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Un nuovo modo di vivere la menopausa

Intervistiamo la Dott.ssa Anna Paola Cavalieri, ginecologa e autrice del libro “Senza paura di cambiare. I consigli di una ginecologa per vivere la menopausa al meglio” psicodiagnostica
In questo numero incontriamo la Dott.ssa Anna Paola Cavalieri con la quale faremo luce sui vari aspetti legati alla menopausa sfatando tabù e soprattutto parlando delle nuove terapie oggi in vigore per far si che la donna possa affrontare al meglio questa nuova fase della sua vita.
Dottoressa, venticinque anni di esperienza, lavorando con le donne e per le donne. Come è nata l’idea di scrivere un libro su uno degli argomenti più complessi nel panorama femminile: la menopausa.
La menopausa è arrivata presto nella mia storia di giovane studentessa di medicina, mi fu infatti affidato questo tema per la mia tesi di laurea. La scelta fu quindi una non scelta, in quanto non ebbi alternative: era l’unica possibilità che mi fu offerta nel campo della ginecologia , i temi ( e gli ambulatori ) più ambiti era già stati assegnati. Così mio malgrado e con iniziale diffidenza iniziai a frequentarequesto ambulatorio del policlinico Umberto I di roma, ben lontano dalla sala parto (che era un po’ il mito di tutti noi giovani studenti ) ed invece in quell’ambulatorio cosi poco “ambito” scoprii un piacevole mondo fatto di donne che mi hanno insegnato tanto , con bagagli di esperienze personali importanti e voglia di raccontarsi. Le loro storie mi permisero fin da subito di comprendere che la ginecologia non deve essere una branca specialistica limitata all’apparato genitale femminile, come spesso ti insegnano i libri si studio , ma piuttosto una medicinadella donna, che abbraccia ogni suo aspetto ( emotivo , fisico , sessuale, sociale )Nacque così un amore duraturo che negli anni successivi della specializzazione e poi della mia pratica clinica si è sempre più consolidato. Negli anni recenti della mia personale premenopausa , cercando a volte anche per me stessa delle risposte a piccoli o grandi malesseri, mi sono resa conto di quante poche informazioni fossero disponibili per le donne che si avvicinano a questa fase della vita. Se si parla tanto di gravidanza, fertilità etc , sulla menopausa esiste ancora un tabù , è uno degli argomenti più googlati dalle donne ma di cui la letteratura scientifica si è occupata di meno. Sui social circolano informazioni disparate , spesso scorrette. Così quando mi è stata proposta da Mondadori la possibilità di scrivere un libro divulgativo per le donne ho accolto senza nessuna esitazione il progetto e in poco tempo il libro “si èquasi scritto da solo”, tanto era il mio entusiasmo.

Anna Paola Cavalieri,
In Occidente purtroppo la menopausa è ancora legata all’idea di invecchiamento e in una società in cui si rincorre il mito della eterna giovinezza parlare di menopausa diventa scomodo, quasi fosse qualcosa da combattere ad ogni costo o di cui vergognarsi. Da ginecologa che lavora da oltre vent’anni e dialoga quotidianamente con le donne, mi sono resa conto sulla menopausa le informazioni sono scarse spesso inesatte e permangono ancora molti tabù e pregiudizi; eppure, la menopausa riguarda ogni anno circa 24,5 milioni di donne in tutto il mondo. A rivolgersi al medico le donne pensano solo quando i sintomi della menopausa diventano invalidanti. Quasi ci fosse un codice non scritto che dice alla donna «sopporta», come hanno fatto tutte le donne in passato . Ma oggi grazie ai progressi della medicina le donne trascorrono circa un terzo della propria esistenza in menopausa. Eppure lo stigma sulla menopausa è rimasto. Se l’allungamento della vita ha portato a tutta una serie di strategie per vivere meglio, come i farmaci antipertensivi o antidiabete , le campagne di screening etc, sul discorso menopausa siamo rimasti indietro. L’uomo non vive drasticamente i cambiamenti ormonali come accade alla donna. Ma per un retaggio culturale, lento a passare, la donna deve adattarsi, soffrire, non lamentarsi. Questo è rimasto perlopiù il pensiero dominante. La medicina invece va avanti, e diversi studi ormai più che trentennali si sono focalizzati sul capire in che modo il corpo femminile possa vivere bene questi trent’anni di vita e più senza l’equilibrio ormonale precedente. Il progressivo aumento dell’aspettativa di vita ha reso dunque la menopausa un argomento che ha bisogno di un nuovo sguardo.
