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Pet Therapy: al via il teatro a 6 zampe

5 Gennaio 2024

A.S.Se.A. ONLUS promuove un progetto di E.A.A. con il cane nelle scuole

La pet therapy, o terapia assistita da animali, è una forma di intervento che utilizzagli animali da compagnia per migliorare la salute e il benessere di persone di tutte le età, con diversi tipi di patologie o condizioni.

Cenni storici
La storia della pet therapy risale a migliaia di anni fa. Ci sono prove che gli antichi egizi, greci e romani utilizzavano gli animali per scopi terapeutici.

Nel 1700, un medico francese di nome Philippe Pinel iniziò a utilizzare gli animali per trattare i pazienti con malattie mentali. Pinel osservò che i pazienti che interagivano con gli animali erano più calmi e rilassati.

Nel 1800, Florence Nightingale, considerata la fondatrice dell’infermieristica moderna, scrisse sui benefici terapeutici degli animali da compagnia. Nightingale osservò che i pazienti che avevano animali da compagnia si riprendevano più velocemente da malattie e infortuni.

La pet therapy moderna ha iniziato a svilupparsi negli anni ’50 e ’60. Nel 1956, un medico americano di nome Boris Levinson pubblicò un libro intitolato “Pet-Oriented Child Psychotherapy” in cui descriveva i benefici della pet therapy per i bambini con problemi emotivi.

Negli anni ’60, la pet therapy iniziò a essere utilizzata negli ospedali e nelle scuole. Ad esempio, nel 1964, il Dr. Samuel Corson, un pediatra americano, iniziò a portare il suo cane in ospedale per visitare i bambini ricoverati. Corson osservò che i bambini che interagivano con il suo cane erano più felici e meno stressati.

La pet therapy ha continuato a crescere in popolarità negli anni ’70 e ’80 e nel 1977 fu fondata la Delta Society, un’organizzazione no-profit volta alla sua promozione.

Pet therapy oggi
Oggi, la pet therapy è utilizzata in una varietà di contesti, tra cui ospedali, scuole, case di cura, centri di riabilitazione e case private. In Italia è una pratica riconosciuta e regolamentata dal Ministero della Salute.

A.S.Se.A ONLUS
Da anni nel nostro territorio opera A.S.Se.A.Onlus un’associazione senza fini di lucro che si avvale dei principi degli IAA (Interventi Assistiti con Animali – pet-therapy), per svolgere la sua attività in ambito sanitario e socio-assistenziale. Lo scopo è quello di ottenere e valorizzare i benefici fisici e psichici derivanti dalla vicinanza di animali da compagnia in soggetti che vivono forme di disagio.

Teatro bestiale – 6 zampe all’opera
L’ultimo progetto messo in campo dall’associazione si chiama “Il Teatro bestiale – 6 zampe all’opera” – metodo di A.S.Se.A. ONLUS®, grazie al contributo dell’Assessorato Infanzia della Regione Piemonte e con il Patrocinio del Comune di Carrù.

Per saperne di più abbiamo intervistato la dottoressa Clotilde Trinchero, PhD Medico Veterinario esperto in IAA, Presidente Onorario di A.S.Se.A. ONLUS, Progettista e coordinatrice delle attività e l’avv. Chiara Caucino, assessore Infanzia, genitorialità e ruolo della famiglia nelle politiche del bambino, Politiche della casa, Benessere animale, Pari opportunità, Personale ed organizzazione, Affari legali e contenzioso della Regione Piemonte.

Dottoressa Trinchero, quali sono le tipologie di Pet-Therapy e quali i benefici?
Gli Interventi Assistiti con Animali (IAA), genericamente indicati con il termine di “Pet Therapy”, sono regolati dalle Linee Guida emesse nel 2015 che definiscono una vasta gamma di progetti finalizzati a migliorare la salute e il benessere delle persone con l’ausilio di “pet”, ovvero di animali da compagnia. Le specie che rientrano di diritto sono cane, gatto, coniglio, cavallo, asino (mulo). Per alcune specie è prevista la possibilità di una deroga avallata dal Servizio Sanitario territoriale, come ad esempio gli alpaca.
In base agli ambiti di attività gli IAA si classificano come segue.

Clotilde Trinchero

Clotilde Trinchero

Terapia assistita con gli animali (TAA). Intervento a valenza terapeutica, finalizzato alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale, rivolto a soggetti con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine. L’intervento è personalizzato sul paziente e richiede apposita prescrizione medica. Obbligatoriamente i progetti sono redatti dal Responsabile del Progetto che è un Medico Specialista o uno psicologo-psicoterapeuta, dal Referente d’intervento è un tecnico specializzato in ambito terapeutico e dal Medico veterinario.

