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MALATTIE REUMATICHE: L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE E DELLE SANE ABITUDINI ALIMENTARI
ENRICO FUSARO Direttore della Reumatologia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino: “Le malattie reumatiche colpiscono a tutte le età, ma quelle tipiche dell’anziano arrivano a ciel sereno e sono in aumento. La vita media si sta allungando, e deve essere di qualità”.
Secondo gli ultimi dati Istat l’aspettativa di vita è aumentata.
Si va dagli 82,3 anni per gli uomini con livello di istruzione alto ai 79,2 anni per i meno istruiti, mentre per le donne si passa rispettivamente a 86,0 e 84,5 anni.
Ma come ha affermato il Direttore della Reumatologia dell’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino Enrico Fusaro, nel corso del VI° Convegno sugli Approcci interdisciplinari in reumatologia.
Geriatria e malattie reumatiche “la vita si sta allungando e deve essere di qualità” grazie anche alla diagnosi precoci delle malattie reumatiche.
Tra le 150 patologie reumatiche conosciute, che colpiscono 5 milioni di italiani quelle che si presentano solo con l’andare in là degli anni sono: la polimialgia reumatica, la gotta e l’osteoartrosi.
“La polimialgia reumatica – ha spiegato Enrico Fusaro – che interessa 10 abitanti su 100.000 già a partire dai 50 anni in su, riguarda perlopiù le donne in un rapporto di 2 a 1 rispetto agli uomini. Fino a non molto tempo fa era considerata una forma infiammatoria dell’apparato muscoloscheletrico, mentre oggi gli ultimi studi rivelano che si tratta di una forma attenuata di arterite gigantocellulare.”
Secondo i dati 1 paziente su 5 affetto da polimialgia reumatica sviluppa un overlap, una sovrapposizione, con l’arterite gigantocellulare. “È una malattia che richiede una diagnosi precoce – ha detto Fusaro – ed un trattamento molto tempestivo con cortisonici”.
Tra le malattie degli anziani, nota già al tempo degli Egizi e che fino a poco tempo sembrava assestata su numeri contenuti, si assiste a un ritorno della gotta con un trend in salita. Una forma di artropatia metabolica cronica, che oggi colpisce 15 uomini e 4 donne ogni 1000 abitanti. “È dimostrata un’origine genetica – ha affermato – ma l’incremento di questa patologia negli ultimi decenni è anche dovuto ai cambiamenti delle abitudini alimentari, caratterizzate da un maggior apporto calorico. Tant’è che anche in Paesi come la Cina, dove era assente fino a non molto tempo fa, si sta verificando proprio per questo cambio di scelte a tavola”. Inoltre ciò che alimenta la maggior frequenza della gotta è l’aumento dei casi di iperuricemia, dovuta ad un’elevata presenza di acido urico nel sangue, causata anch’essa perlopiù da un’alimentazione poco equilibrata. Anche di iperuricemia ne sono più affetti gli uomini (166 su 1000 abitanti) che le donne (76 su 1000 abitanti).
“Può portare alla calcolosi e ad un’insufficienza renale – ha affermato Fusaro – ed a complicazioni cardiovascolari. Voglio, dunque, ribadire l’importanza della diagnosi precoce e del passaggio ad abitudini alimentari più sane. La nostra dieta mediterranea è quella che si è rivelata migliore per contrastare molti delle problematiche dell’età avanzata”.
Crescono anche malattie come le osteoartrosi, ossia i processi degenerativi a carico delle cartilagini e delle strutture articolari legate perlopiù all’avanzare dell’età. Quella del ginocchio, per esempio, interessa il 44% delle donne ed il 31% degli uomini, quella dell’anca si verifica a 600 donne e 400 uomini su 100.000 abitanti, quella della colonna si è visto che si presenta intorno ai 65 anni di età e colpisce il 57% delle donne ed il 19% degli uomini, mentre quella della mano riguarda il 33% delle donne ed il 22% degli uomini.
Qual è la differenza tra artrite e artrosi? “
Succede spesso che si faccia confusione, o che si dica che sono gli acciacchi dell’età. Ma non è così” ha sostenuto Enrico Fusaro: “L’artrite è un’infiammazione, che molto spesso si associa a malattie sistemiche, cioè di tutto l’organismo, che possono essere immunomediate come l’artrite reumatoide o metaboliche, come l’artrite gottosa, a titolo di esempio. Mentre l’artrosi è un processo degenerativo di cartilagini e strutture articolari”.
Quali sono le cure?
“Le artriti oggi possono essere tenute sotto controllo – ha spiegato il reumatologo – grazie ai farmaci di nuova generazione, per l’artrosi è molto importante la prevenzione, vale a dire il controllo del peso, il movimento regolare, l’abolizione del fumo”.
Con l’avanzare dell’età si presenta anche l’osteoporosi che interessa il 10% della popolazione generale, di cui il 30% è una donna nel post menopausa, mentre ne è colpito 1 uomo su 8. “In una percentuale che si aggira tra il 17 ed il 33% le donne che ne sono affette sviluppano fratture, mentre in circa il 10% dei casi l’osteoporosi si presenta con un frattura dell’anca, del femore o delle vertebre. Come per le artrosi è molto importante fare prevenzione, oltre che intraprendere una cura adeguata. Fare una costante e moderata attività fisica, come camminare per esempio, adottare uno stile alimentare equilibrato e ricco di minerali che possano aiutare le articolazioni ed abbandonare comportamenti scorretti come il fumo, sono accorgimenti che aiutano le ossa a rimanere in buona salute per più tempo”. ha consigliato Enrico Fusaro.
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.
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