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Il mutuo soccorso nelle scuole: al via l’iniziativa di Mutua MBA
Intervista al presidente di Mutua MBA Luciano Dragonetti e alla dirigente scolastica del Liceo Statale “Gaio Valerio Catullo”, prof.ssa Giuseppina Frappetta
Gli studenti di oggi saranno i lavoratori di domani. Per consentire ai giovani di avere tutti gli strumenti necessari per affrontare il mondo del lavoro c’è bisogno di conoscenza e formazione a 360 gradi. La storia e i valori del mutuo soccorso trovano riscontro anche nella società civile motivo per il quale è importante che i ragazzi conoscano la realtà delle società di mutuo soccorso. Da questi presupposti nasce un percorso formativo con il programma PCTO tra il Liceo Statale “Gaio Valerio Catullo” di Monterotondo e Mutua MBA, società di mutuo soccorso leader in Italia nel panorama della Sanità Integrativa che ha l’obiettivo di affermare il diritto alla salute nel pieno rispetto del principio mutualistico.
Per saperne di più abbiamo intervistato il dott. Luciano Dragonetti, presidente di Mutua MBA e la prof.ssa Giuseppina Frappetta, dirigente del Liceo Statale “Gaio Valerio Catullo” di Monterotondo.
Presidente Dragonetti, come nasce l’iniziativa?
L’idea di portare all’interno delle scuole la storia e i valori della mutualità era già in cantiere da qualche anno. Lo studio delle radici del nostro welfare ci ha fatto capire come sia fondamentale la consapevolezza delle giovani generazioni. La Mutualità scolastica ha trovato diverse forme di applicazione che hanno aiutato questo paese a formarsi su valori civili molto forti. Grazie all’interesse del prof. Luca Rosiello, docente del Liceo Gaio Valerio Catullo di Monterotondo e assistito da Mutua Mba, siamo riusciti a stipulare un contratto di convenzione con questo liceo della provincia di Roma andando a generare il primo case history sul tema che può essere da apripista per tanti altri istituti sul territorio nazionale.
Quali sono gli obiettivi?
L’obiettivo principale è quello di portare all’interno delle scuole superiori di secondo grado la storia del welfare nazionale ma anche l’importanza della Prevenzione ed infondere la cultura del dono. Far comprendere ai ragazzi gli aspetti del mondo lavoro e le dinamiche del mutuo soccorso da metà ‘800 ad oggi evidenziando le peculiarità di un sistema che ha dato vita a scuole di formazione, al mondo sindacale e cooperativo, agli istituti di previdenza sociale e al Servizio Sanitario Nazionale e foriero di elementi culturali e valoriali come solidarietà, fratellanza, reciprocità, sussidiarietà. Questo è fondamentale per sottolineare un concetto chiave del mutuo soccorso, ovvero come le persone tutte insieme possono trovare delle soluzioni, migliorare la propria qualità di vita e contribuire ad una società migliore e più sostenibile.
Quanto è importante che i giovani conoscano la realtà del mutuo soccorso?
Condividere con i ragazzi i valori sociali e civili significa contribuire a costruire i presupposti del welfare del domani. Promuovere la mutualità vuol dire arrivare nei luoghi di cultura e condividere il passato, il presente e il futuro al fine di offrire maggiore consapevolezza ai giovani che si preparano ad intraprendere una carriera di specializzazione e/o nel mondo del lavoro. Mutuo Soccorso significa “reciproco aiuto”, se tutti i giovani avessero la possibilità di conoscere la storia ma anche il presente e la prospettiva del sistema di welfare nazionale avremmo una miglior società. Consideriamo poi che nella reciprocità e nella mutualità convive la tolleranza ed il rispetto. Riteniamo che tutto questo possa migliorare anche la crescita di questi ragazzi. Con noi sono stati presenti con ore di docenza l’AVIS – Intercomunale San Pietro per raccontare ai ragazzi l’importanza di donare e far capire come funziona la donazione nell’intero ciclo. È stata presente poi la Banca delle Visite Onlus per condividere con gli studenti il grande valore della solidarietà e della beneficienza.
Prof.ssa Frappetta, come ha accolto la notizia di dare il via a questa iniziativa?