L’Educazione assistita con gli animali (EAA) è un intervento di tipo educativo che ha il fine di promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione ed inserimento sociale delle persone in difficoltà. L’intervento può essere anche di gruppo e promuove il benessere delle persone nei propri ambienti di vita, particolarmente all’interno delle istituzioni in cui l’individuo deve mettere in campo capacità di adattamento. Attraverso la mediazione degli animali domestici vengono attuati anche percorsi di rieducazione comportamentale. Il Responsabile di Progetto è un pedagogista, educatore professionale, psicologo o psicologo-psicoterapeuta. Il Referente d’intervento è una figura professionale in possesso di diploma di laurea triennale (o titolo equipollente) in ambito socio sanitario, psicologico o educativo. Queste figure dell’Equipe sono supportate dal Medico veterinario.

L’Attività assistita con gli animali (AAA) è un intervento con finalità di tipo ludico-ricreativo e di socializzazione attraverso il quale si promuove il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale. La AAA è gestita dal Coadiutore dell’animale che è colui che prende in carico l’animale durante le sedute insieme al Medico Veterinario.

Come si è visto, gli IAA, in particolare le TAA e le EAA, prevedono il coinvolgimento di un’équipe multidisciplinare in grado di gestire la complessità della relazione uomo-animale, composta da diverse figure professionali, sanitarie e non, e operatori che concorrono alla progettazione e alla realizzazione dell’intervento, ognuno per le proprie competenze, lavorando in stretta collaborazione.
Per tutti gli IAA è necessaria la presenza e collaborazione del Medico veterinario esperto in IAA: costui collabora con il Responsabile di progetto, o dell’attività in caso di AAA, nella scelta della specie animale e della coppia coadiutore – animale, valuta i requisiti sanitari e comportamentali dell’animale impiegato e indirizza alla corretta gestione dello stesso assumendone la responsabilità.

Come nasce l’idea dell’associazione A.S.Se.A. ONLUS e quali sono le principali attività?
A.S.Se.A. Attività Socioassistenziali e Servizi con Animali, nasce nel 2001 quale associazione di volontariato con lo scopo di offrire servizi, divulgare e promuovere l’allora Pet-Therapy. Nel 2011 diventa ONLUS ampliando gli scopi, approfondendoli ed inserendo un settore di progettazione di Metodi applicativi che possano essere replicati e proposti a livello internazionale (come “Teatro Bestiale®”) e un settore scientifico che avrà anche il compito di elaborare e diffondere pubblicazioni scientifiche nello specifico ambito degli IAA, con studi relativi al benessere degli animali che intervengono, al risultato delle mediazioni e relazioni che gli animali compiono sugli utenti.

A.S.Se.A. ONLUS lavora attivamente in ambito ludico, educativo e terapeutico a partire dagli asili nido, fino alle classi delle secondarie superiori di secondo grado, in Residenze sanitarie, Centri Diurni, e si attiva con Associazioni di genitori o Cooperative sociali che sono attive con persone diversamente abili, o con neurodiversità, in progetti per piccoli gruppi o programmi individuali.

Uno dei lavori più lunghi nel tempo e che ci ha dato soddisfazioni incredibili è stato il progetto “ConFido, 4 zampe in corsia” svolto per 5 anni presso l’ospedale di Arenzano (GE) per Clinica NeMo, con malati di SLA e malattie neuromuscolari. I risultati del progetto pilota sono stati presentati a Boston alla Conferenza Internazionale del 2017. È in presentazione lo studio completo di 4 anni di attività con una review dei risultati ottenuti.

È nostra intenzione svolgere uno studio scientifico sui risultati che darà il compimento del Teatro bestiale – 6 zampe all’opera, perché il numero degli studenti partecipanti è significativo. Lo studio pilota ha dato ottimi risultati attesi in ambito educativo.

L’ultimo progetto si chiama “Il Teatro bestiale – 6 zampe all’opera”, di cosa si tratta?
Con la attrice Paola Raho abbiamo ideato questo metodo che vede come protagonisti i cani che mediano e si mettono volontariamente in relazione con bambini e ragazzi, durante una rappresentazione teatrale assolutamente dilettante.

Nel “Il Teatro bestiale – 6 zampe all’opera”, sono protagonisti cani (4 zampe) e bambini, ragazzi (due zampe) che sono all’opera, cioè agiscono, e svolgono una “opera teatrale”. Coniuga gli aspetti educativi del teatro con la relazione animale, in modo da ampliare, supportare e accompagnare l’espressività che tutti i bambini devono e sentono di dover manifestare. Essendo svolto in due incontri c’è già la possibilità che le sensazioni ed i sentimenti emersi, diventino struttura della personalità del bambino. Una struttura positiva che porta alla consapevolezza dello stare insieme, dell’essere capace di sviluppare empatia e potenziare l’intelligenza emotiva, dell’accettare limiti e conoscere soggettive potenzialità.

