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Un cuore tra le stelle. Da Rimini e Padova per salvare una vita
Alle 3.40 della notte tra martedì e mercoledì un elicottero dell’Esercito Italiano è decollato dall’Aeroporto “G. Vassura” di Rimini per effettuare un trasporto d’organi d’urgenza all’ospedale di Padova. Al centro del delicato trasferimento un cuore appena espiantato e destinato a salvare la vita di un’altra persona in attesa nella sala chirurgica dell’ospedale di Padova. L’elicottero, nonostante le cattive condizioni meteorologiche notturne, è atterrato dopo 50 minuti di volo all’aeroporto militare di Padova, ove il prezioso carico è stato consegnato a un’equipe medica che attendeva sul posto.
“La missione condotta dai nostri equipaggi rientra nella rosa dei concorsi che l’Esercito Italiano, impiegando gli elicotteri dell’Aviazione, in questo caso del 7° Vega, può fornire alla popolazione italiana in caso di necessità e urgenza, garantendo un supporto immediato per fronteggiare eventi che altrimenti comporterebbero la perdita della vita umana o gravi danni a beni o persone”, dichiara il Comandante del 7° Reggimento Aviazione dell’Esercito Vega, Col. Marco Poddi. Il 7° Reggimento AVES Vega di recente ha ottenuto un riconoscimento dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 4 novembre, il quale ha insignito lo Stendardo del Vega della Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, massima ricompensa militare.
Inoltre, un altro primato è stata raggiunto a Siena dove è stato effettuato un doppio intervento di chirurgia robotica cardiaca e toracica, unico in Italia. Il risultato è stato conseguito all’Azienda ospedaliero universitaria di Siena, all’interno del programma di cardiochirurgia mininvasiva, coordinato dal dottor Gianfranco Lisi, insieme alla Uoc di Chirurgia toracica, diretta dal professor Piero Paladini. “Il paziente dell’area grossetana di 73 anni – ha spiegato Paladini – era affetto da una neoformazione polmonare e un’insufficienza mitralica severa, riscontrata durante gli accertamenti preoperatori per la patologia del polmone. Durante la stessa seduta operatoria – prosegue Paladini – è stato quindi risolto il problema cardiaco, con plastica della valvola mitrale, ed è stato asportato un lobo polmonare per l’altra patologia”. L’assessore regionale al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, commenta così: “Un altro importante, e questa volta doppio, intervento eseguito con la chirurgia robotica. I miei complimenti alle équipe che hanno operato. In Toscana abbiamo scelto di fare della robotica una sorta di grande istituto, da governare come una struttura unica. Anche in questo caso, è stato fondamentale il ruolo del Comitato tecnico scientifico del polo robotico regionale”.
Il team multidisciplinare chirurgico e anestesiologico cardiotoracico ha discusso in precedenza e collegialmente il quadro clinico e concordato l’approccio chirurgico robotico, risultato ottimale viste le condizioni cliniche del paziente. Gli interventi sono stati eseguiti, al termine di questa fase di preparazione, rispettivamente dal dottor Gianfranco Lisi, coadiuvato dai dottori Gianni Capannini e Giulia Guaccio per la parte cardiaca e dal dottor Luca Luzzi, coadiuvato dalla dottoressa Fabiola Meniconi per la parte polmonare, con il sopporto anestesiologico del dottor Daniele Marianello e la fondamentale collaborazione di tutte le altre professionalità di sala operatoria, specificatamente formate.
“Importante è stato anche il sostegno – ha aggiunto Paladini – del Comitato chirurgia robotica della Regione Toscana, presieduto della professoressa Franca Melfi, e il supporto del professor Franco Roviello, coordinatore della chirurgia robotica senese”.
Il paziente ha trascorso le prime 48 ore in Terapia intensiva cardiotoracica, diretta dal dottor Luca Marchetti, ed è stato successivamente trasferito in reparto dove la degenza è proseguita regolarmente senza alcuna complicanza e con un rapido e pieno recupero della funzione cardiaca e respiratoria già prima della dimissione, avvenuta in settima giornata postoperatoria. “L’utilizzo dell’approccio chirurgico robot-assistito combinato cardiaco e toracico – prosegue Paladini – non è mai stato eseguito prima. L’averlo proposto al nostro paziente consegue ad una consolidata attività robot-assistita in Chirurgia toracica, con oltre 120 procedure eseguite, cui si associa un’innovativa esperienza nella cardiochirurgia robotica, in particolare nella correzione dei vizi valvolari mitralici. Operare in queste condizioni così innovative e stimolanti – conclude Paladini – rappresenta una sinergia di alto livello a elevata specializzazione nella nostra realtà sanitaria regionale e nazionale”.