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Banca delle Visite compie 10 anni: quando la salute diventa un bene condiviso

Intervista alla Presidente Michela Dominicis
In dieci anni Banca delle Visite ha trasformato un’idea in un progetto straordinario: una rete di solidarietà che garantisce a chi non può permetterselo di ricevere cure mediche abbattendo barriere economiche e sociali.
Ispirandosi al concetto del “caffè sospeso”, l’organizzazione, grazie al sostegno dei Soci Fondatori e alle donazioni raccolte da privati, aziende ed altri enti, ha ampliato la sua rete e consolidato il suo ruolo come punto di riferimento per l’inclusione sociale e il welfare di prossimità.
In vista del decimo anniversario che cadrà il prossimo 22 Luglio, la Fondazione riflette sui traguardi raggiunti e sulle prospettive future.
Ne parliamo con Michela Dominicis, Presidente di Banca delle Visite ETS, che racconterà come questa realtà abbia fatto la differenza e quali sono le prospettive future.

Michela Dominicis
Dieci anni fa, nasceva la Fondazione “Basis” per opera di Mutua MBA, Health Italia Spa e Health Assistance Scpa con l’idea di sostenere persone e famiglie bisognose alle prese con gravi problemi di salute. Due anni dopo, con un’intuizione semplice ma rivoluzionaria, è sbocciato il progetto “Banca delle Visite”, creando un circuito solidale che porta il concetto del “caffè sospeso” nella salute, con l’idea di lasciare una prestazione medica donata al posto del caffè.
Oggi Banca delle Visite ETS è una realtà consolidata che ha erogato migliaia di prestazioni sanitarie a chi ne aveva bisogno. Abbiamo visto crescere non solo il numero di persone aiutate, moltiplicando il nostro aiuto a partire dal triste
Presidente Dominicis, dieci anni di Banca delle Visite: come si è evoluto il vostro impegno e quale impatto avete avuto sulla società?
Dieci anni fa, nasceva la Fondazione “Basis” per opera di Mutua MBA, Health Italia Spa e Health Assistance Scpa con l’idea di sostenere persone e famiglie bisognose alle prese con gravi problemi di salute. Due anni dopo, con un’intuizione semplice ma rivoluzionaria, è sbocciato il progetto “Banca delle Visite”, creando un circuito solidale che porta il concetto del “caffè sospeso” nella salute, con l’idea di lasciare una prestazione medica donata al posto del caffè.
Oggi Banca delle Visite ETS è una realtà consolidata che ha erogato migliaia di prestazioni sanitarie a chi ne aveva bisogno. Abbiamo visto crescere non solo il numero di persone aiutate, moltiplicando il nostro aiuto a partire dal triste il potenziale supporto per i cittadini più vulnerabili.
Le aziende giocano un ruolo sempre più centrale nelle iniziative di responsabilità sociale d’impresa (CSR). Come possono contribuire alla vostra mission?
Le aziende sono un motore importante per la sostenibilità del nostro operato, come per tutto il terzo settore. Alcune realtà hanno già scelto di sostenere Banca delle Visite con una erogazione liberale che è andata a sostenere prestazioni ed esami medici urgenti ed importanti o specifiche campagne di screening di prevenzione dedicate a target come donne, bambini o anziani.
Sostenere Banca delle Visite significa non solo aiutare chi ha bisogno, ma anche rafforzare il proprio impegno nel sociale e migliorare la reputazione aziendale attraverso politiche ESG efficaci. Offriamo alle aziende la possibilità di creare iniziative dedicate, scegliendo l’ambito e il territorio su cui intervenire, generando così un impatto tangibile e misurabile a favore del proprio territorio. Le realtà che scelgono di diventare “Aziende Amiche” ci sostengono nel realizzare attività mirate per specifiche fasce della popolazione, contribuendo concretamente a un welfare di prossimità, a dare pari opportunità a persone in stato di bisogno, per comunità più sane partecipi e inclusive.

