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Banca delle Visite e Associazione Tiroidee: insieme per chi non può permettersi un sostegno medico e psicologico
“L’unione fa la forza”: è uno dei più popolari proverbi italiani che racchiude un significato molto importante, soprattutto quando si tratta di aiutare il prossimo sotto l’aspetto della salute. È il caso di Banca delle Visite, un progetto solidale di Fondazione Health Italia Onlus, ente no-profit dedicato alla promozione e allo sviluppo di iniziative culturali, educative, formative, di integrazione sociale e assistenza sanitaria – e dell’Associazione di promozione sociale Tiroidee – Benessere Psicologico e Informazione, che si sono incontrate e hanno deciso di percorrere insieme la strada della diffusione del valore sociale della solidarietà.
Banca delle Visite vuole garantire, con il concetto del caffè sospeso applicato alla salute, grazie al contributo volontario da parte di privati e aziende, le visite mediche necessarie alle persone che non possono permetterselo o che non possono attendere i tempi del Servizio Sanitario Nazionale.
L’ attività principale dell’Associazione Tiroidee – Benessere Psicologico e informazione è quella di sostenere i pazienti dal punto di vista psicologico durante la diagnosi e la terapia per la patologia tiroidea. Due realtà che hanno lo stesso obiettivo: aiutare il paziente a raggiungere il proprio benessere psico-fisico. Per conoscerle più nel dettaglio, Health Online ha intervistato Antonello Ceci, Coordinatore Nazionale di Banca delle Visite e Barbara Bonci, Psicologa, fondatrice e presidente dell’Associazione Tiroidee.
“La Banca delle Visite è nata 3 anni fa da un’idea di Fondazione Health Italia Onlus – spiega Antonello Ceci – con un obiettivo semplice quanto importante: rendere la salute davvero uguale per tutti. La Fondazione è stata creata da Health Italia, Mutua MBA e Health Assistance, aziende che operano da tempo nel campo della salute. La loro naturale evoluzione di condivisione di salute e dei valori di mutualità ha portato alla creazione di Banca delle Visite, un progetto che permette alle persone che non possono permettersi le visite mediche di cui hanno estremo bisogno, di poterle fare a titolo gratuito ed in brevissimo tempo”.
Ad oggi Banca delle Visite, grazie alle donazioni di privati ed aziende che sostengono l’iniziativa, ha donato “più di 1000 visite in 16 regioni italiane, dalla Sicilia al Friuli Venezia-Giulia”, aggiunge il Coordinatore nazionale, “abbiamo aperto una filiale ad Angri, in provincia di Salerno, con centinaia di persone alla presentazione e imprenditori del luogo che ci hanno fatto delle donazioni. A fine novembre siamo stati ad una cena di beneficenza a Brescia, organizzata in nostro onore. Siamo stati insigniti di un premio per il nostro impegno nel sociale a Terni. Insomma, siamo fieri che la nostra serietà ed il nostro impegno vengano apprezzati, mobilitando sempre più persone a dare il proprio contributo”.
La Banca delle Visite ha dato una mano alle persone nel fare prevenzione, a risolvere patologie e anche “ha contribuito a salvare delle vite. Come quando ha aiutato Cesare a scoprire in tempo un tumore maligno, grazie ad un controllo da noi reso possibile. Senza questo, avrebbe dovuto aspettare 6 mesi, che sarebbero stati deleteri. Potrei citarne tantissime di storie, ognuna di esse ci ha arricchito e motivato a fare di più, con l’obiettivo di espanderci ed aiutare un numero sempre più vasto di persone”.
Banca delle Visite sta riscuotendo un grande successo al livello nazionale anche grazie all’impegno dei volontari (ambasciatori) e alla collaborazione dei Super Dottori e delle super cliniche. Chi sono queste figure?
“Il supporto di chi si offre volontariamente di aiutarci è fondamentale e la figura dell’ “Ambasciatore” è proprio quella che ci rappresenta sul territorio, aiutandoci ad arrivare all’orecchio di chi potrebbe aver bisogno del nostro aiuto, ma ancora non sa che esistiamo. Gli Ambasciatori hanno poi la possibilità di fare raccolte fondi, organizzare manifestazioni, aprire Filiali dove è possibile recarsi per chiedere informazioni”.
Attualmente sono 70 i medici e 60 le cliniche in 16 regioni italiane che hanno aderito all’iniziativa. Come può un medico o una clinica unirsi a voi?
“La figura del ‘Super Dottore’ è molto importante: i Super Dottori donano visite mediche a titolo gratuito o a un costo fortemente agevolato. Sono i nostri Super Dottori perché proprio come i super eroi fanno del bene, donando salute senza chiedere nulla in cambio. Aderire è molto semplice: sul nostro sito, c’è una pagina dedicata con tutte le informazioni e il modulo per inviare la richiesta. Entro 48 ore dall’invio, sarà cura di un nostro incaricato contattare il medico e/o la clinica per finalizzare l’adesione e diventare ufficialmente Super Dottore”.
Ambasciatori, volontari, super dottori, filiali, tutte figure che si sono messe insieme per aiutare chi ha bisogno. Recentemente, come filiale si è unita anche l’Associazione di Promozione Sociale Tiroidee – Benessere Psicologico e informazione, nata a Roma in occasione della Giornata mondiale della tiroide il 25 maggio del 2015.
