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Conflitto Russia-Ucraina: apertura corridoi umanitari e protezione temporanea ai rifugiati
In Italia per chi proviene dall’Ucraina previsti tamponi, vaccinazione anti covid e profilassi per altre malattie infettive. Arrivati a Milano 6 bambini oncologici ucraini.
Dal secondo round di negoziati che si è svolto nella foresta di Brest, al confine tra Bielorussia e Polonia, si è raggiunto l’accordo dell’apertura di corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili, garantiti da un cessate il fuoco temporaneo nelle aree interessate.
In una settimana dall’inizio del conflitto Russia-Ucraina si è registrato l’esodo di 1 milione di profughi dall’Ucraina verso i Paesi limitrofi. Secondo quanto riportato dal sito Unhrc, ad oggi il maggior numero di profughi, pari al 54,2%, ha raggiunto la Polonia, ma il numero è destinato ad aumentare anche negli altri paesi europei inclusa l’Italia. L’Unione Europea è unita e solidale nei confronti del popolo ucraino in fuga dall’Ucraina. I ministri dell’Interno dell’Ue hanno raggiunto a Bruxelles un “accordo storico: l’Ue accorderà una protezione temporanea a coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina”. Ad annunciarlo il ministro francese Gérald Darmanin. “Le persone eligibili godranno di uno statuto di protezione simile a quello dei rifugiati per un anno, rinnovabile. La decisione unanime riflette la solidarietà che dobbiamo dare al popolo ucraino, davanti a una guerra ingiustificabile”.
Il dispositivo della protezione temporanea che verrà attivato dall’Ue “si applica ai richiedenti asilo ucraini e ai loro familiari, ai beneficiari della protezione internazionale, cioè rifugiati già ospitati in Ucraina, come ai richiedenti di Paesi terzi residenti di lunga durata in Ucraina”, ha spiegato il ministro francese.
La commissaria europea Ylva Johansson ha aggiunto che “Abbiamo anche molti cittadini di Paesi terzi che sono residenti temporanei in Ucraina, che lavorano lì o studiano. Non sono coperti dalla direttiva sulla protezione temporanea, ma tutti sono benvenuti in Ue, dove diamo loro un primo rifugio, con alloggio, cibo eccetera. Poi, insieme ai Paesi da cui vengono, torneranno a casa, al sicuro”.
In Ucraina è emergenza sanitaria e l’Europa si è immediatamente mobilitata per l’invio di farmaci e medicamenti necessari.
L’Italia accoglie i rifugiati: al via il piano sanitario
L’Italia darà “massima solidarietà al popolo ucraino, che sta soffrendo per l’invasione russa e sarà tra i Paesi che daranno asilo ai profughi, in fuga dalla guerra”. Ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Il flusso di persone in fuga dalla guerra, principalmente donne e bambini, si sta intensificando anche in Italia. Dal 1° marzo circa 2mila ucraini hanno raggiunto l’Italia e secondo il Ministero dell’Interno gli arrivi giornalieri dovrebbero essere circa mille. Il primo a varcare i confini italiani è stato un pullman arrivato a Trieste con una cinquantina di donne e bambini più due uomini. Erano tutti diretti a casa di amici o di conoscenti, prevalentemente al nord tra Brescia, Vicenza e Milano ma anche a Roma e in altre località. Un altro pullman con 40 persone è arrivato a Piacenza, dopo un viaggio estenuante in cui avevano impiegato 10 ore solo per superare la frontiera con la Polonia: tra i profughi c’era anche una bambina di nove mesi e molti di loro hanno parenti che vivono in Emilia.
Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza fino al prossimo 31 dicembre 2022 per “assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale”. Tamponi, vaccinazione anti covid e profilassi anche per altre malattie infettive. “Lo status di rifugiato consente l’accesso alla nostra sanità, verranno fatte tutte le procedure, compreso il tampone per chi arriva e verrà offerta loro la possibilità di vaccinazione”. Ha affermato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.
