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Un Natale a prova di COVID19, i consigli dei virologi per restare in famiglia
Il Governo ha approvato un nuovo Dpcm che stabilisce anche le regole da osservare nel corso delle ormai imminenti festività natalizie. Molte le restrizioni: a cena in casa solo con i parenti più stretti e niente spostamenti tra Regioni. Quarantena per chi rientra da viaggi all’estero. Tuttavia, la premessa potrebbe essere una: non facciamoci prendere dal panico. Nei fatti invece basterà osservare quei due o tre accorgimenti perché alla fine tutto possa apparire il più ordinario possibile fino al momento dei regali. In merito alla cena della Vigilia o al pranzo del Natale, dimenticate le scene natalizie alla “Parenti Serpenti” o, per i più giovani, alla “Mamma ho perso l’aereo”. Quest’anno il 25 dicembre dovrà essere il meno popolato possibile e bisognerà accontentarsi di pochi intimi proprio per sentirsi al sicuro, anche in casa. Pochi, ma buoni. Bando ai parenti e alla Messa di mezzanotte, le festività natalizie trascorse tra la cucina e la sala da pranzo dovranno ottenere il placet dei virologi che in questi giorni dispensano consigli e accorgimenti anti-COVID19 da rispettare necessariamente. Quali sono?
Si parte dalla tavola imbandita per approdare agli ambienti e ai parenti più anziani, i nonni per esempio. Insomma dopo aver allestito l’albero e popolato il Presepe, in famiglia occorre ripassare le semplici regole dettate dal “protocollo d’emergenza” che chiameremo “Qualcuno salvi il Natale (dal COVID)”. Ebbene per gli esperti, al fine di garantirsi un sereno Natale, le persone più a rischio e gli over 65 dovrebbero sottoporsi a tampone o a test rapido anche se resta valida la regola del “pochi ma buoni” con un massimo di quattro commensali. A tal proposito, già nei giorni che precedono la Vigilia e il 25 dicembre è necessario evitare feste o visite ad amici per il tradizionale scambio di auguri. In questo modo sarebbe più facile tracciare gli ultimi contatti e i nostri cari (più vulnerabili) non correrebbero alcun rischio.
Nei casi in cui a tavola siederanno anche ospiti esterni al nucleo familiare si dovrà indossare la mascherina Ffp2, la più consigliata per così tante ore, e tenere ben spalancate le finestre. Poter contare sul ricambio d’aria è fondamentale. Consigli anche per il cenone o il pranzo. Bisognerà infatti prestare molta attenzione a non condividere bevande e le prelibate pietanze. Per questa ragione, è consigliato evitare piatti unici o vassoi imbanditi prediligendo mini porzioni per ciascuno dei commensali.
Nessun cartellino bianco per gli spostamenti. Il 25 e il 26 dicembre, così come per il 1° gennaio, il coprifuoco sarà lo stesso di quello previsto già per tutti i giorni: dalle 22 alle 5 del mattino. In tutte le regioni del Paese, zone gialle incluse, per queste giornate sono previste restrizioni negli spostamenti. Non sarà infatti possibile uscire dal proprio Comune se non per motivi di lavoro, studio, salute o situazioni di necessità, tra le quali ad esempio si potrebbe far rientrare anche quella di prestare assistenza ad un anziano che vive solo in un’altra casa. Non sarà neppure possibile prendere parte alla Messa di mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre che per l’occasione sarà anticipata o all’ora aperitivo o per cena. In un modo o nell’altro, la Santa funzione sarà celebrata (anche in streaming).