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Sanità digitale: a che punto siamo?
Come sta andando la sanità digitale nel nostro Paese?
L’innovazione digitale nella sanità italiana procede ma a rilento rispetto al 2015 e agli altri Paesi europei. Un calo degli investimenti è iniziato nel 2016, anno in cui sono stati investiti complessivamente 1,27 miliardi di euro con una contrazione del 5% rispetto al 2015. I progressi in ambito tecnologico sono ancora pochi e ciò è causato specialmente per l’assenza di risorse e la realizzazione di iniziative che non riescono a stare al passo con la rapidità di evoluzione di bisogni e aspettative dei pazienti.
Tuttavia, il percorso di digitalizzazione di alcune aziende sanitarie italiane procede anche con esiti positivi grazie all’utilizzo di strumenti innovativi come la cartella clinica elettronica ed il fascicolo sanitario elettronico. Questo avviene soprattutto grazie al volere dei cittadini e dei medici. Attualmente, infatti, più del 50% di italiani, di età compresa tra i 25 e i 54 anni, utilizzano almeno un servizio online per avere maggiori informazioni sulle strutture sanitarie, prenotare esami e controllare il proprio stato di salute. I medici, invece, risultano essere sempre più interessati alle nuove tecnologie con le quali acquisiscono informazioni, rimangono costantemente aggiornati in campo medico, e comunicano tramite email, SMS e WhatsApp che spesso consentono al paziente di evitare una visita con lo scambio di dati ed immagini. Esiste però il rischio di un aumento del carico di lavoro e la possibilità di creare incomprensioni con i pazienti.
Inoltre, l’utilizzo di App sanitarie sta aumentando sempre di più, come ad esempio:
- DoCured, aiuta utenti e pazienti a comunicare velocemente con Medici, Psicologi ed esperti della salute, attraverso una piattaforma di messaggistica online (www.docured.com)
- PharmaPrime, una piattaforma online attraverso la quale i consumatori possono acquistare farmaci e prodotti a prezzi più contenuti e in farmacie vicine alle loro abitazioni (www.pharmaprime.it)
I medici sono particolarmente interessati al mondo delle App perché le considerano come una grossa un’opportunità per coinvolgere i pazienti nei processi che riguardano la propria salute.
Sono dei canali non convenzionali messi direttamente a disposizione dai medici e non dalle istituzioni pubbliche che presentano ancora degli ostacoli da superare per l’innovazione nel settore sanitario.
La Sanità italiana dovrebbe riuscire ad avviare un concreto rinnovamento organizzativo e tecnologico che le consentirebbe di offrire servizi efficienti e di qualità a cittadini, pazienti e medici. Oltre ai ritardi normativi, barriera allo sviluppo della sanità digitale è la mancanza di risorse economiche e umane. Queste ultime sono risultate particolarmente evidenti nel 2017 dove moltissimi specializzandi e medici giovani si sono recati all’estero per cercare occupazioni più stabili e maggiormente retribuite. Difatti, il fattore economico rappresenta la principale barriera ma sussiste pure una bassa cultura digitale tra gli addetti ai lavori. La maggior parte dei rispondenti ritiene necessaria una formazione digitale continua o che tale formazione avvenga nel ciclo di studi pre-universitario
Pertanto, appare chiaro come l’innovazione digitale sia essenziale per il sistema sanitario italiano e non solo. Per quanto riguarda l’Italia, bisogna accelerare dei progetti concreti e specifici sull’innovazione cominciando dal valorizzare al meglio le iniziative di successo già presenti sul territorio italiano ed europeo. Occorre utilizzare nel migliore dei modi le risorse economiche a disposizione, la cui reale disponibilità dipenderà anche dalla capacità di programmazione e progettualità. È inoltre fondamentale investire nella cultura digitale dei cittadini e operatori, coinvolgendoli anche nella realizzazione dei nuovi servizi.