Il Ministero della Salute con la circolare ‘Crisi Ucraina – Prime Indicazioni per Aziende Sanitarie Locali’, firmata dal direttore della Prevenzione del dicastero Gianni Rezza e dal direttore programmazione sanitaria Andrea Urbani, ha allertato le Regioni affinché predispongano risorse per garantire tamponi e vaccini anti-Covid ai rifugiati dell’Ucraina. “In relazione alla crisi in corso e in previsione dei conseguenti fenomeni migratori verso il nostro Paese, si prega di voler allertare le Aziende Sanitarie Locali ai fini della individuazione e predisposizione di risorse necessarie all’esecuzione di test diagnostici-tamponi oro/rinofaringei antigenici e molecolari per infezione da SarsCoV2 ed alla somministrazione di vaccini anti-Covid e altre vaccinazioni di routine per tale popolazione a rischio”.
Per i cittadini che provengono dall’Ucraina, “indipendentemente dalla cittadinanza, privi di digital Passenger Locator Form o di certificazione verde Covid-19, le ASL territorialmente competenti provvederanno all’esecuzione dei test diagnostici nelle 48 ore dall’ingresso, laddove non avvenuta al momento dell’entrata nei confini Nazionali. Tutti coloro che verranno individuati come casi o contatti di caso (esempio allo screening nei Punti di accoglienza) andranno gestiti secondo la normativa vigente”.
Tra le raccomandazioni della circolare ministeriale la vaccinazione anti covid. “Si raccomanda di offrire la vaccinazione anti SarsCoV2/Covid-19, in accordo con le indicazioni del Piano nazionale di vaccinazione anti SarsCoV2, a tutti i soggetti a partire dai 5 anni di età che dichiarano di non essere vaccinati o non sono in possesso di documentazione attestante la vaccinazione, comprensiva della dose di richiamo (booster) per i soggetti a partire dai 12 anni di età”. L’effettuazione della vaccinazione, si precisa, “andrà regolarmente registrata a sistema assegnando ai richiedenti un codice STP”.
Il Ministero della Salute raccomanda di offrire ai profughi ucraini non solo la vaccinazione anti-Covid, ma anche le profilassi di routine perché esiste un rischio di “focolai epidemici di malattie prevenibili da vaccino nelle strutture deputate all’accoglienza”. La circolare ministeriale ha segnalato “notevoli criticità dovute alle basse coperture vaccinali in quel Paese e il recente verificarsi di focolai epidemici, come l’epidemia di morbillo nel 2019 e il focolaio di polio iniziato nel 2021 e tutt’ora in corso nel Paese”. Per le vaccinazioni di routine, il calendario vaccinale ucraino, prevede le seguenti vaccinazioni: Epatite B, TBC, Difterite, Tetano, Pertosse, Polio, Haemophilus influenzae b, Morbillo, Parotite, Rosolia.
Arrivati in Italia i primi bambini oncologici ucraini
Sono atterrati ieri all’aeroporto di Linate i primi bambini oncologici ucraini che erano ricoverati presso l’Istituto Nazionale del cancro di Kiev, grazie all’organizzazione della Fondazione Soleterre Onlus e la Regione Lombardia. I 6 piccoli pazienti riceveranno le cure al San Matteo di Pavia e all’Istituto dei Tumori di Milano. “Abbiamo creato un corridoio umanitario per farli uscire dalla capitale ucraina e toglierli dalle bombe – ha detto il presidente di Fondazione Soleterre, Damiano Rizzi – Tutti i pazienti sono stati evacuati con il personale sanitario e i loro genitori. Un viaggio stremante di 2.255 chilometri, in treno, bus e persino a piedi, durante il quale sono state sempre garantite le cure. Abbiamo ottenuto permessi speciali per prenderli nella notte al confine polacco saltando 30 ore di fila d’attesa in ragione delle loro condizioni di salute precarie. Ora tutti i pazienti provenienti dai centri oncologici di Kiev si trovano presso l’Ospedale pediatrico di Leopoli e da lì verranno afferiti alle diverse strutture europee che hanno offerto disponibilità all’accoglienza, in primis la Polonia”.