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Una giornata al mare: 4 facili accorgimenti per non scottarsi. La tintarella ai tempi del Covid-19

30 Aprile 2020

Nei giorni in cui migliaia di italiani tornano al lavoro dopo due mesi di quarantena, nei giorni in cui molte famiglie pensano al futuro incerto, alle preoccupazioni economiche, alle rassicurazioni del Governo su ammortizzatori economici e vantaggi fiscali, sono tanti anche coloro che guardano con nostalgia alle vacanze al mare. Mentre qualcuno si chiede se, quest’estate, ci saranno delle vere e proprie vacanze, altri – più ottimisti – pensano già a come sarà la propria fuga estiva dal lavoro, dallo stress e dalle preoccupazioni. Già, perché se è vero che senza lavoro non si può vivere, è anche vero che senza riposo non si può lavorare – non serenamente, almeno – quindi è altrettanto legittimo chiedersi se non sia ora di preoccuparsi anche del proprio ritiro in spiaggia. Anche perché – è bene ricordarlo – ci sono anche coloro che delle vacanze altrui hanno fatto il proprio mestiere, il proprio mezzo di sostentamento, la propria vocazione: albergatori, ristoratori, gestori e proprietari di stabilimenti balneari e così via. Insomma, Covid-19 o non Covid-19, qualcuno alle vacanze marittime dovrà pur pensarci.

Ebbene, insieme alla frenesia dei preparativi e alle domande sul prossimo futuro – come si manterrà il distanziamento sociale? potrò fare il bagno in mare? dovremo indossare la mascherina anche per una passeggiata sulla spiaggia? – ci sono anche le questioni aperte che, puntualmente, si ripresentano ogni anno; e, tra tutte, quella più ricorrente: tanto sole e poco tempo, come fare per non scottarsi? E, prima di ritrovarci a spalmare una generosa dose di Ialuset sulle spalle irrimediabilmente scottate, scuotendo la testa e chiedendoci come sia possibile che ci accada ogni anno, sarà meglio ripassare qualche semplice regola per prevenire il problema, piuttosto che curarlo. Magari non ci impedirà, per l’ennesima volta, di tornare a casa rossi come pomodori dopo qualche rapido giorno di sole rubato a questi tempi duri, ma perlomeno potremo dire di averci provato. O, senza essere troppo retorici, servirà per concederci qualche momento di evasione – almeno simbolica – da questa lunga quarantena.

 

  1. Consiglio n. 1: esposizione sì, ma con buon senso

Probabilmente sarete stanchi di sentirvelo dire, ma protezione è e sarà sempre la parola d’ordine. In base al fototipo della propria carnagione, va scelto un fattore di protezione adeguato, che può essere applicato in crema, in spray o sottoforma di olio solare. Non cediamo al falso mito dell’abbronzatura “facile” con un fattore di protezione basso: se la crema solare non è adeguata, non solo non avremo una bella carnagione, ma ci esporremo anche a fattori di rischio per la nostra pelle, come macchie, invecchiamento precoce e melanomi. E, ovviamente, a una dolorosa scottatura.

 

La crema da sola però non è sufficiente: bisogna anche saperla applicare. Stendete la crema senza fretta, e in modo omogeneo; non fatelo all’ultimo momento, ma almeno mezz’ora prima di esporvi al sole, altrimenti non avrà tempo di agire. Ripetete l’operazione più volte al giorno, perché l’effetto (come altre cose nella vita) non è a tempo indeterminato.

Se, come prevedibile, quest’anno le occasioni di esporsi al sole saranno ancora più ridotte bisogna inoltre considerare che la pelle non avrà molto tempo per attivare il suo naturale meccanismo di difesa: evitare le ore più calde della giornata, quindi, diventa ancora più determinante.

 

  1. Consiglio n. 2: siamo ciò che mangiamo

Se non siete tra i fortunati che possono iniziare a prendere il sole su terrazzi e balconi privati, sappiate che potete “prepararvi” all’abbronzatura anche attraverso l’alimentazione. Di certo avrete sentito parlare del fantomatico potere abbronzante delle carote, ormai diventato proverbiale. Bene, le carote non sono l’unico alimento a fornire una scorta di betacarotene (vitamina A), elemento indispensabile per stimolare la produzione di melanina. Provate anche pesche e albicocche, patate dolci, peperoni e, in generale, frutta e ortaggi dal colore rosso o aranciato; ottime anche le verdure a foglia verde e i cereali integrali. Una manciata di mandorle o frutta secca al giorno vi aiuterà inoltre ad aumentare l’elasticità e il tono della pelle, per prepararla meglio al ricambio cellulare necessario per una buona e duratura abbronzatura.

 

Un discorso a parte, inoltre, merita l’idratazione. L’organismo, specie durante l’esposizione solare, ha bisogno di una dose supplementare di acqua e si consiglia, quindi, di bere almeno 2 litri di liquidi al giorno (non solo acqua, bene anche tè freddo, tisane e spremute di frutta, ma non zuccherate!).

 

  1. Consiglio n. 3: per i professionisti dell’abbronzatura

Ci rivolgiamo ora a coloro che si ritengono “professionisti della tintarella”. Anche se avete una carnagione scura, non accantonate la crema solare. La melatonina, che protegge la pelle dai raggi UV, impiega dalle 48 alle 72 ore per formare il primo strato protettivo: i primi giorni, dunque, anche i più scuri dovrebbero adottare una protezione alta. Ricordate, inoltre, che è sempre meglio prendere il sole in movimento, con una passeggiata o una nuotata; se invece non sapete rinunciare alla classica rosolatura sul lettino, ricordatevi di idratarvi spesso e con cura. Non ricorrete ad espedienti da principianti come quello del gavettone rinfrescante; o meglio: se lo fate, ricordatevi di asciugarvi bene prima di esporvi nuovamente al sole, per evitare l’effetto “lente di ingrandimento” che le gocce d’acqua possono creare sulla pelle.

 

  1. Consiglio n. 4: c’è anche un “dopo”

Siete riusciti nell’impresa? Siete tornati a casa sani e salvi, con la pelle dorata e senza scottature? Ottimo lavoro, ma il vostro compito non è ancora finito. Dopo l’esposizione al sole, ricordatevi di pulire bene la pelle da sale, polveri e sporcizia e di applicare un doposole idratante sulla pelle rinfrescata: aiuterà a prolungare il bel colorito nelle settimane a venire. E, infine, concedetevi un buon sonno rigenerante: tra i suoi tanti benefici, può apportare significativi vantaggi anche alla salute della pelle, stimolando il ricambio cellulare e conferendo alla pelle un aspetto più luminoso.

 

Tags: abbronzatura, prevenzione, sole
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