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I piccoli soffrono di insonnia? Arrivano 10 consigli dei pediatri italiani
Con il cambio di stagione e l’arrivo delle perturbazioni più calde mutano i ritmi delle nostre giornate. Anche se arrivati a sera ci si sente più affaticati spesso si provano effettive difficoltà nel riuscire a prendere sonno. Ci si gira e ci si rigira nel letto senza ottenere i risultati auspicati, ossia addormentarsi. La cosa però non riguarda solo gli adulti ma anche i più piccoli che nella tenera età dovrebbero dormire dalle 11 alle 13 ore, per poi arrivare a 8-9 ore dagli 11 ai 13. Oggi non accade e la maggioranza perde almeno 40 minuti di sonno a notte. La causa di questi sbalzi di insonnia sono da addebitare a vere e proprie patologie come l’asma, il reflusso, disturbi dell’orecchio o le apnee ostruttive.
Stando così le cose la Società italiana di pediatria ha dispensato un vademecum composto da dieci indicazioni per i piccoli (ma anche per i grandi). Per prima cosa, ciò che i piccoli devono fare con la supervisione dei genitori è rispettare l’orario della nanna tutte le sere. Abituare il piccolo sin dalla tenera età ad addormentarsi sempre alla stessa ora, adattando i ritmi della famiglia a quelli del bimbo e non viceversa. Le buone abitudini – consigliano i pediatri – vanno mantenute e consolidate nella crescita, variandole in base all’età.
Inoltre, è necessario far addormentare il bambino sempre nello stesso ambiente (che sia la sua stanza o nei primi mesi quella dei genitori), con luci soffuse senza device accesi, ed eventualmente con una musica dolce e monotona di sottofondo. Ma mai con distrazioni che non solo potrebbero provocargli disturbi nel corso del sonno ma avrebbero la capacità di renderlo nervoso.
Nei primi due o tre mesi di vita manca la fase di addormentamento, nel senso che non è possibile riconoscere con precisione quando il bambino sta crollando. In quelli successivi invece, appena si nota che il piccolo non succhia più con forza e chiude gli occhietti, si deve staccarlo dal seno e metterlo nel lettino. 4. Rispettare l’orario dei pasti durante il giorno.
Mai usare il tablet o altri dispositivi elettronici dopo cena. Spegnere tutto almeno un’ora prima dell’addormentamento. Mantenere tutti gli apparecchi elettronici fuori dalla stanza da letto.
Non dare troppo cibo o acqua prima di dormire. Evitare il latte o altri liquidi compresa la camomilla durante i risvegli, preferire piuttosto l’utilizzo di un oggetto consolatorio, come il ciuccio.
Regolare con attenzione l’esposizione alla luce.
Evitare sostanze eccitanti dopo le 16. No a tè, solo deteinato in caso, no a bevande contenti caffeina e no alla cioccolata. 9. Favorire un’alimentazione equilibrata. Con un adeguato introito di liquidi durante il giorno. Preferire cibi con fibre e triptofano che è un precursore della melatonina, come carni bianche, pesce azzurro, verdure verdi, legumi e cereali.
No ai bambini nel lettone con mamma e papà. Come già detto, fatta eccezione dei primi mesi di vita, dopo i piccoli devono avere già una propria autonomia il che vuol dire lasciarli dormire nella propria cameretta. Nei casi di risveglio, riportarli sempre nel loro letto.