Quali sono le caratteristiche del cane da EAA?
Secondo un’indagine Delphi del Centro di Referenza Nazionale degli IAA, alla quale ho partecipato, finalizzata all’individuazione delle caratteristiche che definiscono un cane idoneo ad essere coinvolto in IAA, quelle che abbiamo individuato sono:

  • capacità di adattamento;
  • elevata affidabilità;
  • capacità di decodificare e comprendere i segnali comunicativi;
  • elevata pazienza;
  • alta prevedibilità;
  • capacità di rilassarsi;
  • buon attaccamento nei confronti dell’essere umano, quindi pattern relazionali che gli consentono di riconoscere l’umano come base sicura;
  • equilibrio psicofisico;
  • alta consapevolezza;
  • alta motivazione alla partecipazione negli IAA;
  • alta resilienza;
  • capacità di adeguare il proprio comportamento a diversi individui;
  • alta motivazione cooperativa/collaborativa;
  • alta docilità;
  • alta motivazione comunicativa;
  • competenze di gestione delle emozioni.

Le 4 strategie di coping (serie di comportamenti messi in atto dagli individui per cercare di tenere sotto controllo, affrontare e/o minimizzare conflitti e situazioni o eventi stressanti) messe in atto, per il cane sono: 1) Comunicazione al conduttore della propria difficoltà 2) Spostarsi in una zona di sicurezza 3) Ricercare il contatto sociale 4) Gioco.

Occorre osservare che “Le caratteristiche del buon cane da IAA” vanno considerate nel loro complesso e non prese singolarmente. Personalmente ho messo in opera un test internazionale per certificare un cane IAA, modificandolo per le esigenze italiane che prevede l’identificazione delle caratteristiche indicate.

Che cos’è e come si svolge l’attività educativa del METODO Teatro Bestiale A.S.Se.A.®?
In metodo Teatro Bestiale® è un gioco di ruolo del tutto supportato dagli animali; l’equipe EAA è di accompagnamento. È strutturato in una introduzione scientifica che fa notare la struttura degli arti uguale in tutti i vertebrati e tale struttura anatomica viene imparata lavorando con il cane (la scienza insegnata con divertimento ed applicata immediatamente). I bambini arrivano in modo spontaneo ad individuare le analogie tra tutti i vertebrati, compresa la specie umana. Continua con l’accenno di elementi base indispensabili per essere attori su un palco, quali il portamento, la distribuzione del baricentro, il portamento ed infine la vocalizzazione attraverso la respirazione diaframmatica. Si propongono brevi dialoghi di presentazioni o scambi formali e informali (educazione al rispetto dei ruoli sociali, al dire “grazie- prego) tra i personaggi ed infine si passa alla vestizione dei costumi ed al trucco. La chiave di volta è la strutturazione della performance, mediata dal cane. Alcuni allievi realizzeranno una rappresentazione ricoprendo il ruolo di proprietario adulto di un “cane vero”, cioè conducono uno dei nostri cani IAA. Un ulteriore gruppo di ragazzi ha il ruolo di cane (camminano, hanno postura e comportamenti morfo-funzionali ed etologici del cane) ed hanno dei “proprietari” adulti. Se la pièce prevede la simulazione di una mostra canina in ring, altri hanno ruoli di presentatore e giudici.

Ogni ruolo è stato studiato per dare la possibilità ad ognuno di partecipare, indipendentemente dalle diversità, di esprimere ciò che è nel profondo del proprio animo, nel superare o convivere con i timori, ridimensionandoli, e soprattutto imparare cosa è il piacere e come sia gestibile insieme al rispetto dell’altro e di sé stessi.

Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di facilitare la comunicazione e l’interazione, l’espressività globale del bambino o l’adolescente attraverso il gioco, il corpo, il movimento favorendo così la socializzazione con i propri coetanei. Ciò favorisce, attraverso il contatto fisico con l’altro/a, la comunicazione più diretta a cogliere le emozioni che rendono più viva ed empatica l’esperienza con il cane. Nello specifico la relazione con il cane permette di acquisire una maggiore consapevolezza nel dare e ricevere uno scambio emotivo.

Il progetto di Educazione Assistita di A.S.Se.A. ONLUS grazie all’Assessorato Infanzia della Regione Piemonte, si svolgerà in ben 5 province della Regione, durante l’anno scolastico 2023 – 2024.

