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Il Museo del Mutuo Soccorso: la storia della mutualità italiana
L’invenzione della macchina a vapore, in grado di convertire l’energia termica del vapore in lavoro meccanico, determinò un cambiamento epocale. La rivoluzione industriale si propagò in brevissimo tempo modificando radicalmente ogni aspetto della vita economica e sociale di collettività a carattere prettamente agricolo.
Con l’industrializzazione si diffuse il “sistema fabbrica”: masse di lavoratori furono costrette a una difficile condizione sociale e civile, con turni di lavoro di 13-15 ore giornaliere.
Per garantirsi aiuti in caso di malattia, infortunio o disoccupazione i lavoratori cominciarono ad associarsi dando vita alle Società di Mutuo Soccorso.
E a Formello, in via di Santa Cornelia, c’è un museo particolare, il Museo del Mutuo Soccorso, che dà a tutti la possibilità di conoscere da vicino questi sodalizi, le loro tradizioni e l’importanza sociale che hanno rivestito nelle varie vicende storiche del nostro Paese.
Health Online ha intervistato la curatrice del Museo, la dott. ssa Marzia Di Vetta.
Come è nata l’idea di realizzare il Museo del Mutuo Soccorso?
“Il Museo nasce dalla volontà di valorizzare la conoscenza e la ricerca sul tema della mutualità ma si prefigge anche di promuovere ogni forma d’arte che si cimenti con tematiche e valori cari alla mutualità: solidarietà, fratellanza, equità, uguaglianza.
La collezione attuale, grazie a una continua attività di recupero e salvaguardia, si compone di numerose testimonianze sulla storia della mutualità italiana, riconducibili ad oltre duecento tra enti e società di mutuo soccorso, con sedi in Italia e all’estero. Il Museo offre anche la possibilità di esporre ad artisti, o a chiunque voglia dare testimonianza della mutualità in senso più ‘moderno’. Non è quindi solo passato, ma vuole anche rappresentare il presente e il futuro della mutualità e dei valori a cui si ispirano le società di Mutuo Soccorso. Abbiamo lasciato spazio per l’esposizione di opere relative a tutti i temi importanti per le Società di Mutuo Soccorso, come la fratellanza, la solidarietà, il rispetto ma anche la salute o il lavoro. A breve, ad esempio, grazie ad una collaborazione con il DIF, il Museo Diffuso di Formello, ospiteremo una bellissima opera di un artista contemporaneo, Vito Bongiorno, che con le sue opere dichiara lo stato di fragilità in cui versa il nostro paese. Nell’ottica dei principi di fratellanza e solidarietà mi piacerebbe che il Museo ospitasse mostre di artisti diversamente abili, che con le loro opere possano dimostrare come le difficoltà – che a volte neanche immaginiamo – possano essere superate, dando vita a interessanti risultati.
Abbiamo poi organizzato un concorso fotografico il cui obiettivo è raccontare – attraverso un soggetto, un momento, una situazione o un luogo simbolo – la Fratellanza, intesa come comunanza di intenti, di ideali e aspirazioni indotti dal sentimento di benevolenza. Il concorso ha come scopo quello di raccogliere fondi, attraverso la vendita delle foto partecipanti, da destinare ai progetti della Fondazione BASIS. La partecipazione è libera e gratuita, aperta a foto‐amatori, professionisti e associazioni di volontariato. Le 20 foto vincitrici verranno esposte proprio al Museo per tutta la durata della mostra ‘Scatti di Fratellanza’, la cui inaugurazione è prevista per marzo 2017.
Il termine ultimo per inviare le foto è il 31 dicembre 2016, e il regolamento completo è disponibile sul nostro sito internet, http://www.museomutuosoccorso.it/”.
Avete in programma altre iniziative?
“Il 9 ottobre scorso abbiamo partecipato a Famu, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo. Abbiamo dedicato una giornata intera ai bambini, organizzando giochi e gare, con l’obiettivo di far loro conoscere il mondo delle società di Mutuo Soccorso. I bambini erano in tutto e per tutto soci di una società di Mutuo Soccorso, dovevano rispettare lo statuto e sottostare a regole ben precise, rispettose dei valori della mutualità. Il rispetto dello statuto e degli altri, l’uguaglianza, la solidarietà, le regole dello stare insieme: attraverso il gioco abbiamo cercato di trasmettere tutto questo, cercando nello stesso tempo di divertirli ed intrattenerli. C’è stata una grandissima partecipazione, l’evento è stato un successo, devo dire anche grazie al supporto dell’Associazione La Mage. Per questo abbiamo deciso, per i prossimi mesi, di pensare veri e propri percorsi dedicati alle scuole e ai ragazzi”.
Per quanto riguarda la collezione permanente, c’è un’opera a cui è particolarmente affezionata?
“Una sola no, ce ne sono tante. Abbiamo davvero tantissimi cimeli che raccontano nei particolari tutti gli aspetti della vita istituzionale e celebrativa di questi sodalizi. L’attaccamento dei soci, le regole molto stringenti che si davano, e che tutti rispettavano. E poi ci sono gli Statuti: ne abbiamo uno in cui Garibaldi viene nominato presidente perpetuo, altri di società di Mutuo Soccorso italo-americane, altri ancora di società di Mutuo Soccorso femminili. Insomma, la collezione è ampia, racconta in maniera completa la storia di questo mondo purtroppo ai più ancora sconosciuto. Invito tutti a venire a trovarci.