Nella gestione della menopausa, gli studi scientifici dimostrano che un approccio integrativo che comprenda l’aspetto della nutrizione e dello sport è fondamentale.
Partendo dal presupposto che la menopausa non è una malattia , ma un momento di trasformazione che può in alcuni casi portare delle malattie, in tali anni la donna va accompagnata e supportata per poter affrontare eventuali disagi , spesso trattabili, e per prevenire patologie future legate alla carenza ormonale protratta nel tempo. Il migliore approccio alla menopausa prevede come primo e imprescindibile passo un mix di cambiamenti nello stile di vita, eventualmente poi affiancato da integratori e terapie mediche ove necessario. Fondamentale curare tre aspetti: la nutrizione, l’esercizio fisico e il sonno. Molto disturbi possono essere controllati anche solo curando questi tre aspetti. Premesso che si tratta di indicazioni generali possiamo sinteticamente dire che la nutrizione dovrà garantire un adeguato apporto di proteine, con riduzione della quota di carboidrati, cibi ultra processati e nemico da eliminare l’ alcol. Si consiglia poi una buona igiene del sonno che si permetta di dormire almeno 7 ore per notte e attività fisica specifica per questi anni mirata a stimolare il metabolismo e preservare osso e muscolo.
Quando si rende necessario l’integrazione degli ormoni? E soprattutto quali?
Quando nonostante un corretto stile di vita i disturbi legati alla carenza ormonale siano comunque presenti esistono delle terapie mediche per alleviare tali disagi. La Terapia ormonale sostituiva o TOS è sicuramente la terapia più efficace sui principali malesseri che possono essere connessi alla menopausa: vampate, sudorazioni, palpitazioni, secchezza vaginale, dolori articolari, disturbi dell’umore, confusione mentale (calo della memoria a breve termine, difficoltà a mantenere attenzione) disturbi del sonno.
Ma la TOS ha anche un importante effetto preventivo verso una serie di importanti patologie legate alla carenza ormonale che possono colpire negli anni futuri il cuore, i vasi, le ossa. Possiamo dire che la TOS è un potente anti-aging per la donna, rallentando a più livelli i processi di invecchiamento. Parlare di terapia ormonale sostitutiva per la menopausa al singolare non è corretto, dovremmo usare il plurale e parlare di terapie in quanto ne esistono di diverse, con caratteristiche, indicazioni, ed effetti diversi. Abbiamo a disposizione terapie a base di ormoni, sintetici o bioequivalenti , sotto forma di pillole, cerotti, gel, creme, ovuli vaginali, ma anche composti sintetici ad azione ormonale chiamati SERM.
Per semplicità quando si parla di TOS in genere ci si riferisce ad una terapia a base di ormoni (estrogeni e progesterone o progestinico) o sostanze ad azione ormonale, che vanno a compensare il deficit ormonale della donna in menopausa, al fine di allevarne eventuali disturbi e prevenire alcune problematiche che si verificano nel lungo termine. Ma a volte entrano in ballo anche altri tipi di ormoni quali ad esempio gli androgeni, per cui una TOS ben fatta sarà in un certo senso una terapia sartoriale, cucita su misura dal medico specializzato, basandosi sui sintomi, le caratteristiche e le aspettative della singola donna.
