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Mangiare vegano: in Italia uno stile di vita in crescita
Leonardo Di Caprio, Gwyneth Paltrow, Mike Tyson e Carl Lewis sono solo alcuni nomi di personaggi famosi internazionali vicini allo stile di vita vegano. Anche in Italia ci sono vip che hanno deciso di avvicinarsi a questa scelta, come gli attori Tullio Solenghi, Cristian Stelluti e la conduttrice televisiva Paola Maugeri, che ha scritto due libri, l’ultimo dei quali addirittura certificato VeganOK, e che ha creato un suo blog, “Rock Me Vegan”, dove condivide consigli su come fare scelte alimentari consapevoli.
Il numero di vegetariani e vegani in Italia è in continua crescita.
Sono oltre 600.000, circa l’1,1% della popolazione, le persone che scelgono di diventare vegane senza essere mai state vegetariane.
Secondo i dati forniti da AssoVegan ed Eurispes, ogni anno si registra un aumento del 15% di persone che compiono questa scelta. Quasi un terzo, il 31% dei vegetariani e vegani, ha scelto questo tipo di alimentazione per rispetto nei confronti degli animali, il 24% perché fa bene alla salute, mentre per il 9% il fine è quello di tutelare l’ambiente.
Secondo i dati di AssoVegan, Lazio, Lombardia e Toscana sono tra le regioni che hanno dimostrato un maggiore interesse in quest’ambito.
L’Associazione Vegani Italiani Onlus, AssoVegan, nasce dalla volontà di dare un concreto contributo alla diffusione della scelta vegan in modo eticamente e scientificamente competente (http://www.assovegan.it). Oltre ad AssoVegan, sul nostro territorio è presente e opera anche VeganOK, unico marchio interamente vegan italiano che fornisce strumenti per la certificazione, verificando l’attendibilità delle documentazioni (www.veganok.com).
Perchè scegliere uno stile di vita vegano? Quali sono i benefici?
Abbiamo intervistato Renata Balducci, presidente di AssoVegan e la dottoressa Sabina Bietolini, PhD, biologa nutrizionista, del Comitato Scientifico AssoVegan.
“La nostra Associazione -hanno spiegato- nasce per diffondere una cultura di rispetto per la vita di ogni essere vivente e senziente. Pensiamo che il principale elemento per ottenere una solida e radicata diffusione della realtà vegan sia l’unione e il rispetto tra le organizzazioni esistenti: l’Associazione Vegani Italiani, infatti, si caratterizza proprio per la sua natura collaborativa e costruttiva. Al fine di offrire un servizio utile a chiunque voglia approfondire le motivazioni etiche che la scelta vegan porta con sé, abbiamo scelto di aprire le nostre porte a chiunque abbia la comprovata esperienza per far parte del Comitato Etico, affinché le diverse competenze possano essere messe a disposizione di tutti. Anche in ambito medico e scientifico, con il Comitato Scientifico, è importante che il mondo vegan abbia al suo interno professionisti competenti, credibili e che si mettano a disposizione di giornalisti, organizzatori di convegni e di chiunque abbia la necessità di avere un interlocutore vegan autorevole. Inoltre, sono da poco nati i nuovi Comitati, Sportivo e Legale. Questi ultimi svolgono una funzione sociale soprattutto per i giovani e per i genitori. L’operato dell’Associazione Vegani Italiani Onlus è caratterizzato da una precisa scelta non violenta e dall’esplicita volontà collaborativa con ogni realtà che abbia voglia di condividere i principi di questa filosofia di vita. La nostra attività riguarda fondamentalmente l’organizzazione di iniziative a scopo informativo, sia nei nostri eventi che in quelli organizzati da altre realtà: convegni scientifici ed etici, conferenze, interventi sia radiofonici che televisivi, al fine di promuovere una corretta informazione. L’organo ufficiale di diffusione e di informazione di Associazione Vegani Italiani Onlus è il sito www.promiseland.it”.
Cosa si intende per veganismo? Da cosa nasce la volontà di seguire questo stile di vita?
“Possiamo ricordare che il termine ‘vegan’ è stato coniato nel 1944 in Inghilterra da Donald Watson e rappresenta la contrazione del termine ‘vegetarian’, giustificando così la scelta: because veganism starts with vegetarianism and carries it through to its logical conclusion. Essere vegani è un vero e proprio stile di vita, che esclude non solo in merito all’alimentazione tutto ciò che è di derivazione animale, ma non indossa e non utilizza per l’arredamento lana, seta, pellame, piume. Questi principi investono le scelte di ogni giorno a 360 gradi, quindi anche riguardo prodotti per l’igiene e la cosmetica. Il vegano non mangia carne, pesce, uova, latte e derivati, né miele. Mangia frutta, verdura, legumi, cereali, rispettando il più possibile la stagionalità e la territorialità, preferendo il biologico quando questo rispetta i principi etici vegan. Perché seguire uno stile vegan? Per non nuocere ad altre vite in alcun modo: non provocare sofferenza, sfruttamento, morte e non alimentarla indirettamente, vivendo con spirito compassionevole. Chi è vegan è animalista, ecologista e ambientalista. Vegan è una scelta virtuosa: senza allevamenti intensivi, non ci saranno più fame, sofferenze, spreco delle risorse idriche e la deforestazione selvaggia. Un’umanità vegan aiuterebbe a debellare anche l’inquinamento”.
