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Dopo una sbornia o un volo infinito arrivano le flebo lounge
Chi lo ha detto che dopo una lunga nottata passata al centro della pista o a seguito di un viaggio infinito non ci si può riprendere nell’immediato? Gli adolescenti e i ragazzi americani lo fanno servendosi delle cosiddette ‘flebo lounge‘ che garantiscono un recupero lampo dopo una sbornia, un lungo viaggio aereo o piccoli malanni. A segnalare la nuova moda è la ‘Cbs News’, che sottolinea come questa moda da un lato avrebbe conquistato personaggi famosi del calibro di Rihanna e Cindy Crawford, ma dall’altro sarebbe stata ‘bocciata’ severamente dai medici come una perdita di tempo e denaro, potenzialmente pericolosa.
Negli Stati Uniti, inoltre, oltre alle ‘flebo lounge’ è anche il momento delle ‘stanze della flebo‘ (IV Lounge), strutture alle quali i clienti si rivolgono per sottoporsi a infusioni di sali minerali, farmaci da banco e vitamine per curare sbornie, postumi del jet lag e persino malattie comuni come l’influenza. Si tratta chiaramente di trattamenti totalmente estranei ai circuiti sanitari ufficiali, e oltre a non beneficiare di alcuna approvazione dagli enti di controllo, per i medici sono inutili e potenzialmente pericolosi per la salute. Tra i rischi figurano embolie, gonfiore cerebrale, insufficienza cardiaca e danni ai reni.
“Questa iniziativa non ha alcun senso”, ha dichiarato Stanley Goldfarb, professore di medicina dell’University of Pennsylvania. “E’ solo un modo per venire incontro al desiderio delle persone di prendersi cura della propria salute”, ha aggiunto. Ai clienti delle flebo lounge viene offerta una varietà di fluidi diversi – da assumere endovena – con una miscela di soluzioni saline, vitamine e minerali mirati ai singoli bisogni. Ad esempio, il kit studiato per il dopo sbornia contiene medicinali anti-nausea.
Oltre alle conseguenze non buone per la salute, come sottolinea, inoltre, l’AdnKronos, i trattamenti sono alquanto costosi: vanno infatti dagli 80 agli 875 dollari. E la pratica non è sottoposta a regole precise, tanto che la comunità medica ha manifestato le proprie preoccupazioni sui rischi per la salute di tutti coloro che se ne servono. Fra i trattamenti più richiesti c’è l’immunity boosting a base di vitamine contro l’influenza o un comune raffreddore. Solo nella sua Hydration Lounge di Tucson Elaine Wozniak, un’infermiera, ha raccontato di aver ‘trattato’ circa 40 persone influenzate nelle ultime due settimane, alcune delle quali mandate dal medico di famiglia.
Secondo Goldfarb i benefici sperimentati da alcuni pazienti sarebbero dovuti solo all’effetto placebo. “Queste persone pagano 100 bigliettoni per sentirsi meglio, e dopo averli spesi certamente si sentono meglio”, spiega. Un’interpretazione condivisa da Noah Rosen dell’Headache Center a Northwell Health’s Neuroscience Institute di Manhasset (N.Y.). “Francamente – ha assicurato – più spendi, maggiore è l’effetto placebo. I placebo di lusso funzionano meglio di quelli da due soldi“. Inoltre non tutti i centri sono gestiti da operatori preparati, sostengono i medici. I fluidi contengono molti sali, che potrebbero avere un effetto negativo in cardiopatici o ipertesi, e l’inserimento improprio delle flebo potrebbe causare problemi vascolari o esporre a infezioni. Inoltre anche la velocità di somministrazione dei fluidi dovrebbe essere bilanciata per non creare problemi alla salute. Ecco la ragione per cui i medici auspicano misure ad hoc per regolare il fenomeno e informare in modo corretto la popolazione.