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L’importanza del frutto açaí
Il Portogallo continua ad essere tra le mete europee prescelte da numerosi viaggiatori che visitano soprattutto l’Algarve, Lisbona, Cascais e Porto.
Insieme alle spiagge incontaminate, l’arte e il buon vino, i piatti tipici fanno parte di quel pacchetto turistico che tutti gli individui, grandi e piccoli, accettano volentieri quando arrivano nel paese portoghese.
Tra questi, il frutto açaí è in cima alla lista delle specialità più apprezzate.
L’açaí, conosciuto anche Euterpe oleracea, è una pianta della famiglia delle Arecaceae che cresce solamente in Amazzonia e presenta un frutto molto particolare e riconosciuto come una bacca di colore violaceo ricca di antociani, vitamine e minerali con un’essenziale azione antiossidante.
In particolare, gli antociani presenti nelle bacche predispongono di quest’ultima proprietà che è in grado di contrastare l’invecchiamento prematuro delle cellule e dei tessuti in maniera nettamente superiore a quella esercitata dal vino rosso e dal mirtillo nero.
Viene considerato un “superfood” per le sue importanti capacità nutritive; infatti, grazie all’elevata presenza di flavonoidi, risulta essere il frutto con la più alta concentrazione di antiossidanti al mondo, circa 15 volte maggiore dell’uva nera.
Spesso pubblicizzato come soluzione a qualsiasi problema di peso, la bacca di açaí non garantisce miracoli; tuttavia, grazie al suo alto contenuto di fibre e nutrienti, oltre ad un indice glicemico molto basso, dona sazietà ed energia. Per questo motivo è molto indicato per qualsiasi tipo di dieta dimagrante.
In Brasile, primo Paese dove esiste un elevatissimo consumo di açaí, questo frutto viene frequentemente unito al guaranà, una pianta rampicante, sempreverde, anch’essa nativa della foresta amazzonica ma appartenente alla famiglia delle Sapindaceae e ricca di caffeina. Questi due frutti, consumati insieme, riescono a creare un mix di frutta capace di apportare un grande contenuto di energia e concentrazione.
L’ açaí è anche ricco di acidi grassi salubri, omega 6 e omega 9, ed è perfetto per fronteggiare il colesterolo cattivo che causa severi disturbi cardiovascolari. Inoltre gli acidi grassi essenziali aiutano il trasporto e l’assorbimento delle vitamine liposolubili, A, E, D e K, apportando un’azione protettiva sul cuore e il sistema circolatorio.
Anche gli steroli, componenti delle membrane cellulari delle piante, apportano numerosi benefici per il corpo umano. Oltre a ridurre il colesterolo nel plasma sanguigno e abbattere i grassi accumulati, i fitosteroli colpiscono il metabolismo delle prostaglandine, molecole responsabili dei processi infiammatori svolgendo un’azione analgesica e decongestionante. Gli steroli oggi vengono adottati per il trattamento dei sintomi associati al BPH (benign prostate hyperplasia), ovvero l’iperplasia benigna della prostata.
Infine le proprietà remineralizzanti sono dovute all’elevato contenuto di vitamine, amminoacidi e minerali, nutrienti utili a rigenerare l’organismo ed i muscoli. Le fibre favoriscono la funzionalità del sistema gastroenterico, in quanto, da un lato, aiutano a non assorbire grassi, zuccheri e trigliceridi dall’alimentazione; dall’altro, permettono di mantenere il colon pulito, dando un senso di sazietà.
Le bacche açaí possono essere assunte nello yogurt insieme al musli o ad altra frutta secca e semi oleosi, o come ingrediente di dolci fatti in casa, in tisane o sotto forma di succo frutta.
Non esistono particolari controindicazioni o effetti collaterali per l’assunzione delle bacche di açaí. Come ogni altro frutto è ricco di fibre quindi, in caso di un consumo eccessivo, possono verificarsi meteorismo e diarrea. In soggetti allergici invece, è possibile che si presentino reazioni cutanee per sensibilità ai fotochimica che le bacche contengono