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Con il Piano caldo Roma protegge gli anziani che restano in città
Ogni estate, si sa, le città si svuotano e coloro che restano devono fare i conti con l’afa e le difficoltà causate da strade deserte, serrande di negozi abbassate e assenza di assistenza. In vista del mese di agosto, infatti, numerose sono le iniziative che coinvolgono gli anziani romani affinché non subiscano l’esclusione della stagione e il cosiddetto “isolamento sociale”.
Una delle iniziative promosse proprio in queste settimane di luglio è il “Piano caldo” predisposto dal comune di Roma e che mette a disposizione diversi posti giornalieri proprio per gli anziani. L’offerta, rivolta tanto agli anziani quanto ai senza fissa dimora, quest’anno è accresciuta tanto che dai 243 posti del 2016 si è passati ai 345 del 2017 (+42%). All’offerta di posti giornalieri si affianca quella del circuito di centri e servizi (H24, H15; H9) convenzionati per l’anno intero sia per adulti in condizioni di marginalità sia per madri con bambino, la cui disponibilità di posti è aumentata in un anno da 786 ai 792, per un’erogazione complessiva di accoglienza giornaliera di quasi 1200 unità. Le persone in difficoltà possono, inoltre, contare sui servizi di mensa sociale e di pasti a domicilio, attivi tutto l’anno.
L’obiettivo di questi servizi, gratuiti – si legge in una nota diffusa dal Campidoglio, “è quello di offrire alle persone fragili un riparo accogliente che sappia valorizzare o stimolare la cura di sé allo scopo anche, di individuare, formulare e avviare un percorso a breve termine per un recupero delle capacità/possibilità di autonomia delle persone fragili, in stretta connessione con i Servizi Sociali Municipali o di altre città e in collegamento con le istituzioni territorialmente competenti e la rete informale delle risorse”. Vengono messi a disposizione servizi di accoglienza diurna e notturna, punti doccia, fornitura di pasti, bevande, indumenti e anche occasioni di socializzazione e svago quando la città si svuota e le temperature si innalzano.
Il Comune ha inoltre organizzato le “Oasi” presso la piscina della casa di Riposo Roma 3, con una disponibilità per un massimo di 50 anziani al giorno per 12 settimane dal lunedì al venerdì. Le “Oasi” sono aperte agli anziani delle strutture residenziali di Roma Capitale, dei centri Alzheimer e dei progetti sperimentali di convivenza. “Oltre all’incremento quantitativo certificato dei posti per l’accoglienza – informa l’assessore alla Persona, Laura Baldassarre –, quest’anno abbiamo garantito un netto innalzamento qualitativo dell’offerta. Infatti, insieme all’erogazione di pasti e posti letto, viene fornita alle persone attività di ascolto, orientamento e sostegno sociale verso reali percorsi di inclusione”.
Un’altra iniziativa virtuosa è stata promossa da Enel e dalla Comunità di Sant’Egidio che si presenta come un “richiamo alla generosità di tutti” con lo scopo di non lasciare soli gli anziani (in Italia sono 3,8 milioni gli over 80 che vivono da soli). In cosa consiste il progetto? Il programma si propone di abbattere dalle nostre città l’isolamento sociale delle persone più anziane, e lo fa attraverso un monitoraggio attivo composto da telefonate e da una rete di prossimità che coinvolge vicini, negozianti, portieri. Soprattutto in periodi critici come quello estivo. “Di fronte al caldo di questi giorni e alle ondate di calore che si preannunciano per questa estate lanciamo un appello a tutti gli italiani: non lasciamo soli gli anziani. Accorgiamoci di loro nei quartieri delle nostre città. Suoniamo il campanello di un nostro vicino: una visita può salvare la vita”, afferma Marco Impagliazzo, presidente di Sant’Egidio, secondo cui questa rete di protezione, che funziona con visite regolari, sensibilizzazione del vicinato, ma anche semplici telefonate per verificare le condizioni di vita e di salute degli anziani, ha portato negli anni a ottimi risultati.