“Siamo entrati in contatto con Banca delle Visite – afferma Barbara Bonci, fondatrice e presidente dell’Associazione – perché ci ha colpito il loro aspetto fortemente innovativo e altruistico. Lo spirito di solidarietà è da sempre la forza che ci spinge ad andare avanti e siamo sicuri che grazie al servizio offerto da Banca delle Visite possiamo tendere la mano ed aiutare tantissime persone in stato di bisogno e di sofferenza psicologica. Siamo felici di essere Ambasciatori per Banca delle Visite, per il 2020 abbiamo programmato banchetti informativi ed iniziative che serviranno ad informare i nostri associati e la popolazione in generale sul loro nobile servizio. In più, offriamo la possibilità a quanti ne hanno bisogno di svolgere un colloquio di supporto psicologico gratuito presso le nostre sedi di Roma e online per i pazienti che ne fanno richiesta da altre regioni italiane”.
Qual è lo scopo dell’Associazione?
“La mission dell’Associazione è quella di informare, prevenire, sostenere e orientare la comunità nei confronti della tiroide, dei suoi sintomi, disfunzioni e malattie e della sua importanza per il benessere globale della persona, favorendo l’adozione di uno stile di vita sano e tempestivi consulti con gli specialisti sanitari, al fine di limitare il disagio fisico, psicologico e sociale, con cure appropriate e personalizzate. Prevalentemente ci occupiamo della sfera emotiva dei pazienti tiropatici, offrendo loro spazi di condivisione, conforto e supporto”.
Quali sono le attività?
“Le principali attività riguardano il sostegno dei pazienti dal punto di vista psicologico durante la diagnosi e la terapia per la patologia tiroidea. Nello specifico ci rivolgiamo a pazienti con patologie autoimmuni della tiroide (Morbo di Basedow e tiroidite di Hashimoto), a quanti hanno ricevuto una diagnosi di tumore della tiroide e a chi vive senza tiroide. Il progetto principale dell’associazione è lo Spazio di Ascolto Farfalle Libere, che è attivo grazie all’ospitalità del dott. Massimiliano Andrioli, nostro sostenitore da sempre, presso il GMF Medical Center di Viale Somalia a Roma. Nel corso degli anni abbiamo attivato altri due spazi di ascolto sempre nella capitale, in zona Appio/Tuscolano. Per questo progetto abbiamo fatto nostro un verso di una poesia di Alda Merini: “Ma da queste profonde ferite usciranno farfalle libere”. Gli obiettivi principali del progetto sono: fornire sostegno psicologico, informazioni corrette e prevenire il disagio associato alla diagnosi e alla terapia per patologia o disfunzione tiroidea; potenziare le capacità individuali, autostima e autoefficacia e aderenza nei confronti della terapia medica; ridurre gli stati di malessere, quali ansia o depressione; trasformare un’esperienza vissuta passivamente in una risorsa personale positiva. Il servizio prevede un colloquio conoscitivo gratuito e aperto a tutti ed offre la possibilità agli associati di ricevere supporto psicologico a prezzi fortemente calmierati. Per prenotare un incontro basta contattarci dal nostro sito o dalla pagina Facebook”.
Dal 2015 avete partecipato a numerose iniziative che riguardano la prevenzione e l’informazione…
“Sì e ultimamente abbiamo preso parte alla V edizione del Tiroide Day che si tiene a Sabaudia ogni estate presso l’Hotel Le Dune. In questa edizione la Dott.ssa Daniela Pace, endocrinologa, ha effettuato oltre 110 ecografie gratuite a scopo di prevenzione. A maggio parteciperemo alla Settimana Mondiale della Tiroide che prevede iniziative e incontri gratuiti in tutta Italia”.
Progetti per il futuro?
“Per il 2020, l’Associazione Tiroidee prevede di ampliare i progetti già esistenti e di stringere rapporti sempre più stretti con strutture sanitarie pubbliche (attraverso punti informativi e gruppi di auto-mutuo aiuto) al fine di rendere immediatamente accessibile il supporto psicologico ai pazienti in stato di bisogno. In più, abbiamo due progetti da avviare: Tiroidee senza frontiere, un progetto di supporto psicologico online, tramite video, ideato insieme alla Dott.ssa Simona Inguscio, psicologa e consigliere dell’associazione. Il progetto vuole porsi come un servizio innovativo che garantisce un agevole accesso al supporto psicologico anche a persone che vivono in aree territoriali diverse da Roma. L’altro è “Liberi dallo stress”: ha lo scopo di facilitare la condivisione di emozioni e confrontarsi sia con chi sta vivendo la malattia che con chi ha già affrontato il momento critico e si trova in una condizione di pieno benessere. Prevede degli incontri settimanali individuali e in piccoli gruppi per pazienti con diagnosi di tumore alla tiroide e patologie autoimmuni (Tiroidite di Hashimoto e Morbo di Graves/Basedow), con l’utilizzo di tecniche di rilassamento psicocorporee come l’Analisi Bioenergetica e la Mindfulness. Per ulteriori informazioni è possibile inviare un’email all’indirizzo tiroidee@gmail.com e visitare la nostra pagina Facebook”.
Un suo messaggio…
“Mai più soli è il nostro motto e penso che rispecchi bene anche le finalità di Banca delle Visite, affinché il paziente in generale e nel nostro caso tiroideo non si senta trascurato, svalutato e possa trovare all’interno delle nostre organizzazioni il sostegno di cui ha bisogno”.