo alcuni studiosi, gli antichi romani conoscevano già i limoni tanto che essi sono presenti in alcuni mosaici a Cartagine e negli affreschi a Pompei, anche se non si è certi. Comunque, oggi l’Italia occupa il primo posto nella produzione mondiale di questo agrume, sono 600 le tonnellate annue e la coltivazione avviene in aree con una temperatura fra i 12 e i 38 °C (Sicilia, Campania e Calabria) e non oltre i 200-300 m di altitudine.
Il limone, grazie alle sue svariate proprietà, da molti secoli viene utilizzato a scopi terapeutici. I suoi benefici sono dati principalmente dall’acido citrico, limonene, pinene, vitamina C. Tuttavia, esso contiene anche la vitamina A, B, PP, fosforo, calcio, rame, manganese e zuccheri. L’alto contenuto di vitamina C (100 gr di frutto fresco ne contengono quasi 50 mg) conferisce al limone proprietà antiossidanti, svolgendo un’importante azione contro i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e di malattie degenerative.
Una parte importante dei principi nutritivi del limone sono presenti nella sua buccia, non è un caso infatti che spesso nelle ricette per dolci e salati questa viene impiegata per essere versata nell’impasto. In essa risiede una maggiore concentrazione di composti antiossidanti e oli essenziali che, secondo un recente studio, potrebbero essere utili per il trattamento contro il cancro. La buccia di un limone bollita per circa 10 minuti in acqua è, inoltre, un buon rimedio per combattere la nausea, il meteorismo e un comune mal di stomaco. Infine, come sottolineano gli esperti, il consumo regolare di limone svolge un’azione preventiva contro i tumori, in particolare al fegato, pancreas, stomaco e intestino. Vediamo come.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che alcuni composti conosciuti come “limonoidi”, presenti in grandi quantità nel limone, sono i maggiori responsabili del suo potere anticancerogeno, specialmente contro le cellule poste alla base del cancro al seno. Alcuni, inoltre, ritengono che questo agrume sia fino a 10.000 volte più efficace dell’adriamicina, farmaco utilizzato su scala globale come trattamento chemioterapico per detenere la propagazione del cancro. I cosiddetti “limonoidi”, sostanze organiche naturali, avrebbero anche un effetto positivo per il trattamento del:
Cancro al colon.
Cancro al pancreas.
Cancro alla prostata.
Cancro al fegato.
Neuroblastoma.
Leucemia.