Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
I pro e i contro delle farmacie del futuro
Quando si parla di sanità, vengono considerate tutti gli attori che contribuiscono al miglioramento della salute di tutti gli individui. Tra questi principali promotori, vi sono le farmacie le quali, anche loro ormai, si stanno adattando sempre di più agli sviluppi tecnologici e alle nuove esigenze dei clienti dovute da un’innovazione che sta prendendo piede senza precedenti.
Esistono ormai da tempo, per esempio, farmacie online con un vasto catalogo di cosmetici, integratori, elettromedicali, omeopatici e sanitari.
Per comprendere meglio l’attuale mondo della farmacia, le tendenze nel mondo della salute e quali sono le dinamiche che dovranno svilupparsi in futuro, la multinazionale biofarmaceutica italiana Dompé ha svolto una ricerca specifica che fotografa uno scenario socio-demografico in constante cambiamento e una professione in evoluzione rispetto ai modelli del passato.
Lo studio dimostra come sei italiani su dieci entrano in farmacia almeno una volta al mese. Otto su dieci hanno la propria farmacia di fiducia e nel 40% dei casi sono pienamente soddisfatti dal servizio ottenuto.
Tuttavia, non mancano le richieste di miglioramento: quasi sette persone su dieci, infatti, vorrebbero una maggior specializzazione e auspicano una liberalizzazione del sistema; mentre il 75% vorrebbe più concorrenza come stimolo a migliorare prodotti e servizi considerando una concorrenza sempre più internazionale ed ampia.
L’indagine in questione rivela il ritratto della farmacia del futuro che sarà sempre più 4.0. La richiesta da parte dei cittadini è, difatti, quella di una farmacia polifunzionale che non si limita, ovvero, a distribuire farmaci e prodotti ma diventa sempre più polo di aggregazione di servizi e consulenze in una sorta di “network” sanitario.
Pertanto, si auspica anche un modello di farmacia in grado di integrare perfettamente l’online e l’offline consentendo di effettuare, così, il proprio ordine da smartphone, PC e tablet per poi ritirare al momento del passaggio in farmacia.
La farmacia del domani quindi, diventa un modello per tutti gli attori del sistema salute, compresa l’azienda farmaceutica, storicamente al fianco del farmacista. Una figura che anche alla luce dei cambiamenti in atto nella società resta un punto fermo nel bisogno di salute degli italiani, perché è il primo e naturale contatto dei cittadini/pazienti.
Ma quali sono, pertanto, le tre parole d’ordine del cosiddetto “farmacista del 2020”? Contaminazione tecnologica, per una farmacia sempre più connessa che sicuramente automatizzerà certi processi per dare spazio ad altri, più nuovi e maggiormente in linea con i bisogni del futuro, specializzazione, capace di dare un maggiore focus su competenze distintive e quindi un’offerta sempre più personalizzata; apertura, garantendo non solamente un dialogo con il paziente ma con tutta la filiera del pharma.
Tuttavia, il nuovo farmacista dovrà scontrarsi comunque con le seguenti problematiche:
- L’ingresso delle grandi catene sul mercato italiano;
- gli effetti degli sconti sui prodotti;
- la crescita sempre maggiore di farmacie online e nuove startup;
- l’incertezza circa un quadro normativo sulla professione ancora in evoluzione.
Preoccupazioni però, delle quali si troveranno delle risposte e metodologie concrete per eliminarle. Attraverso la tecnologia? Sicuramente quella sarà, come sempre ormai, il grande punto di partenza.