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Droni e tecnologia robotica: avanzamenti positivi dall’Italia
In articolo dell’anno scorso di Health Online (leggi articolo) si era già sottolineato l’importanza dell’utilizzo dei droni in campo sanitario. L’articolo è del 2018 e di passi in avanti ne sono stati fatti. Tra questi rientra la nascita di ABzero, una startup nata da due giovani italiani con l’obiettivo di promuovere l’innovazione e la crescita tecnologica nel nostro Paese.
Infatti, adesso non viene portata soltanto l’America come grande modello in grado di realizzare un reale connubio tra salute, innovazione e sicurezza (si veda ad esempio il Nicklaus Children’s Hospital o la Forts Medical). Anche l’Italia oramai ha il suo perché.
Di seguito, Andrea Cannas, Amministratore e Co-founder di ABzero, ci spiega come al giorno d’oggi è quasi del tutto impensabile non considerare l’applicazione dei dorni e della chirurgia robotica all’interno di una struttura sanitaria italiana e non solo.
- Cosa vi ha spinto a formare la società ABzero?
L’idea di fondare ABzero viene da un’idea quasi casuale durante una discussione tra amici nel 2014. L’idea trainante è stata, ed è tutt’oggi, quella di fornire un servizio altamente sociale per migliorare la vita di tutti. Siamo convinti che vivere meglio significhi avere come “scontati” ed assodati i principi di salute e sicurezza per tutti. Una società civile che assicura questi servizi si può dire certamente tale.
- Quale è la vostra principale mission?
La mission, come è noto rappresenta l’io della azienda ed il cuore pulsante di chi la gestisce, la fa crescere e ne condivide con il prossimo aspettative e risultati. ABzero, nell’ottica altamente sociale del vivere bene, unisce i princìpi di ricerca ed innovazione applicati ad una forte connotazione di crescita tecnologica. Abzero vuole innovare, con i propri sforzi, il territorio e la comunità che lo vive
- Quali sono i reali vantaggi che si ottengono nell’utilizzare un drone in ambito sanitario (e anche non) rispetto ai mezzi tradizionali di trasporto?
I vantaggi sono molteplici e tutti a favore del risparmio di tempo e risorse e a favore della qualità del servizio e dei beni trasportati. Il tempo che permettiamo di risparmiare arriva all’80% rispetto ai trasporti tradizionali con un quantitativo di risorse liberate per le strutture che arriva a duemila euro a viaggio (in termini di costi diretti ed indiretti). Il sistema ABzero permette, inoltre, di certificare e garantire la qualità dei prodotti trasportati in ogni condizione.
- Ritiene che la chirurgia robotica possa rivoluzionare concretamente l’assistenza sanitaria?
Il concetto di robotica chirurgica sul quale vorremmo apportare in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna supera quello della robotica “tradizionale” che si sta affermando in Italia e nel mondo e si sviluppa sulla catena sanitaria che include, necessariamente, lo spostamento di sangue, organi o medicinali speciali. La nostra visione del futuro include, in uno scenario altamente tecnologico e innovativo, la possibilità che #undroneperlavita e veicoli autonomi, dotati della nostra speciale capsula intelligente, siano in grado di raggiungere, ad esempio località remote oppure interessate da eventi naturali imprevisti, come ad esempio terremoti o grandi incidenti. In queste condizioni, il trasporto di materiale sanitario sarà gestito da veicoli autonomi per essere utilizzati da robot intelligenti. In questo modo si può completare il cerchio e fare in modo che, attraverso tecnologie innovative interconnesse, i chirurghi e gli operatori saranno in grado di collaborare con veicoli autonomi e robot intelligenti da remoto, senza trovarsi, quindi, necessariamente sul posto.