Quali sono le differenze tra vegani e vegetariani?
“Nel 1944 i vegetariani inglesi scelsero di diventare vegan. La differenza sta nel fatto indiscutibile che il ‘vegetariano’ rappresenta il passato, il solo futuro possibile è vegan. Ormai la scelta vegetariana può rappresentare eventualmente solo l’inizio brevissimo di un percorso che porta inevitabilmente al veganismo e sempre di più sono coloro che da onnivori passano direttamente alla scelta vegan”.
Quali sono i benefici per la salute nel seguire un’alimentazione vegana?
“Studi clinici ed epidemiologici condotti a partire dagli anni ’80 dimostrano che la scelta di un’alimentazione a base vegetale è associata a minor incidenza di morte per cardiopatia ischemica, minor rischio di ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, obesità e sovrappeso, cancro in genere, specificatamente, al colon retto e tumori ormonali. Inoltre, la dieta vegan è associata ad una maggior aspettativa di vita. Anche in corso di malattia, l’alimentazione a base vegetale costituisce uno strumento insostituibile per sostenere l’organismo nella sua battaglia contro diverse patologie, in primis quelle oncologiche, ma anche cardiocircolatorie, respiratorie, nonché diabete, osteoporosi e infiammatorie degenerative. Il ruolo protettivo e preventivo degli alimenti di origine vegetale è da attribuirsi alla presenza di preziose vitamine antiossidanti, ad un elevato quantitativo di fibre, acidi grassi insaturi in alcune categorie di alimenti e soprattutto a sostanze fitochimiche che le piante producono per loro stessa difesa e che, pur non essendo utilizzate dal nostro corpo come nutrienti, vi svolgono numerose attività biologiche quali un’azione antiossidante, depurativa, antinfiammatoria e antitumorale”.
Sono stati pubblicati i primi dati al mondo relativi alla crescita di bambini svezzati con un’alimentazione fisiologica, le cui mamme hanno seguito una dieta veg in gravidanza e allattamento, cosa è emerso?
“In letteratura scientifica non sono presenti studi comparativi sulla crescita dei bambini nel primo anno di vita che seguono un’alimentazione fisiologica, le cui mamme abbiano seguito una dieta veg in gravidanza e durante lo svezzamento. L’alimentazione complementare fisiologica si basa sul rispetto della fisiologia e dei ritmi di crescita del lattante, soddisfacendo i fabbisogni nutrizionali indicati dai LARN 2014 e distinguendosi dallo svezzamento vegetariano/vegan per alcune strategie nutrizionali finalizzate a prevenire carenze e consentire una crescita salutare nella norma. Alcune delle caratteristiche dello svezzamento fisiologico sono l’assenza di fibre, sale, zucchero, fonti proteiche animali, glutine almeno fino a 12 mesi, oltre ad iniziare non prima dei 6 mesi di vita, come indicato dall’OMS, e adeguare la consistenza delle pappe alla dentizione del bimbo. In relazione ai percentili delle curve di crescita OMS, pubblicate nel 2008, è stata evidenziata una crescita nella norma nella maggior parte dei soggetti: il 70% e il 62% del campione è risultato pari o superiore al 50° percentile in peso e lunghezza, all’età di 12 mesi. Ecco che uno dei capisaldi dello svezzamento tradizionale viene abbattuto: le proteine animali in gravidanza, allattamento e svezzamento non sono necessarie per consentire una crescita nella norma. Questo importante risultato rappresenta solo l’inizio di una grande opportunità che offriamo ai bambini: dare nei primi 1000 giorni un’alimentazione fisiologica a mamma e bimbo che sia anche cruelty free e, nondimeno, ottima per far crescere in salute le nuove generazioni”.
Lo stile vegano è legato non solo all’alimentazione, ma anche ai prodotti cosmetici e all’abbigliamento, scarpe e accessori inclusi, è così?
“Le scelte che si compiono nella propria vita sono sempre motivate dalla convinzione di migliorarla sotto diversi aspetti. Non tutte, purtroppo, si rivelano soddisfacenti ed appaganti. La ragione di questa scelta è puramente etica. Si ha la consapevolezza che ogni essere vivente senziente ha diritto a vivere e ad essere rispettato. Questa scelta trova radici nella compassione. Si tratta di una motivazione forte, che non lascia spazio a dubbi e ripensamenti e dona l’inestimabile vantaggio di scoprirsi felice e coscienzioso, e pertanto riguarda la propria vita, nel quotidiano 24 ore al giorno, per ogni scelta e ogni bisogno. Ormai non è più possibile voltarsi dall’altra parte e non ci sono più scuse. Si trova davvero tutto in commercio da cosmetici, abbigliamento e arredamento per la casa. Le aziende sono proiettate verso questa domanda che cresce ogni giorno, di prodotti senza sofferenza e morte. La certificazione VeganOK sta facendo tutto il possibile a che le aziende siano informate e sensibilizzate e spostino la loro produzioni sempre più verso prodotti vegan (non per soddisfare le necessità dei vegan ma per sconfiggere lo sfruttamento di vite indifese)”.
