Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Nuova struttura ospedaliera BIM in Kenya
Il BIM, in inglese Building Information Modeling, è la rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali di una struttura.
Non è propriamente uno strumento, ma un processo che adopera un modello comprendente tutte le informazioni che riguardano l’intero ciclo di vita di una determinata opera, dal progetto alla costruzione, fino alla sua completa demolizione e dismissione.
Quindi, attraverso il BIM, è possibile realizzare non solamente una rappresentazione tridimensionale ma un vero e proprio modello informativo, dinamico, interdisciplinare, condiviso e in continua evoluzione. Inoltre, grazie alla metodologia BIM un particolare edificio viene edificato prima della sua realizzazione fisica mediante un modello virtuale e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti nel progetto.
Politecnica, fra le maggiori società di progettazione integrata a capitale italiano (architettura, ingegneria e urbanistica) e tra le prime società ad aver adottato la progettazione in BIM, sottoscrive un nuovo progetto internazionale per la realizzazione della sede dell’East African Kidney Institute (EAKI) a Nairobi, Kenya, il nuovo centro di riferimento nefrologico ed urologico del continente africano. Il progetto denominato anche “excellence in healthcare”, prevede la realizzazione in brevi della nuova struttura, ed è giunto alla sua fase definitiva grazie al know-how metodologico di Politecnica che dimostra di avere expertise verticali in termini organizzativi, gestionali e di conoscenza delle metodiche d’avanguardia.
Il nuovo stabile è stato pensato per rivolgersi non solo alla popolazione keniota, ma anche a tutti gli abitanti delle nazioni limitrofe, come Etiopia, Somalia e Tanzania, cui saranno riservati spazi ed aree ospedaliere progettate secondo standard sanitari internazionalmente approvati e riconosciuti.
Con una superficie complessiva di 15.000 metri quadrati, per un investimento totale stimato da parte del Ministero della Sanità del Kenya di circa 16 milioni di euro, il piano si colloca in posizione baricentrica all’interno dell’area metropolitana, in un ampio spazio verde, a ridosso dell’importante nodo stradale di Ngong Road e nelle immediate vicinanze del Kenyatta National Hospital e del Polo Universitario nazionale. L’edificio, sviluppato in cinque piani, vuole essere un elemento simbolico che emergerà nel landscape urbano, in virtù del suo carattere contemporaneo, dei suoi volumi iconici e per la volontà di plasmarsi nel contesto con un’estetica dinamica e pulsante, attenta al contesto urbano in cui si colloca, agli aspetti bioclimatici, alle problematiche di approvvigionamento idrico ed ai valori urbani. Il complesso intende essere un polo di eccellenza specialmente nell’ambito della ricerca riguardante le Scienze biomediche coinvolte. L’edificio al suo interno ospiterà, oltre ad aree didattiche, a destinazione universitaria e congressuale, dipartimenti ospedalieri ad altissima tecnologia medica. Saranno presenti un dipartimento di dialisi con 45 posti letto, un’area critica da 20 posti letto, un blocco operatorio e un’area di diagnostica per immagini di ultima generazione, oltre a servizi ambulatoriali, di laboratorio e di supporto. A questi spazi si aggiungono due livelli dedicati alla degenza e atti ad ospitare, in camere organizzate con tagli differenti, un totale di 160 pazienti interni.
Risulta essere, perciò, una sfida molto importante, carica di innovazione e di valori tecnici e sociali che rientra in uno dei numerosi piani istituzionali di investimento a cui Politecnica partecipa in ambito internazionale, nello specifico nel programma di finanziamento attuato dall’African Development Bank nei confronti del Governo Kenyota, con l’obiettivo di affrontare e superare le difficoltà del mercato del lavoro per i professionisti qualificati nelle specialità biomediche di nefrologia e urologia all’interno dell’East Africa’s Centre of Excellence (EAC).
Il progetto è stato realizzato interamente in ambiente BIM a partire dalle prime scelte volumetriche e secondo approcci evoluti spinti a livelli di processo di tipo partecipato.
Ha impegnato un team multidisciplinare internazionale grazie al quale è stato possibile improntare le scelte specifiche secondo logiche extra-ordinarie calate nel contesto ambientale, culturale e sanitario, scelte che garantiranno, in un futuro ormai prossimo, qualità di fruizione e di gestione di sicuro successo.