Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Milleproroghe 2025: novità per medici e strutture sanitarie

Il Decreto-legge n. 215 del 30 dicembre 2024, noto come Milleproroghe 2025, introduce proroghe e modifiche normative che coinvolgono medici, specializzandi e strutture sanitarie. Le misure, pensate per garantire la continuità assistenziale e supportare il sistema sanitario nazionale, interessano ambiti come la fatturazione elettronica, il reclutamento di specializzandi e la responsabilità professionale.
Pur essendo stato approvato a fine 2024, il decreto sta già producendo effetti concreti e continuerà a influenzare l’organizzazione sanitaria per tutto il 2025. In questo articolo analizziamo le principali novità, offrendo un quadro aggiornato e operativo per gli operatori del settore.
Proroga dell’esenzione dalla fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie
Il Milleproroghe proroga fino al 31 marzo 2025 l’esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie rese a persone fisiche. La misura è stata introdotta originariamente per tutelare la riservatezza dei dati sanitari dei pazienti, come stabilito dal Garante per la protezione dei dati personali (provvedimento n. 511/2018). L’esenzione riguarda i soggetti obbligati all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria, ai sensi dell’articolo 10-bis del decreto-legge 119/2018.
Il rinvio del termine consente ai professionisti della salute – in particolare medici, odontoiatri, psicologi e operatori privati – di continuare a utilizzare strumenti alternativi alla e-fattura, evitando così il rischio di esposizione non necessaria di dati sensibili attraverso i canali digitali di interscambio. Un equilibrio, dunque, tra digitalizzazione e privacy.
Reclutamento di specializzandi: prorogata la flessibilità
Per fronteggiare la carenza di personale medico e garantire la copertura dei servizi essenziali, viene estesa anche per il 2025 la possibilità di impiegare medici specializzandi dal terzo anno di corso all’interno delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Introdotta in via emergenziale durante la pandemia da COVID-19 (DL 18/2020, art. 2-bis), questa deroga ha dimostrato di essere un valido strumento per rafforzare l’assistenza, soprattutto nelle aree interne e periferiche.
Con la proroga prevista nel Milleproroghe, le Regioni potranno continuare a stipulare contratti a tempo determinato o di collaborazione coordinata e continuativa con specializzandi, compatibilmente con il percorso formativo. Secondo il Ministero della Salute, il ricorso a queste figure è stato determinante nel contenimento della carenza strutturale di medici nei pronto soccorso e nei reparti critici.
Responsabilità professionale: più tempo per l’adeguamento
Il decreto interviene anche in materia di responsabilità professionale sanitaria, prorogando i termini per l’adeguamento alle disposizioni previste dalla Legge Gelli-Bianco (Legge 24/2017) e dai successivi decreti attuativi, in particolare quelli legati all’obbligo assicurativo per le strutture e i professionisti. La proroga consente a ospedali, ASL e liberi professionisti di disporre del tempo necessario per aggiornare le coperture assicurative e le procedure interne, nel rispetto dei criteri stabiliti dal D.M. 232/2022, che definisce le modalità tecniche per l’assicurazione obbligatoria prevista dall’articolo 10 della Legge 24/2017.
La proroga è vista con favore dalle associazioni di categoria, che da tempo chiedevano un’applicazione graduale e sostenibile delle nuove regole, al fine di evitare ulteriori difficoltà organizzative per le strutture pubbliche e private, già sottoposte a stress da carenza di risorse e aumento della domanda assistenziale.
Verso un sistema sanitario più stabile?
Le misure contenute nel Milleproroghe 2025 riflettono un intento chiaro: garantire continuità operativa al sistema sanitario, pur in un contesto normativo in costante evoluzione. Questi strumenti temporanei sono essenziali, ma non sostitutivi di una riforma di lungo termine. Come ricordato dal Consiglio Superiore di Sanità in più occasioni, è fondamentale che i provvedimenti straordinari accompagnino una riforma organica della governance sanitaria, capace di affrontare le sfide demografiche, tecnologiche e professionali dei prossimi anni.
In attesa di questi cambiamenti più ampi, medici, specializzandi e strutture sono chiamati a mantenere alta l’attenzione sull’aggiornamento normativo e sull’organizzazione dei servizi, per continuare a garantire cure sicure, accessibili e di qualità.
Fonti istituzionali consultate:
• Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 303 del 30/12/2024
• Decreto-legge n. 215/2024 (Milleproroghe 2025)
• Ministero della Salute – www.salute.gov.it
• Garante per la protezione dei dati personali – www.garanteprivacy.it
• Consiglio Superiore di Sanità
• Legge 24/2017 (Legge Gelli-Bianco)
• Decreto Ministeriale 232/2022