Il Liceo Catullo non ha avuto difficoltà nel recepire l’importanza del progetto, presentato dal Professore Luca Rosiello, che per le sue specificità si inserisce pienamente nell’ampia e ricca offerta formativa dell’istituto. La proposta è stata accolta positivamente dopo aver consultato la commissione che cura i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e aver acquisito la prevista delibera di approvazione degli Organi Collegiali.
Quando è iniziato il percorso di formazione?
Il percorso è stato illustrato agli studenti nel mese di settembre 2022, in occasione della Settimana di Scuola Aperta dedicata all’accoglienza e ha preso avvio ad ottobre.
Cosa prevede la convenzione?
La convenzione prevede la sensibilizzazione dei nostri studenti, futuri lavoratori, sulla necessità della mutualità, sull’importanza dei fondi sanitari istituiti dall’art. 9 del D.Lgs. 502/92 – D.Lgs. 229/1999 come benefit da esigere dal datore di lavoro e sulla utilità delle donazioni (Croce Rossa, AVIS, Banca delle Visite).
Il progetto ha anche l’ambizioso scopo di insegnare fattivamente ai giovani il ruolo non secondario della comunicazione che può manifestarsi anche nella adeguata costruzione di una corretta lettera di presentazione che accompagna il curriculum europeo, l’importanza che riveste in un curriculum l’attività di volontariato e le modalità per svolgere un colloquio di lavoro nel Terzo Settore.
Chi sono i tutor?
Le attività vengono monitorate da docenti tutor interni in collaborazione con il tutor aziendale.
Qual è stato l’approccio dei ragazzi a questa iniziativa?
I ragazzi, avendo compreso l’importanza della mutualità e delle donazioni, hanno risposto numerosi e con grande entusiasmo.
Come è strutturato il percorso di formazione extra scolastico? Quali sono le materie?
Il progetto, di 23 ore, prevede le seguenti iniziative:
- prima fase: 4 ore di formazione in aula in orario pomeridiano (o antimeridiano) a cura di esperti Avis Intercomunale San Pietro e di Mutua MBA Società Cooperativa per Azioni ente no-profit di Formello – Fondazione Banca delle Visite Onlus (argomenti: il dono della donazione, l’attualità di un’idea ottocentesca: il mutuo soccorso; il SSN e l’art.32 della Costituzione italiana; Fondi sanitari istituiti dall’art. 9 del D.Lgs. 502/92 – D.Lgs. 229/1999; art. 9,32, 34 e 118 della Costituzione italiana)
- seconda fase: 10 ore (intera giornata): visita al Museo del Mutuo Soccorso di Formello (2 ore) – Redigere un’efficace lettera di presentazione al curriculum (2 ore) – simulazione di un colloquio di lavoro (6 ore) con 4 formatori messi a disposizione da Mutua MBA Società Cooperativa per Azioni ente no-profit.
- terza fase: 9 ore, compito di realtà con restituzione e commento: Lettera di presentazione al curriculum europeo.
Presidente Dragonetti, alcune delle ore di formazione si sono svolte al Museo del Mutuo Soccorso che offre un percorso completo sulla storia delle società di mutuo soccorso. Avvicinare i giovani alla storia portandoli sul posto, è un elemento che avvalora ancor di più il percorso di formazione?
Assolutamente sì. Il Museo del Mutuo Soccorso si compone di numerose testimonianze sulla storia della mutualità, riconducibili ad oltre duecento tra enti e società di mutuo soccorso, con sedi in Italia e all’estero. È una narrazione che segue parallelamente le vicende politiche e i personaggi più significativi di oltre due secoli di storia di Italia. Avere la possibilità si svolgere alcune ore di formazione all’interno del museo significa sapere come hanno vissuto bisnonni e nonni, come si è evoluto l’attuale sistema assistenziale. Non solo, significa anche comprendere che nel momento del bisogno chi viveva all’interno di una mutua aveva privilegi assoluti per quell’epoca. Il Museo racconta anche l’evoluzione della Mutualità operaia che accompagna un pò la fase di studio scolastica della rivoluzione industriale dove si possono apprendere i modelli organizzativi mutualistici istituiti dagli stessi operai che si spostavano dalle periferie e dalle province alle città per lavorare nelle catene di montaggio nelle fabbriche. Abbiamo notato molto stupore tra gli studenti nell’apprendere queste storie. Conoscere le radici del sistema aiuta anche a capire meglio il nostro attuale sistema di welfare.