Il veganismo più che una scelta di vita consapevole sta diventando una moda?
“È probabile che una percentuale di casi, senz’altro ininfluenti numericamente, possa essere riconducibile alla moda, questo anche grazie ad importanti testimonial del mondo dello spettacolo. Sono vegani e Soci Onorari dell’Associazione Vegani Italiani Onlus personaggi come Ivan Cattaneo, Red Canzian dei Pooh, la presentatrice Paola Maugeri, il cantante Gatto Panceri, le attrici Claudia Zanella, Loredana Cannata. L’aumento del target di vegani, in grande percentuale composto da adulti e addirittura, in molti casi di interi nuclei familiari, dimostra a tutti gli effetti che chi decide e sceglie questo stile di vita oggi abbia consapevolmente scelto di migliorarsi e migliorare il mondo intorno a sé”.
Signora Balducci, lei segue uno stile di vita vegano. Può raccontare la sua esperienza?
“Come ho raccontato anche in altre occasioni, l’amore mi ha presa per mano e condotta su questo percorso seguendo una corsia preferenziale poiché il mio compagno di allora, era il 1999, oggi mio marito, Sauro Martella, fondatore di VeganOK, lo era già da 7 anni e grazie a lui è accaduto tutto. Ero onnivora e sono passata felicemente e velocemente al vegan. Insieme a mio marito, grazie alla consapevolezza di questa scelta, è nato il bisogno di diffondere una corretta informazione in questo ambito, per cui da quel momento tanti progetti si sono susseguiti, sino ad arrivare alla somma di tutto: Promiseland.it, VeganBlog.it, VeganOK Network, VeganFest, Associazione Vegani Italiani Onlus e tutte le numerosissime attività scelte dalle nostre realtà. Oggi sto vivendo la mia seconda vita, quello che posso sicuramente dire è che mi ha reso una persona migliore”.
Quali sono le iniziative in atto e i progetti per il futuro?
“Il nostro progetto fondamentale è e rimane sempre la diffusione della scelta etica vegan, questo è un punto fermo della mia vita. Coloro che si evolvono e si moltiplicano sono gli strumenti attraverso i quali operiamo sia con l’Associazione Vegani Italiani Onlus che con VeganOK Network. AssoVegan organizza sempre eventi, collaborazioni attive e generose con altre associazioni affini al principio del rispetto della vita in ogni sua forma, campagne di divulgazione che avvicinino tutti attraverso l’amore. Inoltre, AssoVegan è in grado di offrire la certificazione etica VeganOK gratuita alle strutture ricettive, sempre più ristoranti, bar, B&B, agriturismi e alberghi offrono la possibilità ai vegani, e quindi anche ai vegetariani, di fruire di pasti e colazioni vegan. Grazie al lavoro dello staff di VeganOK sempre più aziende hanno scelto di ampliare le loro linee di prodotti vegan. Tutto ciò è segnale di grande cambiamento, come l’organizzazione del VeganFest!
Fervono i preparativi per la settima edizione che si svolgerà anche quest’anno a Bologna Fiere. L’Associazione Vegani Italiani Onlus gestirà come sempre interamente ed esclusivamente la sezione dedicata alle conferenze, alle mostre, ai workshop. L’evento avrà come ospiti artisti, chef, medici, associazioni che si alterneranno sul palco per testimoniare l’importanza di questa scelta per il rispetto della vita, dell’ambiente, del pianeta, della propria salute. I video della manifestazione saranno poi fruibili su www.veganok.tv.
VeganOK si occuperà invece della vendita agli stand. La “magia” che il VeganFest e la certificazione etica VeganOK sono riuscite a compiere riguarda sì l’aumento di aziende che hanno scelto di produrre per questa nuova domanda in crescita, ma non solo…i titolari stessi delle aziende, frequentando il VeganFest, venendo a contatto con i principi che disciplinano la certificazione, partecipando a conferenze, hanno iniziato a farsi domande su domande e alcuni di loro oggi hanno sposato l’etica vegan come principio della loro vita privata. Questi sono segnali del cambiamento in atto di cui siamo testimoni e mi sento di dire con orgoglio profondo di esserne anche gli artefici!”.
BOX:
ESEMPIO MENÙ VEGANO INVERNALE, semplice da realizzare con gli ingredienti a portata di dispensa.
(Le ricette di questo menù sono reperibili in “Nobili Scorpacciate Vegan”, “Nobili Scorpacciate Vegan-Le 4 Stagioni” e in “Le Ricette di veganblog.it“).
Antipasto: Crostini di Roveja
Primo piatto: Vellutata di porri e topinambur
Secondo: Involtino di Trevigiano al tartufo
Dessert: Caco gratinato in salsa di amaretto