Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Quando il partner tradisce
Tradire significa venir meno ai propri doveri e mancare alla fiducia che altri hanno in noi. Nonostante subire un tradimento sia un fenomeno molto comune (secondo alcune stime un partner su cinque tradisce ad un certo punto della relazione) esso rappresenta un trauma psicologico che può essere vissuto da alcuni soggetti addirittura come un vero e proprio lutto, soprattutto se concomitante alla fine della relazione. Il tradimento è spesso accompagnato da una serie di reazioni psicologiche che vanno da un senso di solitudine, a confusione, tristezza, rabbia, gelosia, rammarico, disperazione e dolore estremo, e da sintomi fisici come insonnia, incubi, stanchezza, difficoltà di concentrazione, tachicardia, agitazione, dolori, tensione muscolare.
Cosa causa l´infedeltà?
- Sebbene l´infedeltà possa essere causata da diversi fattori, alla base del tradimento vi è quasi sempre un sentimento di insoddisfazione (personale e/o nella relazione). Stabilità, sicurezza, intimità fisica ed emotiva, amicizia e compagnia: quando uno o più di questi fattori è deficitario, uno o entrambi i partner possono sentirsi insoddisfatti e l´insoddisfazione può aumentare la probabilità di infedeltà. Va però sottolineato come l´insoddisfazione non porti necessariamente e sistematicamente all´infedeltà. Spesso altri fattori entrano in gioco, e tra questi l´incapacità di gestione di problemi personali o di coppia, bassi livelli di autostima, instabilità emotiva, dipendenza dal sesso, sintomi depressivi. Infine, il tradimento può costituire una vera e propria strategia di uscita dalla relazione in corso.
Ce la farò?
Superare il trauma, tornare a essere felici (con o senza il proprio partner) e riprendere in mano la propria vita dopo aver subito un tradimento è possibile ma richiede tempo. Il tempo medio di recupero è più o meno di due anni ma naturalmente la risposta varia da individuo a individuo. Alcuni fattori che determinano la durata del recupero sono la particolare situazione che ha preceduto e accompagnato la relazione, l´accettazione di quello che è successo, lo stile di attaccamento proprio e del partner, ecc. Il processo di recupero segue solitamente specifiche fasi:
- La fase del trauma: dopo aver appreso del tradimento (direttamente o indirettamente) la persona tradita può sentirsi travolta in un turbinio di emozioni che vanno dall´incredulità allo shock, dalla rabbia alla tristezza, dal desiderio di vendetta alla disperazione, dalla frustrazione all´autocommiserazione. Sintomi fisici quali perdita di appetito, riduzione del sonno e calo del peso non sono rari in questa fase.
- La fase della chiarificazione: la persona comincia a prendere piena coscienza che il tradimento è effettivamente accaduto. Nonostante l`instabilità emotiva sia ancora presente, vi è anche il bisogno di capire razionalmente perché il tradimento è avvenuto.
- La fase della soluzione del problema: nonostante vi siano ancora alti e bassi, le emozioni diventano più gestibili ed è quindi possibile lavorare su come dare un nuovo senso al tradimento, su come riappropriarsi della propria vita e fare programmi e progetti per il futuro.
Avere subito un tradimento è un´esperienza che lascia l´individuo indifeso e traumatizzato e che provoca emozioni negative e ricordi spiacevoli. Se non trattati efficacemente, questi possono causare forte sofferenza psicologica e diminuire la qualità della vita. Il sostegno psicologico in questi casi è un´opportunità per ripartire. In questi casi rivolgersi ad uno psicologo può essere d´aiuto per conoscere le reazioni emotivo-comportamentali che tipicamente seguono a un tradimento; ridurre i livelli di stress fisico e mentale associati all´esperienza del tradimento; dare senso e rifigurare un trauma e una storia facendo luce sulla vera natura della relazione, comprendendo cosa è successo e assumendo nuove prospettive sull´accaduto; esprimere ed elaborare i propri pensieri/convinzioni distorti (è tutta colpa mia, avrei dovuto accorgermene, non troverò mai più un altro partner, resterò per sempre da solo/a, …); esprimere ed elaborare le proprie emozioni circa l´accaduto (tristezza, disperazione, rabbia, gelosia, rammarico, sensi di colpa); non lasciarsi travolgere da pensieri/emozioni negativi ma gestirli efficacemente; recuperare la fiducia in se stessi e non restare ancorati alla situazione presente; imparare e mettere in pratica strategie per promuovere la cura sia fisica che psicologica di se stessi; uscire dall´isolamento; capire se si è disposti a perdonare, se ci sono le basi per recuperare la relazione o se invece è più opportuno ricominciare e riprogettare il proprio futuro e la propria vita altrimenti.
Ritornare a stare bene e recuperare la fiducia in se stessi e negli altri può richiedere tempo ma con un supporto adeguato il processo di guarigione sarà più rapido e permanente.
References:
- Barash, David P. and Lipton, Judith E. (2001). The Myth of Monogamy: Fidelity and Infidelity in Animals and People. New York: W.H. Freeman and Company.
- Lewandowski, Gary W., Jr, and Ackerman, R. A. (2006). Something’s missing: Need fulfillment and self-expansion as predictors of susceptibility to infidelity. The Journal of Social Psychology, 146(4), 389-403.
- Treas, J., and Giesen, D. (2000). Sexual infidelity among married and cohabiting Americans. Journal of Marriage and the Family, 62(1), 48-60.
- Whisman, Mark A. and Snyder, Douglas K. (2007). Sexual Infidelity in a National Survey of American Women: Differences in Prevalence and Correlates as a Function of Method of Assessment. Journal of Family Psychology, 21(2), 147-154.