Assessore Caucino, cosa ne pensa dell’impatto del progetto sulla scuola?
Crediamo che non vi sia ambiente più idoneo della scuola per raggiungere la maggior parte dei ragazzi. D’altronde i nostri obiettivi sono facilitare la comunicazione e l’interazione, l’espressività globale del bambino o l’adolescente attraverso il gioco, il corpo, il movimento favorendo la socializzazione con i propri compagni. E per raggiungere questi target credo che non ci sia contesto migliore che quello scolastico.

La pet therapy nelle scuole con il cane è uno strumento fondamentale che permette di migliorare l’inclusione scolastica di bambini con disabilità, aiutare i bambini a ridurre lo stress e l’ansia e stimolare la loro creatività e apprendimento?
Innanzitutto, ormai è dimostrato che la pet terapy è efficace e migliora davvero non solo la qualità della vita, ma la salute delle persone. L’inserimento della Pet Therapy nelle scuole contribuisce ad abbassare il livello di stress legato a questo specifico periodo, caratterizzato da una situazione economica e geopolitica che preoccupa le famiglie e, di Caucinoconseguenza, anche i bambini e gli adolescenti, che vivono spesso situazione di timore e di incertezza. Attraverso l’interazione con un animale formato appositamente, i percorsi di Pet Therapy puntano al miglioramento dell’esperienza sotto diversi punti di vista, apportando vantaggi significativi soprattutto nei confronti dei più fragili.

Chiara Caucino

Chiara Caucino

Saranno coinvolti alunni delle classi V della Scuola Primaria e ragazzi della classe I – II della Scuola Secondaria di Primo grado, 68 classi per un totale di circa 1400 studenti. Perché è stata privilegiata la scelta della fascia di età compresa tra i 10-13 anni?
Perché si tratta di un momento cruciale della crescita della persona, il momento in cui il giovane può correre il rischio di subire influenze negative, nell’indifferenza generale. E noi sappiamo bene che certe situazioni, se prese in tempo e corrette adeguatamente, possono essere risolte. Intervenire più tardi può rivelarsi inutile, così come farlo anticipatamente. La pre adolescenza, d’altronde, è sempre stato uno dei periodi più critici della vita, quello dove si forma la personalità, il carattere, la persona. Ma anche quello in cui si è più vulnerabili. Ecco, noi vorremmo sostenere i ragazzi proprio in questa fase molto particolare, unica, determinante, della loro esistenza.

Quest’anno il progetto si svolgerà in 5 province della Regione: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Torino. L’obiettivo è di ampliarlo a tutte le scuole del Piemonte?
Certamente. Questa è la prima edizione, potremmo definirla un «progetto pilota» che, nelle nostre intenzioni, siccome siamo certi che avrà il successo che merita, andrà esteso il più possibile, su tutto il territorio piemontese.

Qual è un messaggio che vorrebbe dare ai bambini che partecipano?
Un messaggio molto semplice e diretto: imparate divertendovi, lasciatevi andare, aprite i vostri cuori e non trattenete le vostre emozioni, sfruttando al massimo questa bella, utile e divertente occasione che vi viene offerta.

La pet therapy è una pratica che sta riscuotendo sempre più successo in Italia. Quali sono, a suo parere, i motivi di questo successo?
Credo che, per rispondere a questa domanda, sia importante ricordare quello che sostiene una delle più importanti realtà medico-scientifiche del Paese, la Fondazione Veronesi. I benefici ottenuti sono molteplici e appurati tanto che, in Italia, l’impiego degli animali da compagnia ai fini di pet therapy è stato riconosciuto come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003. La pet therapy può accrescere l’autostima, soprattutto dei bambini, e la gratificazione di prendersi cura di un altro essere vivente, stimolare il linguaggio e la comprensione di nuove parole e azioni, è di supporto nel processo di socializzazione, aiutando a confrontarsi e a interagire, può abbassare l’ansia e risolvere la paura nei confronti del cane.

Il progetto di E.A.A. con il cane nelle scuole è un’iniziativa importante che può contribuire a migliorare la vita dei bambini dal punto di vista educativo e terapeutico.
La pet therapy è una risorsa preziosa che può aiutare i bambini a crescere e a imparare in modo più sereno e positivo.

Tags: A.S.Se.A. ONLUS, alpaca, amici a 4 zampe, animali, animali da compagnia, animali domestici, bambini, cane, cane nelle scuole, Nightingale, Pet, pet therapy, scopi terapeutici, scuole, teatro a 6 zampe, Teatro bestiale, terapia assistita da animali
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Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in Scienze Politiche e dal 2001 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il Master in Gestione e Marketing di imprese in TV digitale, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Successivamente, ha ampliato le sue competenze specializzandosi con il Master in Marketing & Communication Management presso 24ORE Business School. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione dedicato alla Sanità Integrativa.

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