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Ondate di calore: il decalogo del Ministero della Salute per proteggersi dal caldo
10 semplici abitudini comportamentali per limitare l’esposizione alle alte temperature, facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione, ridurre i rischi nelle persone più fragili
L’Italia è nella morsa del caldo con temperature elevate da Nord a Sud. In questi giorni, a partire dal solstizio d’estate, l’anticiclone africano Caronte sta facendo registrare record di temperatura massima fino ai 40/43° e superiori all’estate del 2003.
Secondo quanto riportato dal portale dei bollettini sulle ondate di calore del Ministero della Salute, che monitora 27 città italiane, oggi il livello massimo è previsto a Bologna e Bolzano, mentre le città con afa a livelli critici saliranno a 5, Ancona, Bologna, Bolzano, Firenze e Perugia, nella giornata di domani.
Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione e soprattutto per anziani, malati cronici, bambini e donne in gravidanza.
Una serie di semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di calore.
Il Ministero della Salute ha stilato un decalogo con 10 semplici regole comportamentali in grado di limitare l’esposizione alle alte temperature, facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione, ridurre i rischi nelle persone più fragili.
Il decalogo raccomanda:
- Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata.
Evitare di uscire all’aria aperta nelle ore più calde cioè dalle ore 11.00 alle 18.00. Se si esce nelle ore più calde non dimenticare di proteggere il capo con un cappello di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole; inoltre proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.
- Indossare un abbigliamento adeguato e leggero
Sia in casa che all’aperto, indossare abiti leggeri, non aderenti, preferibilmente di fibre naturali per assorbire meglio il sudore e permettere la traspirazione della cute.
- Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro.
Schermare le finestre esposte al sole utilizzando tapparelle, persiane, tende, ecc.. Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte). Se si utilizza l’aria condizionata, ricordarsi che questo efficace strumento va utilizzato adottando alcune precauzioni per evitare conseguenze sulla salute e eccessivi consumi energetici. In particolare, si raccomanda di utilizzarli preferibilmente nelle giornate con condizioni climatiche a rischio; di regolare la temperatura tra i 24°C – 26°C; di coprirsi nel passaggio da un ambiente caldo ad uno più freddo; di provvedere alla loro manutenzione e alla pulizia regolare dei filtri; di evitare l’uso contemporaneo di elettrodomestici che producono calore e consumo di energia.
- Ridurre la temperatura corporea.
Fare bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca. In casi di temperature molto elevate porre un panno bagnato sulla nuca.
- Ridurre il livello di attività fisica.
Nelle ore più calde della giornata evitare di praticare all’aperto attività fisica intensa o lavori pesanti.
- Bere con regolarità ed alimentarsi in maniera corretta.
Bere almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante). Gli anziani devono bere anche se non ne sentono il bisogno. Evitare di bere alcolici e limitare l’assunzione di bevande gassate o troppo fredde. Mangiare preferibilmente cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (frutta e verdura). Porre particolare attenzione alla conservazione degli alimenti ed evitare di lasciarli all’aperto per più di 2 ore.
- Adottare alcune precauzioni se si esce in macchina.
Se si entra in un’auto parcheggiata al sole, prima di salire aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo.
Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci e conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.
- Adottare precauzioni particolari in caso di persone a rischio.
Quando arriva il gran caldo, le persone anziane, con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete ecc) e le persone che assumono farmaci, devono osservare le seguenti precauzioni:
- consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia o della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio (ad esempio per i diabetici è consigliabile aumentare la frequenza dei controlli glicemici)
- segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiunga durante la terapia farmacologica
- non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso.
- Sorvegliare e prendersi cura delle persone a rischio.
Nei periodi prolungati di caldo intenso, prestare attenzione a familiari o vicini di casa anziani, specialmente se vivono da soli e, ove possibile, aiutarli a svolgere alcune piccole faccende, come fare la spesa, ritirare i farmaci in farmacia, ecc. Segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento, come persone che vivono in situazioni di grave indigenza o di pericolo per la salute (es. i senza tetto in condizioni di grave bisogno).
A proposito di persone a rischio, a Napoli le alte temperature di questi giorni stanno causando problemi di salute a moltissimi pazienti anziani. A lanciare l’allarme è la sezione di Napoli della Fimmg (Federazione Italiana Medici Medicina Generale).
“Le temperature di questi giorni – spiegano Luigi Sparano segretario provinciale e Corrado Calamaro segretario amministrativo della Fimmg Napoli – sono a dir poco pericolose e per gli anziani possono essere addirittura letali. La maggiore preoccupazione è per le persone sole e con patologie croniche, che le rendono più fragili”. La FIMMG Napoli propone un decalogo con poche semplici regole che possono essere molto utili per tutti. Tra le altre, si raccomanda di: proteggere la pelle con una crema solare ad alto fattore di protezione; usare un cappellino di colore chiaro per proteggere la testa; rinfrescarsi spesso ma evitare pericolosi sbalzi di temperatura; evitare di sottoporsi a lavori pesanti e all’aperto nelle ore più calde; cercare di bere anche se non se ne sente il bisogno.
Una raccomandazione particolare arriva anche per l’uso di mascherine FFP2.
“In soggetti anziani e in queste condizioni di forte afa – ha detto Calamaro – queste mascherine possono causare malori anche gravi se utilizzate per lunghi periodi di tempo. Il nostro consiglio è di evitare nel modo più assoluto di uscire di casa nelle ore più calde, e se proprio si deve uscire meglio evitare posti a rischio Covid, così da poter adoperare una mascherina chirurgica se necessaria”. Chiaramente, questo nulla ha a che vedere con la raccomandazione, che resta valida, di usare le mascherine in tutti i luoghi nei quali esiste un rischio di contagio più elevato. “Sono obbligatorie – hanno ricordato Sparano e Calamaro – per le visite mediche e nelle sale di attesa dei nostri studi”.