Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
20 milioni di italiani soffrono di parodontite ma non lo sanno
Uno dei dolori più avvertiti e meno riconosciuti dagli italiani riguarda le gengive. In molti casi, infatti, l’interessato e anche i medici rapportano il dolore avvertito a un comune mal di testa o a difficoltà legate al movimento della mandibola. Spesso, invece, risulta che il problema è riconducibile alla parodontite, detta anche piorrea. Si tratta di un’infiammazione delle gengive che colpisce prevalentemente gli adulti sopra i 30 anni. Il 15% della popolazione, tuttavia, soffre di una grave forma di parodontite e il 50% ne è colpita in varie tipologie. Se diagnosticata e curata da subito senza che sia tralasciata o confusa con altre patologie, la possibilità di recupero diventa più semplice e rapida.
Sono circa 20 milioni le persone che in Italia soffrono di piorrea, ma un italiano su quattro non sa cosa sia. Il 30% delle persone non si rivolge al dentista in caso di disturbi gengivali, provando a risolverli con rimedi domestici o assumendo farmaci lenitivi e antidolorifici. Per fare chiarezza e combattere le ‘leggende metropolitane’, il portale web ANSA.it ha aperto il nuovo canale ‘Salute Denti e Gengive’ presentato a Rimini, in occasione del XX Congresso della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), con l’obiettivo di migliorare la consapevolezza dell’importanza della salute della bocca per il benessere di tutto l’organismo.
“La parodontite è un problema molto diffuso, anche fra i giovani: il 43% degli under 35 ha già avuto almeno una volta nella vita un sintomo di infiammazione gengivale”, ha dichiarato Mario Aimetti, presidente SIdP. Purtroppo questa patologia, se trascurata, può portare a conseguenze serie: sono circa 3 milioni gli italiani con una parodontite molto grave e per questo a rischio di perdere uno o più denti. Nonostante sia così diffusa, sono ancora tanti a non conoscerla. Il principale sintomo che potrebbe indurre la persona a recarsi dal dentista è il sanguinamento delle gengive, presente inizialmente sotto stimolo e successivamente in maniera spontanea. Altri sintomi secondari sono: alitosi, mobilità dentaria, ascesso parodontale, essudazione purulenta, recessioni gengivali. La gravità è misurata sulla base dell’infiammazione della gengiva che può provocare un coinvolgimento fino all’osso.
Secondo lo studio Key-Stone commissionato dalla SDiP, la consapevolezza del problema sta migliorando ma c’è ancora molto da fare. Da una parte, infatti, si è dimezzata passando dall’11 al 6% la percentuale di chi aspetta che i disturbi gengivali, come il sanguinamento, passino senza prendere provvedimenti. Ma dall’altra il 25% degli italiani non ha mai sentito parlare di parodontite; mentre fra chi ne sa qualcosa solo il 30% ha l’idea di quali siano le reali conseguenze. “Tanti ancora si affidano a rimedi ‘casalinghi’, dal cambio di dentifricio alle vitamine, che spesso però non risolvono la situazione rischiando che le condizioni della bocca peggiorino”, afferma Aimetti. La maggioranza degli italiani fa poi ricorso a internet per informarsi sul tema, ed è crescente la richiesta di informazioni provenienti da fonti autorevoli.
Un altro elemento non secondario sono i costi di cui si carica la cura dei denti. Con l’avanzare della crisi economica che ha interessato l’Italia dal 2008 al 2015 sempre più italiani si sono fissati delle priorità su cui distribuire il proprio guadagno mensile. Pagamento del canone di locazione e alimentazione sono ai primi posti. La salute non compare tra le priorità, figuriamoci la cura dei denti.