Quali sono stati i risultati?
Abbiamo riscontrato una grande partecipazione, attenzione alta, domande e stupore nello scoprire i ruoli cardine nella mutualità di icone dell’unità d’Italia come Mazzini, Garibaldi e Cavour ma anche nel comprendere i risvolti sociali della Rivoluzione Industriale con il mutuo soccorso. Con i 24 studenti di questa sezione siamo arrivati a formarne 50 negli ultimi 9 mesi.
Progetti per il futuro?
Sicuramente coinvolgere nell’iniziativa altre scuole italiane, crediamo che questo esempio possa essere replicato. Siamo attivi nel far conoscere agli organismi politici, anche territoriali, la bontà di questo progetto ma anche tra i nostri soci si sta cominciando a divulgare la notizia ed è già noto l’interesse di due istituti scolastici. Noi crediamo sia la strada giusta per formarsi. Non dimentichiamoci che gli studenti oltre al Mutuo Soccorso hanno studiato la comunicazione ed hanno anche fatto uno laboratorio sulla redazione di un Curriculum Vitae, strumenti fondamentali per presentarsi al mondo del lavoro.
Prof.ssa Frappetta, a conclusione del primo ciclo di formazione quali sono le sue impressioni e qual è il suo messaggio rivolto ai ragazzi che hanno seguito e che seguiranno il percorso di formazione?
A conclusione del primo ciclo il bilancio è senz’altro positivo vista l’assiduità nella presenza degli studenti agli incontri e la sensibilità mostrate nei confronti delle tematiche affrontate.
Sono certa che i ragazzi hanno colto il valore sociale e civico di queste iniziative e mi auguro che possano spendere le conoscenze, capacità e competenze acquisite nel loro futuro percorso di vita.
Nel progetto sono state coinvolte l’Associazione Volontari Italiani del Sangue intercomunale San Pietro e La Banca delle visite Onlus, due enti no profit che hanno portato in aula la cultura del dono e dell’aiuto reciproco, valori che rientrano nei principi della mutualità.
L’Associazione Volontari Italiani del Sangue, nota come AVIS, è la più grande organizzazione italiana che opera nell’ambito della donazione di sangue e di emocomponenti. Grazie all’attività dell’associazione ogni anno vengono salvate molte vite. “Avis Intercomunale San Pietro – ha detto Fulvio Viceré, presidente AVIS intercomunale San Pietro – da circa 20 anni opera nelle scuole per diffondere i valori della donazione, della partecipazione, dell’educazione sociale attraverso programmi di sviluppo per gli stili di vita”. “Quest’anno, grazie al professor Luca Rosiello che è un nostro consigliere intercomunale – ha raccontato – siamo stati coinvolti nel progetto realizzato da Mutua MBA e il liceo Statale “Gaio Valerio Catullo” di Monterotondo, con degli incontri di formazione che si sono svolti nelle due sedi. Il nostro contributo è stato quello di informare gli studenti sull’importanza e le caratteristiche del dono e sugli stili di vita sui quali possono impostare le loro scelte. La nostra impressione è stata più che positiva perché essere riusciti a coinvolgere su queste tematiche i ragazzi che si stanno avvicinando alla maggiore età e liberi di scegliere di donare è stato molto importante. Ringrazio il professor Rosiello e MBA per l’opportunità, e mi auguro che questa esperienza possa ripetersi in futuro”.
Grande soddisfazione anche da parte di La Banca delle Visite, un circuito solidale che applica il concetto del “caffè sospeso” in ambito sanitario donando visite mediche specialistiche e prestazioni sanitarie a chi non può permetterselo.
“È stata una esperienza molto interessante – ha affermato Michela Dominicis Presidente de La Banca delle Visite Onlus – nella quale abbiamo potuto misurare direttamente l’interesse dei ragazzi sul tema del coinvolgimento sociale”. “Molti di loro – ha aggiunto – sentono la pulsione a fare qualcosa per aiutare il prossimo e speriamo di avergli dato degli spunti utili di riflessione e, magari, di invito all’azione nel mostrare loro due realtà come Banca delle Visite e Avis, che possono sostenere e divulgare”.