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Come mantenere a lungo l’abbronzatura
L’intervista alla dottoressa Galina Baranovskaia, Dermatologa e Specialista in Medicina Estetica presso Health Point –Medical Care
L’estate è quasi finita e porta via con sè la spensieratezza delle vacanze. Tra i ricordi, quello di un’abbronzatura ottenuta con l’esposizione solare. Al rientro in città e con la ripresa della vita quotidiana l’obiettivo è quello di evitare che la tintarella svanisca nel giro di poco tempo. Come fare? Qual è il segreto per mantenere l’abbronzatura più a lungo e la pelle più luminosa e idratata?
L’abbiamo chiesto alla dottoressa Galina Baranovskaia, Dermatologa e Specialista in Medicina Estetica presso Health Point- Medical Care.
Dottoressa, perché l’abbronzatura svanisce?
“L’abbronzatura è il fenomeno che si verifica quando la pelle umana si scurisce in seguito all’esposizione ai raggi solari, è una reazione della pelle per difendersi dal sole. Un colorito intenso può avere durata di circa un mese (28/30 giorni). L’abbronzatura svanisce perchè le cellule cutanee che contengono melanina, prodotta dal sole, vengono eliminate con un processo chiamato esfoliazione (turnover cellulare)”.
In che modo dobbiamo consentire alla pelle di fissare l’abbronzatura?
“L’abbronzatura svanisce quando vengono rimosse le cellule superficiali. Quindi tutte le azioni meccaniche sulla superficie cutanea favoriscono lo scolorimento dell’abbronzatura, come cerette depilatorie, scrub con prodotti esfolianti o strofinamenti con asciugamani ruvidi. Sono fattori di riduzione dell’abbronzatura anche creme e bagnoschiuma a base di acido glicolico, retinolo, alfa-idrossiacidi e urea, tutte molecole che hanno effetto esfoliante”.
Un’abbronzatura più duratura dipende anche da una giusta idratazione della pelle?
“Certamente, una corretta e costante idratazione cutanea rallenta il processo di esfoliazione. È consigliato quindi usare prodotti specifici quali doposole, creme idratanti e oli vegetali (di cocco, di karitè, di mandorle, di jojoba) che hanno effetto idratante e antiossidante e nutrono la pelle”.
È vero che è meglio evitare di bere bevande gassate e alcolici in quanto contengono zuccheri nascosti che disidratano la pelle?
“Gli alcolici hanno un effetto vasodilatatore che contribuisce ad aumentare la perdita di idratazione ed evaporazione dell’acqua dagli strati superficiali dell’epidermide e causa quindi una maggiore secchezza cutanea. Le bevande gassate a causa del loro contenuto di zuccheri raffinati e altre sostanze chimiche, portano ad una riduzione di capacità di ossigenazione cutanea, perciò danno alla pelle un aspetto secco ed opaco”.
Per l’idratazione della pelle, soprattutto se secca, oltre a bere un giusto quantitativo di acqua giornaliero è anche molto importante scegliere dei prodotti ad hoc. Cosa devono contenere?
“Per favorire l’idratazione della pelle sono consigliati integratori specifici che favoriscono l’idratazione (betacarotene, licopene, flavonoidi, omega3, omega6, vitamina E e vitamina A) che si trovano anche in frutta e ortaggi di stagione come pomodori, albicocche, carote, meloni, pesche, anguria, ecc”.
Le lampade solari prolungano l’abbronzatura? Pro e contro..
“Se fatte regolarmente sicuramente prolungano la durata dell’abbronzatura. Le lampade solari non sono solo strumenti estetici, infatti possono prevenire eritemi solari e migliorare l’acne. Nei paesi poco esposti alla luce solare, queste vengono utilizzate a fini curativi. D’altronde, un abuso eccessivo può comportare dei rischi alla salute della pelle, nei casi più gravi la comparsa di un melanoma”.
L’esposizione ai raggi ultravioletti apporta diversi benefici al nostro organismo, tra gli altri: favorisce il rilassamento muscolare, stimola l’incremento del testosterone negli uomini e progesterone nelle donne, influenza il metabolismo e incide positivamente sulla qualità del sonno, produce la vitamina D fondamentale per la salute delle ossa. Tintarella sì, ma con le dovute cautele per evitare scottature solari.
Dottoressa, cosa si intende per scottatura, quali le cause e come prevenire la desquamazione della pelle?
“La scottatura solare è un eritema della cute dovuta ad eccessiva e prolungata esposizione ai raggi solari. Esistono più gradi di scottature, dal più lieve, quale l’arrossamento cutaneo, al più grave, come l’eritema solare con bolle; in questo caso è fondamentale rivolgersi ad un dermatologo esperto”.
Una prolungata esposizione al sole senza le opportune protezioni e precauzioni può comportare non solo un invecchiamento cutaneo precoce della pelle soprattutto del viso, ma anche dei seri problemi alla salute come il melanoma cutaneo. La frequenza di questo tumore è in netto aumento in tutto il mondo: ogni anno si registrano circa 100.000 nuovi casi. In Italia i dati AIRTUM 2017 (Associazione italiana registri tumori) stimano circa 7.300 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e 6.700 tra le donne. Negli ultimi anni è diventato il terzo tumore più frequente nelle persone sotto i 50 anni. ll principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo è l’esposizione eccessiva alla luce ultravioletta, che arriva fino a noi sotto forma di raggi UVA e UVB, ed è principalmente veicolata dai raggi del sole. (fonte AIRC)
Dottoressa, come prevenire il tumore cutaneo?
“I consigli per difendersi dal sole, evitando scottature e prevenendo il tumore cutaneo sono i seguenti:
- evitare l’esposizione al sole nelle ore di picco (11-15);
- non dimenticare creme con filtri solari ad alta protezione (che devono essere riapplicate dopo doccia o bagno) da utilizzare anche duranti i giorni meno soleggiati, in quanto l’azione dei raggi solari è sempre uguale;
- indossare cappelli, camice, o maglie a maniche lunghe se si pensa di restare esposti a lungo durante le ore critiche (esempio durante gite in barca);
Ai soggetti ad alto rischio, con pelle chiara o che hanno già sofferto di tumore cutaneo si sconsiglia l’esposizione al sole e l’utilizzo di lampade abbronzanti
Alla luce di quanto detto, quali sono suoi consigli per curare la pelle dopo l’abbronzatura?
Sicuramente mantenere un buon livello di idratazione sistemica (assumendo integratori / cibi in grado di stimolare la produzione di melanina) e locale (utilizzando creme, bagnoschiuma oleosi e oli vegetali).