• Chi siamo
  • Archivio uscite
  • Contattaci
  • Visita il sito Health Italia
logo_hol_weblogo_hol_weblogo_hol_weblogo_hol_web
  • Home
  • Alimentazione
  • Informazione
  • Intrattenimento
  • Patologie
  • Prevenzione
  • Ricette della salute
  • Sfoglia HOL Magazine
Health Italia_728
✕

Pillola antivirale Covid-19: quando sarà disponibile?

24 Novembre 2021
Pillola antivirale Covid-19: quando sarà disponibile?

Con l’aumento dei contagi da Covid-19 in Europa e in Italia, l’Agenzia Europea del farmaco (EMA) “fornirà raccomandazioni a livello Ue nel più breve tempo possibile – si legge nella nota –  per aiutare le autorità nazionali a decidere sul possibile uso precoce” della pillola antivirale prodotta Merck Sharp & Dohme in collaborazione con Ridgeback Biotherapeutics, destinata al trattamento di Covid-19 negli adulti.

La pillola antivirale Molnupiravir è stata approvata lo scorso 4 novembre dall’agenzia regolatoria del farmaco britannica (Mhra).

La pillola anti covid “sarà disponibile nelle settimane successive al Natale”, ha detto Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa. “Ma ci siamo attivati – ha aggiunto – affinché la prenotazione di questi farmaci orali ci sia il prima possibile. La valutazione sarà compiuta anche a livello di agenzia europea. I risultati sono più che confortanti ma la valutazione sarà compiuta nelle prossime settimane”.

La terapia, secondo la consulenza emessa dal Comitato per i medicinali a uso umano Chmp dell’ente regolatorio Ue, dovrà cominciare “il prima possibile” dopo la diagnosi, ed “entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi”. Il farmaco, che è disponibile in capsule, dovrà essere assunto “2 volte al giorno per 5 giorni”. Il suo utilizzo “non è raccomandato in gravidanza”. E l’allattamento al seno “deve essere interrotto durante il trattamento e per 4 giorni dopo il trattamento”.

Questi, in sintesi, alcuni dei contenuti principali dell”Advice’ rilasciato dal panel di esperti sull’uso di Lagevrio* (noto anche come MK 4482). Il parere, si legge in una nota Ema, è stato emesso per supportare le autorità nazionali dei vari Stati membri che potrebbero decidere su un possibile utilizzo precoce del medicinale prima dell’autorizzazione europea all’immissione in commercio, ad esempio in contesti di emergenza, alla luce dell’aumento dei tassi di infezione e dei decessi dovuti a Covid in tutta l’Ue.

Il medicinale, che appunto non è attualmente autorizzato in Ue, può essere utilizzato per trattare adulti con Covid che non richiedono ossigeno supplementare e che sono a maggior rischio di sviluppare malattia grave. Il consiglio emesso dal Chmp segue una revisione dei dati, compresi quelli sulla qualità del medicinale e i risultati degli studi completati e in corso. Come parte di questo consiglio, sono stati valutati i risultati intermedi dello studio principale su pazienti non ospedalizzati e non vaccinati con almeno una condizione di base che li metteva a rischio di Covid grave.

I primi risultati
La pillola antivirale, somministrata alla dose di 800 milligrammi 2 volte al giorno, ha dimezzato il rischio di ospedalizzazione e morte quando il trattamento è iniziato entro 5 giorni dai primi sintomi. Circa un mese dopo l’inizio del trattamento, il 7,3% dei pazienti (28 su 385) che hanno assunto il farmaco, rispetto al 14,1% (53 su 377) di quelli che hanno preso il placebo, è stato ricoverato o ha avuto un esito infausto; nessuno dei pazienti del gruppo trattato è morto, rispetto agli 8 pazienti del gruppo placebo. In termini di sicurezza, gli effetti indesiderati più comuni riportati durante il trattamento e nei 14 giorni successivi all’ultima dose sono stati diarrea, nausea, vertigini e cefalea, tutti di entità lieve o moderata.

Per chi è raccomandata la terapia?
La pillola potrebbe essere somministrata ai soggetti più vulnerabili o con potenziali fattori di rischio associati a Covid-19, come obesità, cardiopatie, diabete o un’età superiore ai 60 anni. Il farmaco, ha spiegato Antonio Mastino, microbiologo associato all’Istituto di farmacologia traslazionale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ift) e già docente di Microbiologia presso l’Università di Messina, si basa “sull’inibizione della replicazione virale anche se con bersagli diversi, per cui l’efficacia può essere riscontrata solo se somministrato in una fase iniziale della malattia. Un’assunzione precoce potrebbe infatti essere utile a ridurre il rischio di danni provocati da SARS-CoV-2. Un vantaggio riguarda la possibilità di somministrare il trattamento per via orale”.

