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Occhio di pernice: cause, sintomi, rimedi
L’occhio di pernice somiglia a una sorta di callo, è però più piccolo e generalmente si forma sulle dita dei piedi, anche se può comparire sotto la pianta.
L’occhio di pernice risulta essere, oltre che fastidioso, anche doloroso. È un accumulo di pelle la cui parte più profonda va a toccare le fibre nervose, da qui si genera il dolore che si avverte.
È anche antiestetico, pertanto è bene intervenire subito, oltre che cercare di prevenirne la comparsa.
L’occhio di pernice compare quando si portano scarpe nuove, troppo strette o rigide e non adeguate al proprio piede.
La sua formazione dipende dalla reazione di attrito tra la pelle del piede e il tessuto delle scarpe.
Altre cause sono:
- borsite al piede, ovvero un’infiammazione di una borsa articolare;
- dito a martello, un problema articolare che interessa a volte anche le mani. Il dito o le dita si presentano piegati in corrispondenza dell’articolazione centrale.
I soggetti più a rischio sono quelle persone che hanno meno tessuto tra le ossa e la pelle del piede, le persone che svolgono lavori che obbligano a stare molto in piedi, chi cambia spesso modello di scarpe e chi pratica sport in maniera intensiva e con calzature non adeguate.
Quando compare l’occhio di pernice, in alcuni casi, è quasi impossibile indossare le scarpe per via del dolore.
I sintomi più comuni dell’occhio di pernice sono:
- dolore, soprattutto fra il quarto e il quinto dito del piede;
- inspessimento della pelle, con un punto più scuro centrale;
- difficoltà a camminare o a rimanere in piedi per molto tempo;
- difficoltà nell’indossare le scarpe;
- aumento della sensibilità del piede.
L’occhio di pernice può presentarsi in due modi:
- duro: è il più comune, ha dimensioni di circa 5 millimetri e compare, solitamente, all’esterno del quinto dito per sfregamento con la scarpa.
- molle: è quasi sempre biancastro e ruvido al tatto e si presenta spesso tra le dita, dove si suda maggiormente.
L’occhio di pernice nella maggior parte dei casi può scomparire dopo qualche settimana, seguendo piccolo accorgimenti come:
- evitare di indossare le scarpe che hanno procurato il disturbo
- evitare di indossare scarpe strette, preferirle morbide e larghe
- ammorbidire le dita infiammate, utilizzando delle creme specifiche
- inserire dei dischi di gomma intorno alle dita affette dalla malattia per evitare ulteriori attriti
- mantenere la pelle ben asciutta e pulita
- lavare i piedi 2 volte al giorno con un antibatterico
- il medico può anche consigliare una crema antibiotica per evitare un’infezione.
Oltre a questi piccoli accorgimenti, esistono anche dei rimedi naturali che possono venire in aiuto per aiutare la regressione della malattia o alleviarne i sintomi.
Acqua calda e sale o bicarbonato
Un pediluvio con questi ingredienti può dare un po’ di sollievo. Lasciare i piedi in ammollo per circa mezz’ora in modo che la parte si ammorbidisca; dopo si può passare la zona affetta dall’occhio di pernice con una limetta apposita o la pietra pomice, senza esagerare per non espandere la zona. Se si avverte dolore, è necessario fermarsi.
I pediluvi possono essere realizzati anche con acqua calda e sale di Epsom. I sali di Epsom hanno varie proprietà, in questo caso, possono aiutare ad ammorbidire la parte dolorante.
Limone
Si può sfregare una fetta di limone nella zona colpita dal disturbo. Il limone, dalle tante proprietà benefiche, ha anche degli effetti antibatterici e previene le infezioni.
È possibile anche mettere le bucce del limone in aceto per tre giorni e poi applicarle sull’occhio di pernice; coprire con una garza e lasciare agire.
Aloe vera in gel
Il gel di aloe vera ha delle proprietà rinfrescanti e per questo motivo è molto utile. Va applicato delicatamente più volte al giorno sulla pelle, fino a quando non sarà completamente assorbito.
Calendula
Un impacco con la calendula permette di ammorbidire la pelle e agisce sull’arrossamento cutaneo; gli impacchi con la tintura madre vanno lasciati agire per 20 minuti.
Aglio
Applicare una cremina creata frullando dell’aglio sull’occhio di pernice: agirà sull’infiammazione – l’aglio è un potentissimo antinfiammatorio naturale.
Lavare i piedi più volte al giorno e applicare amido di mais aiuta in linea generale a mantenere il piede morbido, evitare di tenere le scarpe a lungo e lasciare il piede libero sono piccoli accorgimenti che permettono di sfiammare e guarire quanto prima.
Quando asciugate il piede, ricordatevi di non sfregare con il panno, per evitare di peggiorare la situazione e creare micro lesioni che potrebbero infettarsi, limitatevi a tamponare bene.
È utile anche l’uso della limetta, che va utilizzata però se non si avverte dolore e in maniera molto delicata.
Nel caso dopo qualche settimana l’occhio di pernice non sia scomparso, bisogna rivolgersi ad uno specialista per la valutazione di una eventuale asportazione chirurgica.
Complicazioni
Chi soffre di diabete deve prestare particolare attenzione alla comparsa dell’occhio di pernice, in quanto può causare delle complicazioni per via della cattiva circolazione come:
- infiammazione;
- infezione con produzione di pus;
- degenerazione in ulcere, anche profonde e difficilmente guaribili.
Inoltre in caso di occhio di pernice di tipo molle è possibile la comparsa di infezione da batteri o funghi, che si può curare con trattamenti appositi prescritti dal proprio medico curante.