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Thomas e Delma. La dolce scelta di morire mano nella mano
“Finché morte non ci separi”. Una delle paure più grandi che accomuna tutte le coppie di innamorati è che una malattia o un tragico incidente possa dividere i due inesorabilmente, senza una vera ragione, senza che vi sia una colpa di cui pagarne la conseguenza, senza avere il tempo di potersi dire ‘Addio’ o ‘Arrivederci’. La storia che arriva da Houston, Texas, racconta la vicenda di due anziani Thomas e Delma Ledbetter che hanno trascorso una vita intera uno al fianco dell’altro, e dopo 62 anni di matrimonio se ne sono andati assieme, restando fino all’ultimo respiro mano nella mano.
Marito e moglie sono morti a 90 minuti di distanza restando vicini, dopo essersi ammalati a pochi giorni l’uno dall’altro. “La prima ad ammalarsi è stata la mamma, e il papà l’ha seguita, così lo abbiamo portato vicino a lei”, ha raccontato la figlia della coppia, Donetta Nichols spiegando che hanno unito i letti dopo aver notato che negli ultimi giorni loro si tenevano la mano, “erano così dolci”. “E’ stato esattamente il modo in cui volevano andarsene, non ci sarebbe potuta essere cosa migliore”, ha aggiunto. I due si erano conosciuti in Florida quando avevano vent’anni, e si sono sposati dopo sole tre settimane.
Per tutta la vita, e in effetti così è stato per i coniugi texani, la cui storia ricorda il finale de “L’uomo bicentenario”, film del 1999 diretto da Chris Columbus, basato sull’omonimo racconto di Isaac Asimov e sul suo susseguente romanzo Robot NDR-113, scritto a quattro mani da Robert Silverberg e Isaac Asimov, in cui dopo essere morto Andrew, il protagonista, la compagna Portia chiede a un’infermiera di staccare la spina e di lasciare che possa raggiungere l’amore della sua vita.
Dal cinema alla realtà il passo è davvero piccolo, quasi impercettibile, considerato che ancora una volta a fare da sfondo alla vicenda è lo strano gioco della vita, che prima dona tutto all’uomo e dopo toglie ogni granello di esistenza per fare spazio a nuove realtà. ‘È l’evoluzione’, direbbe Darwin. Lo dimostra, tuttavia, la storia di un’altra coppia di innamorati risalente al 2 maggio scorso: si tratta di Teresa e Isaac, uniti in matrimonio in Argentina nel 1947 quest’anno avrebbero celebrato i loro primi settant’anni di matrimonio. Sono morti appena prima di poterlo fare, a dividerli quaranta lunghi minuti, all’ospedale Highland Park di Skokie, Chicago. Come Thomas e Delma anche loro hanno detto Addio a questo mondo andandosene mano nella mano e mantenendo fede a quella promessa consacrata nel lontano 1947: “Finché morte non ci separi”. Se, inoltre, cerchiamo su Google «sposi morti tenendosi per mano» possiamo notare che numerose sono le storie di questo genere, le quali per la straziante veridicità di cui si rivestono non solo commuovono il mondo ma adombrano quel filone letterario amoroso che prende avvio dal dolce canto dell’elegia latina (o ancora di più dai versi dei poeti ellenici) e che si protrae fino ai nostri giorni restando intrappolato nelle pagine ingiallite di un libro.