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Tutte le proprietà nutritive delle albicocche
Tra i vari frutti di stagione estivi vi sono le albicocche, i primi a maturare in questo periodo. Sono molto apprezzate da tutti gli individui di qualsiasi età e considerate fondamentali per la cura della pelle, ma non solo. I suoi semi, ad esempio, sono tutt’ora studiati per le loro presunte proprietà antitumorali.
L’albicocca è il frutto dell’albicocco, il Prunus armeniaca, appartenente alla famiglia delle Rosacee e al genere prunus di cui fanno parte anche la ciliegia, la prugna, la mandorla e la pesca. La pianta dell‘albicocco è originaria della Cina dove era già conosciuta nel 3.000 avanti Cristo. Fu diffusa poi in tutta Europa dai romani dopo la conquista dell’Armenia. Stati Uniti, Spagna, Italia, Francia e Grecia sono i maggiori stati produttori di albicocche a livello mondiale. Le varietà di albicocca sono molte e, anche se i gusti sono simili, le dimensioni ed i colori variano a seconda della specie.
Il frutto dell’albicocca presenta buonissime proprietà dal punto di vista nutrizionale. Questo grazie all’alto contenuto di:
- Fibre alimentari, aiutano il processo digestivo e migliorano il metabolismo. Perciò le albicocche sono in grado di fornire un buon senso di sazietà con un basso apporto calorico. Tutto questo evita di assumere ulteriore cibo durante la giornata e mantiene il corpo leggero. Più nello specifico, le albicocche contengono fibre insolubili e, in quantità maggiori, solubili. In tal modo il loro consumo contribuisce a tenere sotto controllo il colesterolo cattivo HDL ed il livello di glucosio nel sangue. L’elevata quantità di fibre solubili in questo frutto rappresenta un beneficio anche per il cuore. Per tale motivo, vari medici confermano le sue proprietà cardioprotettive.
- Potassio, aiuta a mantenere l’equilibrio dei fluidi in maniera corretta, interviene nel controllo della funzione muscolare ed aiuta a regolare il battito cardiaco.
- Vitamina A, utile per lo sviluppo delle ossa e per il corretto funzionamento di tutti i tessuti del nostro organismo. Oltre a ciò, è in grado di stimolare la produzione di melanina, una sostanza responsabile dell’abbronzatura e della protezione della pelle. Questo tipo di vitamina assume un ruolo importante anche per quanto riguarda la salute degli occhi. La sua carenza infatti può causare la cecità al crepuscolo, la secchezza oculare ed altri seri problemi alla vista.
- Vitamina C, caratterizzata da numerose proprietà antiossidanti che aiutano il nostro organismo a sviluppare una resistenza contro gli agenti infettivi e gli effetti nocivi dei radicali liberi. Secondo vari studi, gli antiossidanti sono in grado di ridurre particolarmente il rischio di sviluppare patologie croniche come le malattie cardiache ed i tumori.
Recenti studi hanno dimostrato che le albicocche riescono ad avere delle doti protettive nei confronti del fegato, uno degli organi più importanti del nostro organismo con svariate funzioni che vanno dalla produzione delle proteine al metabolismo dei grassi per la produzione di energia.
Le albicocche hanno un alto contenuto di catechine, una famiglia di fitonutrienti flavonoidi che inibiscono l’attività di un enzima coinvolto in una delle fasi critiche dell’infiammazione.
In commercio, da molti anni ormai, si possono trovare anche le albicocche secche le quali mantengono intatti i sali minerali e le fibre alimentari, in grado di apportare benefici alle funzionalità dell’intestino e di ridurre il tasso di colesterolo e di zucchero presenti nel sangue.
L’unico aspetto negativo è la presenza di solfiti, composti contenenti zolfo, che vengono spesso aggiunti alla frutta secca, come in questo caso l’albicocca, in qualità di conservanti per prevenire l’ossidazione e lo sbiancamento dei colori della frutta. Tali sostanze possono provocare degli effetti indesiderati nella persone particolarmente sensibili ai solfiti. Queste reazioni possono essere particolarmente forti nelle persone che soffrono d’asma e si stima che circa il 5% delle persone sofferenti di questo problema possono avere ulteriori complicanze con i solfiti. L’albicocca, infine, è sconsigliata anche a chi soffre di calcoli renali.