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Al via le nuove misure restrittive per le festività natalizie
Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto-legge con le nuove norme per arginare il contagio da Covid-19
Validità del green pass e obbligatorietà anche per consumare al banco del bar, periodo somministrazione terza dose del vaccino, obbligo di mascherine e divieto di feste ed eventi all’aperto. Sono queste le nuove misure restrittive per le festività natalizie per limitare la diffusione dei contagi Covid-19 e per contenere la variante Omicron.
Green Pass
Al centro della riunione con la cabina di regia a Palazzo Chigi la validità del green pass dal 1° febbraio scende da 9 a 6 mesi. Per quanto riguarda il super Green pass è stata decisa l’estensione – per vaccinati o guariti – dell’obbligo fino alla cessazione dello stato di emergenza fissato fino al 31 marzo 2022, alla ristorazione per il consumo anche al banco in bar e ristoranti. Estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra, ma anche per musei e mostre. Super Green Pass al chiuso per i centri benessere, centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), parchi tematici e di divertimento, per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia) al chiuso e per sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.
Terza dose vaccino covid-19
Con ordinanza del Ministro della salute, il periodo minimo per la somministrazione della terza dose si avvierà ad essere ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario.
Mascherine
Scatta l’obbligo di mascherina all’aperto anche in zona bianca. Inoltre, il decreto Natale introduce l’obbligo della Ffp2 sui mezzi pubblici, i teatri, cinema, locali all’aperto. E questo fino al termine dello stato di emergenza.
Stretta su Capodanno. Divieto di eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto fino al 31 gennaio. Secondo quanto riferito, nel corso della riunione sono stati illustrati dai tecnici i dati di diffusione della variante Omicron che risulta essere al 28,2%.
Sintomi variante Omicron
La variante Omicron, più contagiosa della variante Delta, appare caratterizzata da tempi di incubazione ridotti e sembra in grado di bucare parzialmente il vaccino. L’infezione può provocare conseguenze simili ad un malanno stagionale nei soggetti vaccinati, con una durata relativamente breve, in particolare se è stata somministrata anche la terza dose. La nuova variante viene associata essenzialmente a cinque sintomi riconducibili ad una forma lieve di covid. I sintomi più comuni riportati e archiviati dall’app ZOE COVID sono stati naso che cola, mal di testa, stanchezza con dolori muscolari, starnuti e mal di gola. Rispetto alla versione ‘tradizionale’ del covid, associato in particolare alla variante Delta, mancano segnalazioni alla perdita di olfatto e gusto, sintomi ‘spia’ della malattia nelle precedenti ondate.
I sintomi più lievi rischiano di essere confusi con sindromi da raffreddamento, molto comuni nei mesi invernali e decisamente diffusi tra i bambini. Il recupero dalle comuni malattie da raffreddamento avviene nel giro di 10 giorni, secondo i Centers for Disease control negli Stati Uniti. Le persone immunodepresse o affette da asma e patologie respiratorie, però, rischiano di arrivare a sviluppare malattie più serie, come la polmonite.