“Il Molnupiravir – continua l’esperto – contiene un composto in grado di interferire nella costruzione dei nuovi filamenti del genoma virale, generando errori che l’enzima virale deputato al loro riparo non è in grado di correggere, e portando quindi alla interruzione della produzione di nuovi virus infettanti”.

Il farmaco non è raccomandato anche nelle donne che potrebbero iniziare una gravidanza e non utilizzano un contraccettivo efficace. Le donne che potrebbero restare incinte devono usare un contraccettivo efficace durante la cura e per 4 giorni dopo l’ultima dose di Lagevrio, precisa l’Ema. “Queste raccomandazioni sono fornite poiché studi di laboratorio sugli animali hanno dimostrato che dosi elevate” del medicinale “possono influire su crescita e sviluppo del feto”. Le condizioni d’uso proposte saranno pubblicate a breve online e possono essere usate per supportare raccomandazioni nazionali sull’utilizzo del medicinale prima dell’autorizzazione Ue. È anche in corso una revisione continua più completa in vista di una possibile domanda di autorizzazione all’immissione in commercio. L’antivirale orale agisce riducendo la capacità di Sars-CoV-2 di moltiplicarsi nell’organismo e lo fa aumentando il numero di mutazioni nel materiale genetico del virus (Rna).

Nonostante gli studi clinici già svolti per la sperimentazione del farmaco siano promettenti, per Antonio Mastino, “una volta concessa l’autorizzazione per via emergenziale sarà ovviamente necessario, come avviene normalmente in questi casi, sottoporlo a un’attenta azione di farmacovigilanza per confermarne la sicurezza, l’efficacia e la tollerabilità nelle dinamiche reali. Sappiamo infatti che durante lo sviluppo di un medicinale, alcuni degli effetti collaterali emergono spesso nella fase di farmacovigilanza”.

Tags: Agenzia Europea del farmaco, contagi, covid-19, EMA, Merck Sharp & Dohme, Mhra, Molnupiravir, pillola antivirale, Ridgeback Biotherapeutics, Sars-CoV-2, terapia
Condividi
Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in Scienze Politiche e dal 2001 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il Master in Gestione e Marketing di imprese in TV digitale, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Successivamente, ha ampliato le sue competenze specializzandosi con il Master in Marketing & Communication Management presso 24ORE Business School. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione dedicato alla Sanità Integrativa.

Articoli correlati

17 Maggio 2025

Mindfulness: come la pratica della consapevolezza può migliorare la salute e il rendimento lavorativo


Leggi di più
8 Maggio 2025

Italiani sempre meno sedentari. I dati del rapporto sport e salute 2024


Leggi di più
6 Maggio 2025

Azalea della ricerca: una giornata di solidarietà e speranza per la ricerca oncologica


Leggi di più

Health Online

Health Online è il periodico di informazione di proprietà di Health Italia S.p.A. che permette di essere costantemente informati sul tema della sanità integrativa e non solo.

Visita il sito Health Italia

Cerca

✕

Health Online Magazine



Sfoglia online

Seguici sui social

Rubriche

  • Alimentazione
  • Informazione
  • Intrattenimento
  • Patologie
  • Prevenzione
  • Ricette della salute
  • Senza categoria
MutuaSemplice_square

Ultimi articoli

  • Mindfulness: come la pratica della consapevolezza può migliorare la salute e il rendimento lavorativo
    17 Maggio 2025
  • Italiani sempre meno sedentari. I dati del rapporto sport e salute 2024
    8 Maggio 2025
  • Azalea della ricerca: una giornata di solidarietà e speranza per la ricerca oncologica
    6 Maggio 2025

Tags

AIRC alimentazione ambiente assistenza sanitaria bambini banca delle visite benessere cancro chirurgia coronavirus Covid covid-19 donne famiglia gravidanza health italia health online health point innovazione lavoro medici ministero della salute mutua mba oms oncologia pandemia patologie prevenzione psicologia ricerca salute sanità sanità integrativa Sars-CoV-2 società di mutuo soccorso solidarietà sport tecnologia telemedicina tumore tumori vaccini vaccino welfare welfare aziendale
© 2025 Health Online. All Rights Reserved. | Privacy Policy - Cookie Policy - Impostazioni Cookies
Created by  Mindbe

Usiamo i cookie per fornirti la miglior esperienza d'uso e navigazione sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli nelle .

Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

Cookie necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

Cookie di terze parti

Questo sito web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. Mantenere questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!

Privacy & Cookie

Maggiori informazioni sulla nostra Privacy Policy e Cookie Policy