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Oncologia e donne
Per una donna la femminilità è una delle ricchezze più grandi, perderla significherebbe non vivere più realmente. Perdere i capelli durante le cure antitumorali significa aggiungere sofferenza a un dolore già immenso. In questo caso accrescono nella donna la fragilità, l’emotività, il disagio nel rapporto con gli altri.
Per questa ragione negli ultimi anni in tutta Italia si moltiplicano le esperienze di sostegno a tutte quelle donne che vivono momenti particolarmente difficili per combattere la malattia. Una delle ultime arriva dai banchi della Regione Emilia-Romagna che ha deciso di sostenere le donne che attraversano questa difficile fase della loro vita disponendo l’erogazione, a carico del Servizio sanitario regionale, di un contributo di 400 euro per l’acquisto di parrucche da parte delle pazienti che perdono i capelli in seguito a trattamenti chemioterapici o radioterapici per la cura di patologie oncologiche.
Il piccolo sostegno verrà assegnato indipendentemente dall’Isee e dalla situazione reddituale della paziente e verrà concesso a donne in cura residenti in Emilia-Romagna dove, quest’anno, sono circa 3.400 le pazienti oncologiche con possibile alopecia da chemio o radioterapia. Come informa la Regione, le richieste di contributo dovranno essere indirizzate all’Azienda Usl di residenza, utilizzando la modulistica e gli eventuali indirizzi operativi che verranno definiti dalla Direzione generale Cura della Persona, Salute e Welfare dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute entro un mese circa a partire da oggi. Le pazienti dovranno allegare il certificato che attesti la patologia neoplastica e l’alopecia verificatasi in seguito a trattamenti radioterapici o chemioterapici, insieme alla ricevuta di avvenuto pagamento per l’acquisto della parrucca (fattura o scontrino recante il codice fiscale del paziente che presenta la domanda) posteriore alla data di entrata in vigore del provvedimento stabilito dalla Giunta. Sarà l’Azienda Usl, una volta verificata la regolarità della documentazione presentata, ad accogliere le domande ammissibili e a concedere il contributo richiesto, rendicontando alla Direzione generale dell’assessorato.
Aiutare le donne a conservare la propria femminilità è lo scopo anche di Ilaria Tognoli, estetista e truccatrice di Rozzano, Milano, che ha deciso di donare competenza e cuore alle pazienti dello sportello di counselling “Sorella Donna” del reparto di senologia dell’istituto clinico Humanitas della sua città. “Al momento – ha spiegato alla stampa locale Tognoli – sono una volontaria, ma non nego che mi piacerebbe non poco diventare una truccatrice oncologica di professione. Ho deciso di fare volontariato in Humanitas – spiega – prima di tutto perché sono felice e mi sento realizzata quando so di aver aiutato qualcuno e poi perché – conclude – è fondamentale quando ti trovi a dover fare i conti con il cancro poterti confrontare con qualcuno che l’ha sconfitto prima di te”.