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Terzo settore e società di mutuo soccorso
Gli enti di sanità integrativa quali Fondi Sanitari, Società Generali di Mutuo Soccorso e Casse di Assistenza Sanitaria, hanno sempre avuto una loro precisa disciplina giuridica da un punto di vista societario con specifiche regole per quanto concerne gli aspetti sociali, economici, fiscali, bilancistici e di controllo e sono sempre stati gli unici organismi abilitati a gestire la sanità integrativa come abbiamo sempre sostenuto dalle pagine di questo periodico.
Spesso abbiamo letto di argomentazioni che confutavano questa impostazione in virtù di norme e leggi che regolamentavano altri settori economici abilitati a fornire prestazioni sanitarie ed abbiamo spesso argomentato da queste colonne che la sanità integrativa discende direttamente dal diritto alla salute sancito costituzionalmente per ogni cittadino e l’esercizio di tale attività da parte degli enti giuridicamente abilitati discende direttamente dal diritto all’associazionismo sempre sancito dalla nostra costituzione.
Il percorso giuridico impostato dal legislatore ha sempre confermato questa logica ed ha sempre sostenuto questi diritti e nel 2017 abbiamo avuto una ulteriore importante conferma di questo indirizzo principalmente per quanto concerne le Società Generali di Mutuo Soccorso.
Infatti il Codice del Terzo Settore emanato con il D.lgs 3 Luglio 2017 ha inserito al Titolo 2, art. 4, punto 1 le Società Generali di Mutuo Soccorso ufficialmente tra i soggetti del Terzo Settore che perseguono finalità di interesse generale secondo logiche di sussidiarietà ed abilitati a fornire prestazioni sanitarie.
L’obiettivo del decreto legge è molto chiaro in quanto, come cita testualmente l’art. 1 la normativa del terzo settore è stata legiferata “al fine di sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini che concorrono, anche in forma associata, a perseguire il bene comune, ad elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale, favorendo la partecipazione, l’inclusione ed il pieno sviluppo della persona, a valorizzare il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa, in attuazione degli articoli 2, 3, 4, 9, 18 e 118, quarto comma, della Costituzione”.
In conclusione, e lo scriviamo anche, consentiteci, con soddisfazione, il terzo settore è una realtà ed è stato stabilito con una legge apposita che si tratta di un settore economico differente da altri settori economici, con i propri diritti e doveri, i propri organi di controllo, i propri modelli e le proprie attività e questo a valere anche per le Società Generali di Mutuo Soccorso.
Anche se il fondamento giuridico era già chiaro precedentemente, di fatto con questo decreto legge si chiude definitivamente ogni possibilità di interpretazione sul diritto delle Società Generali di Mutuo Soccorso ad esercitare le attività di sanità integrativa secondo modalità e sistemi propri che non possono in alcun modo essere sottoposti a normative differenti.
Si chiude definitivamente la possibilità di comparare settori economici diversi e di cercare di applicare normative discendenti da altre logiche.
Si chiude definitivamente la polemica mirata, a volte per interessi corporativi e di parte, di cercare di far rientrare altre realtà economiche nel diritto di esercizio della sanità integrativa od addirittura di cercare di applicare regole e sistemi di controllo differenti agli enti di sanità integrativa in generale ed alle Società Generali di Mutuo Soccorso in particolare.
Trattiamo l’argomento da queste pagine perché siamo di fronte alla conferma definitiva e senza appello di diritti fondamentali per i cittadini del nostro paese che consentono e consentiranno ancora di più di ottenere tre importanti benefici:
- Il controllo della spesa sanitaria da parte dello stato;
- Il diritto alla salute di ciascun cittadino;
- Lo sviluppo armonico degli enti di sanità integrativa.
Naturalmente ora “la palla” passa agli enti di sanità integrativa che dovranno sempre di più sviluppare la propria capacità di fornire servizi di sanità integrativa adeguati alle esigenze dei cittadini, che dovranno sempre di più esercitare il valore della prossimità consentendo maggiore facilità di accesso alle cure per ciascuno, che dovranno sempre di più organizzare percorsi di prevenzione finalizzati a mutare il paradigma da “soggetto malato-cura” a “soggetto sano-prevenzione”.
Sicuramente per Fondi Sanitari, Società Generali di Mutuo Soccorso e Casse di assistenza Sanitaria si tratterà di applicare sistemi ancora più efficienti, di innovare con modelli operativi ancora più moderni e di determinare il successo definitivo della sanità integrativa e noi, dalle pagine di Health On line, a tutto questo nell’interesse del diritto alla salute di ogni cittadino cercheremo di dare sempre il nostro attivo contributo.