Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Vaccini e autismo. Qual è la relazione?
Tra vaccini e autismo c’è un nesso? La comunità scientifica mondiale e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin non hanno nessuna esitazione e rispondono di ‘No’. Ha fatto discutere, nelle ultime settimane, la richiesta di un indennizzo da parte di un padre di un minorenne autistico, il quale sosteneva che la patologia del figlio fosse stata procurata dalla vaccinazione antipolio. “Non è al momento ipotizzabile – sancisce la Corte di Cassazione – una correlazione tra vaccinazione e malattia”. Una decisione che è andata ad alimentare le polemiche, tanto mediatiche quanto politiche, sul decreto sull’obbligo dei vaccini a scuola approvato dal Senato e alla Camera.
La sesta sezione civile della Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal genitore contro la sentenza con cui la Corte d’appello di Salerno aveva già negato l’indennizzo al minore. I giudici infatti hanno ammesso di essersi trovati “di fronte a una patologia, il disturbo generalizzato dello sviluppo, di cui non è tuttora ipotizzabile una correlazione con alcuna causa nota in termini statisticamente accettabili e probanti”: secondo la perizia, “vi concorre un possibile ruolo di fattori genetici, mentre non sussistono ad oggi studi epidemiologici definitivi che consentano di porre in correlazione la frequenza dell’autismo con quella della vaccinazione Sabin nella popolazione”.
Il padre del ragazzo si era rivolto ai giudici sostenendo che il figlio aveva contratto una “encefalopatia immunomediata ad insorgenza post vaccini e con sindrome autistica” a causa della terapia vaccinale che gli era stata somministrata. La Suprema Corte, con un’ordinanza depositata il 25 luglio scorso, ha condiviso le conclusioni dei giudici d’appello i quali, sulla base di una perizia espletata nel corso del processo, avevano ritenuto potesse escludersi “il nesso di causalità tra la vaccinazione subita e la malattia”.
Da parte sua, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si è detta soddisfatta anche se ritiene che questa vicende generano ulteriore confusione su tematiche delicate come questa dei vaccini. “Direttamente o indirettamente la tesi principale dei no vax è quella di paventare un presunto collegamento tra le vaccinazioni e l’insorgenza di malattie come l’autismo, giocando sulla paura delle madri e delle famiglie. Questa tesi è stata smentita in questi anni prima di tutto dalla comunità scientifica mondiale e adesso anche dal diritto e dalla giustizia grazie alla sentenza della Corte di Cassazione. Rivendichiamo la bontà del decreto vaccini, ora all’esame della Camera, per innalzare velocemente l’immunizzazione di massa in Italia, calata in modo preoccupante soprattutto a causa del dilagare di queste tesi anti scientifiche. Ecco perché è importante riconoscere, a prescindere dalle appartenenze politiche, che non esiste nessuna correlazione tra i vaccini e le malattie dello sviluppo. Le forze politiche tutte hanno la grande occasione di rassicurare la popolazione e smentire definitivamente le false notizie, le bufale che hanno alimentato paure ingiustificate e contribuito a far precipitare le coperture vaccinali. Con la forza della ragione e della scienza dobbiamo voltare pagina e lavorare insieme per tutelare la salute dei nostri concittadini”.
La relazione tra vaccini e autismo fu dichiarata negli anni ’90 dal gastroenterologo inglese Andrew Wakefield che, sulla rivista Lancet, teorizza il nesso tra il vaccino MPR (quello contro morbillo, parotite e rosolia) e l’autismo nei bambini. Il medico ritenne allora che il vaccino provocherebbe infiammazione intestinale, con conseguente aumento della permeabilità della barriera intestinale e passaggio in circolo di sostanze tossiche per l’encefalo, favorendo, quindi, lo sviluppo di autismo. Nello studio vengono descritti 12 bambini, affetti da disturbi gastrointestinali e autismo dopo vaccinazione con MPR. Due studi successivi di Wakefield indicano l’esistenza di una correlazione causale tra autismo e vaccinazione. Immediatamente dopo altri studi europei e americani hanno dimostrato che non ci sono evidenze scientifiche del nesso vaccini-autismo. Una ricerca dell’Institute Of Medicine of the National Academies americano, valutando l’esistenza di evidenze scientifiche a favore di una possibile correlazione tra 8 differenti vaccini (incluso l’MPR) ed una serie di eventi avversi, ha respinto definitivamente l’ipotesi di una relazione con l’autismo.