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Psicologia sociale e sociologia: quale scegliere?
L’estate sta arrivando, insieme alle ferie per gli adulti e le decisioni universitarie da prendere per i più piccoli.
Tra i vari percorsi di laurea, stanno tornando di nuovo in voga psicologia sociale e sociologia. Ma quali sono le reali differenze?
Spesso si pensa che siano uguali, in realtà parliamo di due discipline distinte ma che presentano, nello stesso tempo, alcuni aspetti comuni, e lo sviluppo di una è dipeso in parte dalla nascita dell’altra.
Inizialmente esistevano solo la psicologia e la sociologia. Quando una branca della prima iniziò ad analizzare i processi sociali e di gruppo, prese vita la cosiddetta psicologia sociale. Per tale motivo, difatti, si tende ad affermare che siano due settori molto collegati tra loro.
Queste due materie si occupano del medesimo focus, ovvero il comportamento umano. La psicologia sociale è un ramo della psicologia che si occupa di analizzare l’influenza, diretta o indiretta, del contesto sul comportamento dell’individuo.
La sociologia, invece, è una scienza sociale che ha per oggetto lo studio sistematico della società, dell’azione sociale e dei gruppi che la compongono.
Le principali diversità riguardano il fatto che la psicologia sociale studia gli effetti della società sull’individuo, mentre la sociologia è caratterizzata dallo studio dei fenomeni collettivi in sé.
Quindi, la psicologia sociale cerca di capire il comportamento umano a livello individuale, mentre la sociologia prende in considerazione non solo il singolo ma anche e soprattutto l’intero gruppo.
In particolare, secondo l’Università di Cambridge, la sociologia studia i fenomeni della società umana, considerati nelle loro caratteristiche costanti e nei loro processi, studiando soprattutto i loro effetti e le loro cause, in rapporto con l’individuo e il gruppo sociale.
La sociologia può essere distinta in:
- Criminale: si occupa dei fenomeni della criminalità indagando sui rapporti intercorrenti tra la delinquenza e l’ambiente sociale in cui si verifica.
- Della conoscenza: analizza i rapporti tra le produzioni mentali conoscitive e i fattori sociali e culturali da cui sarebbero condizionate.
- Del lavoro: studia i rapporti tra condizioni di lavoro, sviluppo della tecnica e strutture socioeconomiche in una determinata società.
Invece, un argomento approfondito dalla psicologia sociale riguarda le cosiddette rappresentazioni sociali, intese come delle credenze, socialmente condivise, che danno un senso comune a fenomeni e a situazioni che appaiono essere al di fuori della mentalità corrente, e che altrimenti sarebbero difficilmente spiegabili ed interpretabili.
La rappresentazione sociale serve a rendere familiare qualcosa che ci appare come estraneo: eliminando la parte più inquietante e più pericolosa dell’entità estranea, questa può venire accettata come qualcosa di nuovo ma non di potenzialmente nocivo e, in questo modo, può venire integrata nel modo di pensare comune, andando a sua volta a modificare la rappresentazione sociale stessa.