Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Tumore al colon-retto: “Ti spiego la colon” l’importanza della prevenzione
Marzo è il mese europeo di sensibilizzazione sulla neoplasia
In Italia il tumore del colon-retto è una delle principali cause di morte per tumore e colpisce ogni anno circa 50.000 persone. Il tumore del colon-retto è un cancro che si forma nei tessuti del colon (la parte più lunga dell’intestino crasso) o del retto (la parte dell’intestino crasso più vicina all’ano). Colon e retto fanno parte dell’intestino, l’organo che assorbe le sostanze nutritive assunte con il cibo. Come tutti i tumori, anche il tumore del colon-retto è una conseguenza della crescita incontrollata di cellule, in questo caso di quelle epiteliali della mucosa che riveste internamente la parte interna dell’intestino. I tumori dell’intestino nascono soprattutto nel colon e nel retto, mentre i tumori del piccolo intestino e del canale anale sono molti rari (2-3 per cento di tutti i tumori del tratto digerente). I tumori del colon sono quasi tre volte più frequenti dei tumori del retto, e si manifestano con modalità diverse sia a livello clinico sia molecolare. Questo condiziona il tipo di trattamento locale (chirurgia e/o radioterapia) e sistemico (chemioterapia, terapia biologiche e molecolari, immunoterapia), oltre alla sequenza in cui questi tipi diversi di cure vengono offerte al paziente. (fonte AIRC)
Secondo gli ultimi dati de “I Numeri del cancro 2021”, frutto della collaborazione tra Aiom, Airtum, Fondazione Aiom, Passi, Passi d’Argento e Siapec-Iap, grazie ai programmi di screening, si è registrata una riduzione del numero dei casi di carcinomi del colon-retto operati nel 2020, inferiore del 13,58% (-464 casi) rispetto al 2019. Marzo è il mese europeo di sensibilizzazione sul cancro del colon-retto. Per una diagnosi precoce è fondamentale la prevenzione. Tra i programmi di screening c’è l’esame per la ricerca del sangue occulto nelle feci (SOF) per tutti gli individui tra i 50 e i 70 (o 74) anni di età, con cadenza biennale. In caso di positività dell’esame è indicata la colonscopia, un esame del colon-retto con un apposito tubo flessibile con cui è possibile osservare l’eventuale presenza di polipi e in qualche caso anche rimuovere piccoli tumori del colon-retto.
La colonscopia permette al medico di esplorare le pareti interne del colon e di osservare, tramite una sonda, eventuali lesioni o masse tumorali. Risulta essere un importante strumento di prevenzione perché permette non solo di diagnosticare, ma se necessario anche di asportare all’istante eventuali polipi che, sebbene benigni, sono considerati formazioni pre-cancerose, perché
possono evolvere in neoplasia maligna.
In occasione del mese europeo di sensibilizzazione sul tumore al colonretto riparte la campagna “Ti spiego la colon”, promossa da Alfasigma con il supporto Lorenzo Fuccio, professore di Gastroenterologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Bologna e parte dell’Unità Operativa di Gastroenterologia del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, e Carlo Fabbri Direttore UOC Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale G.Morgagni-L.Pierantoni, Azienda U.S.L. Romagna Forlì-Cesena. Al centro della campagna c’è un cartone animato con protagonista Ludovico, un bambino che spiega come ci si prepara correttamente alla colonscopia, esame ormai ben tollerato e potenzialmente salva vita e fondamentale per la diagnosi precoce della malattia. In soli 2 minuti e mezzo, vengono illustrati in modo chiaro, schematico e semplice i passaggi del percorso di avvicinamento all’esame. Una preparazione inadeguata, infatti, potrebbe permettere che lesioni clinicamente rilevanti passino inosinosservate e, di conseguenza, renderebbe necessario ripetere la colonscopia. I tre step del percorso per prepararsi al meglio alla colonscopia sono: dieta, preparazione e farsi accompagnare.
Al primo punto, la necessità nei giorni che precedono l’esame, di rispettare una dieta a basso contenuto di fibre affiancata dall’assunzione di soli liquidi chiari, non gassati e analcolici. La preparazione intestinale, invece, si svolge in due tempi. Per prima cosa si sciolgono le bustine di preparazione in acqua, e poi la soluzione va assunta bevendone 2 bicchieri ogni 15- 20 minuti con momenti di riposo in caso di nausea. Questo passaggio deve concludersi 2 ore e mezza prima dell’esame e tra la preparazione e l’esame si deve osservare il digiuno completo.
Per quanto riguarda il terzo step, è opportuno farsi accompagnare all’esame perché al ritorno non ci si potrà mettere alla guida a causa della sedazione. Sul sito www.tispiegolacolon.it sono presenti ulteriori approfondimenti ed è possibile scaricare un promemoria dettagliato su come prepararsi all’esame sia che una persona lo debba svolgere la mattina, sia che abbia l’appuntamento fissato per il pomeriggio.
“Il cartoon nasce dal desiderio di riavvicinare le persone all’Ospedale inteso come luogo di promozione della salute e del benessere – sottolinea il Prof. Fuccio – Per questo si è concretizzata l’idea di un bambino che porta per mano il proprio papà spiegandogli con un sorriso come è facile volersi bene, facendo prevenzione con la colonscopia”. “Una colonscopia di qualità è importante nella prevenzione del tumore al colon retto, ma per farla è fondamentale la collaborazione del paziente con una buona preparazione, che consente di avere una buona visione della mucosa del colon”. Così Carlo Fabbri, direttore UOC Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva degli ospedali di Forlì e Cesena. “Aderire alla campagna di screening è un piccolo investimento di intelligenza che, con un test semplice e gratuito, tutela se stessi e le persone a noi care”, afferma il dottor Fabbri. “La colonscopia oggi è una procedura ben tollerata, indolore, che consente di vedere e asportare lesioni, dette polipi, da cui si sviluppa il cancro del colon. Ma per individuare i polipi occorre prima fare una sicura ed efficace preparazione intestinale”.