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Pasqua 2021 come Natale 2020, quando occorre l’autocertificazione?
A partire da lunedì 15 marzo le cose in Italia cambiano, o quasi. Del resto dall’11 marzo 2020, eccetto il tana libera tutti dovuto alla stagione estiva, tutte le regioni hanno dovuto affrontare limitazioni e nuove misure atte a scongiurare ulteriormente la diffusione del COVID-19. Inoltre, anche il fine settimana di Pasqua sarà segnato dalla zona rossa per (quasi) tutta l’Italia, dal 15 marzo al 6 aprile infatti scompaiono del tutto le zone gialle. Il nuovo decreto legge del 12 marzo 2021, approvato dal governo Draghi, conferma la stretta nelle vacanze per limitare i rischi di contagio. Ciò che tuttavia crea sempre non poca confusione è l’autocertificazione, modulo necessario per gli spostamenti all’interno del proprio Comune, nei casi in cui si è in zona rossa, e verso altre destinazioni territoriali.
In zona arancione pertanto l’autocertificazione occorre esclusivamente per gli spostamenti al di fuori del proprio comune e se ci si sta spostando negli orari del coprifuoco (dalle 5 alle 22): in questi due casi è possibile muoversi per ragioni di lavoro, salute, estrema necessità e urgenza che vanno esplicitato nel modulo autodichiarazione le cui affermazioni potranno essere verificate successivamente dalla Polizia; in caso di falsa autocertificazione si rischia una sanzione da 300 a 4 mila euro. In zona rossa invece l’autocertificazione è necessaria sempre dal momento che gli spostamenti non sono mai consentiti (ma è possibile andare a fare la spesa e utilizzare i servizi essenziali aperti. In più va ricordato che, come deciso dal decreto legge n. 158 2 dicembre, il ritorno a casa è sempre consentito a qualsiasi ora del giorno e della notte e che per “casa” si intende la residenza, il domicilio o l’abitazione, ma rispettando gli orari del coprifuoco.
Il Ministero dell’Interno inoltre ha precisato che se si utilizza una delle tre deroghe (quella per gli spostamenti tra comuni nel raggio di 30 km, quella per visitare amici o parenti, il ritorno a casa) “la relativa ragione giustificativa potrà essere addotta tramite ricorso alla consueta modulistica di autodichiarazione, nella parte in cui si fa riferimento a “motivi ammessi dalle vigenti normative”. In questo caso, oltre a barrare la casella, va spiegato nella riga successiva il motivo che determina lo spostamento, l’indirizzo di partenza e l’indirizzo di destinazione. Non va specificato il nome dell’eventuale persona che si va a incontrare (parenti o amici che siano) per ragioni legate alla privacy.
Sarà inoltre necessario indicare nel modulo di autocertificazione: il proprio domicilio, un contatto telefonico valido, di non essere sottoposti alla misura della quarantena e dunque di non essere risultati positivi al Covid-19, di essere “consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale” regolate dall’articolo 495 del Codice di Procedura Penale. Infine in zona rossa è possibile uscire dal proprio Comune per andare a visitare un immobile che si intende acquistare o affittare. È infatti consentito effettuare un sopralluogo presso un immobile da acquistare o locare. Tuttavia, come specificato dalle Faq del Ministero, “le visite degli agenti immobiliari con i clienti presso le abitazioni da locare o acquistare potranno avere luogo solo con l’utilizzo, da parte dell’agente immobiliare e dei visitatori, delle mascherine e dei guanti monouso e mantenendo in ogni momento la distanza interpersonale di almeno un metro e, preferibilmente, quando le abitazioni siano disabitate”.