La Presidente Dominicis con il Presidente di Mutua MBA Luciando Dragonetti
Parlando di sostenibilità, come garantite che il vostro modello di supporto rimanga efficace nel tempo?
Il nostro modello di sostenibilità si basa sul fundraising e sulla presenza della rete solidale sui territori: riguardo i fondi, in primis Banca delle Visite può contare sul supporto dei Soci Fondatori, poi sui fondi che arrivano altri Enti e Fondazioni per cui sono attive importanti progettualità, donazioni da Privati, proventi del 5×1000 e su eventi di raccolta fondi e attività legate allo shop solidale. È essenziale anche il coinvolgimento attivo dei medici e dei centri medici che mettono a disposizione delle prestazioni sospese e listini calmierati. Stiamo lavorando per ampliare la rete di Amici Point e SuperDottori, che ci aiutano a coprire il territorio e garantire prestazioni di qualità a costi calmierati in tutta Italia.
Inoltre, abbiamo attivato progetti a lungo termine, come Banca delle Visite Per e Banca dello Sport, per garantire non solo assistenza immediata, ma anche un cambiamento culturale e strutturale a favore dell’inclusione sociale e della prevenzione, per contrastare l’isolamento, la solitudine, il bullismo e la dipendenza dal mondo digitale.
In termini di Prevenzione, sostenere il concetto della Prevenzione che “è già cura” rappresenta un valore centrale per noi: vogliamo migliorare la qualità della vita di chi ha difficoltà ad accedere alle cure, ma anche di chi, per difficoltà logistiche o poca informazione, non riesce a programmare visite ed esami necessari per mantenersi in un buono stato di salute.
Le storie di chi ha beneficiato dei servizi di Banca delle Visite offrono uno spunto importante per comprendere il valore del progetto. In che modo queste esperienze possono aver contribuito a rafforzare la missione e gli obiettivi dell’organizzazione?
Le testimonianze evidenziano come Banca delle Visite abbia avuto un impatto profondo nella vita di molte persone, soprattutto in situazioni di difficoltà economica e sociale. Un esempio significativo è quello di chi, grazie alla rete di solidarietà, ha potuto accedere a cure e visite mediche urgenti, nonostante le barriere economiche e nonostante avessero richieste mediche con indicazioni di priorità.
La gratitudine espressa nelle storie è un chiaro indicativo di come il progetto non solo aiuti a colmare vuoti, a dare serenità ad un nucleo familiare in difficoltà, ma anche a costruire una comunità più sensibile e attenta ai bisogni. (Per approfondire, puoi leggere le storie qui n.d.r.)
Guardando al futuro, quali sono le vostre priorità per il 2025?
Il 2025 sarà un anno di consolidamento e crescita, forti anche della tanta semina fatta negli ultimissimi anni.
Stiamo lavorando per rafforzare la nostra presenza territoriale, ampliare le collaborazioni con amministrazioni locali e lavorare in maniera ancor più strutturata sui territori, anche in collaborazione con la rete di amici sostenitori e promotori mutualistici di mutua MBA.
L’idea è portare i valori del mutuo soccorso e della solidarietà a stimolare il circuito di welfare di prossimità su ogni territorio, coinvolgendo dalle istituzioni locali alle attività produttive e la cittadinanza tutta affinché ogni area possa avere un proprio salvadanaio da dedicare a progetti solidali e a situazioni di fragilità per tutelare salute e benessere psicofisico per ogni fascia di età, dai bambini agli anziani, e per sostenere attività importanti come la cura degli animali da affezione e la pratica delle attività sportive affinché nessuno vi debba rinunciare.
In questo senso un focus particolare sarà dedicato appunto a Banca dello Sport, un progetto fondamentale per garantire ai giovani in situazioni di disagio ’accesso alla pratica sportiva, elemento chiave per l’inclusione sociale e il mantenimento di uno stile di vita sano. Lo sport, riconosciuto anche dalla Costituzione come strumento di promozione del benessere psicofisico, può fare la differenza nella vita di molti bambini e adolescenti che vivono in contesti difficili. Le statistiche dicono che molti di loro non hanno ripreso a fare sport dopo il Covid e che molti si lasciano attrarre per ore ed ore da videogiochi e social: un mondo ‘virtuale’, una iperconnessione ai social che in realtà li rende “asociali” seguendo peraltro modelli non sempre edificanti.
Continueremo a lavorare per far sì che la tutela della salute e del benessere psicofisico siano accessibili a tutti, senza barriere economiche o sociali.
Come si può sostenere Banca delle Visite?
Chiunque può contribuire: i privati possono donare attraverso il nostro sito www.bancadellevisite.it e destinare il 5×1000 inserendo il CF: 97855500589, possono anche diventare “Amici Sostenitori” aiutandoci a portare Banca delle Visite attivamente sui loro territori.
Le Aziende possono attivare progetti CSR personalizzati o contribuire con donazioni liberali a sostenere le progettualità locali e nazionali.
Le amministrazioni pubbliche possono accogliere il nostro circuito nelle loro politiche sociali come strumento socio-assistenziale e di inclusione sociale Ogni aiuto, piccolo o grande, fa la differenza. Inoltre, chiunque voglia partecipare attivamente può diventare un “Amico Point”, creando un punto di riferimento per la raccolta di segnalazioni e la diffusione del nostro circuito solidale: farmacie, negozi, palestre, centri servizi, caf, ma anche parrocchie, centri sociali, centri ricreativi, pro-loco, associazioni: ovunque c’è la possibilità di dare aiuto e riceverlo, si può adottare Banca delle Visite per il proprio paese o città.
Un messaggio finale per chi ancora non conosce Banca delle Visite.
Crediamo che la salute non debba essere un privilegio, ma un diritto universale, da garantire con dignità e tempestività. In Italia, secondo i dati ISTAT, oltre 5,6 milioni di persone vivono in condizione di povertà assoluta. Tra queste, sono sempre di più coloro che rinunciano a curarsi per motivi economici: visite specialistiche, esami diagnostici e cure preventive diventano, troppo spesso, beni di lusso.
È in questo contesto che Banca delle Visite opera da dieci anni, con un obiettivo chiaro: offrire un sostegno concreto a chi si trova in difficoltà, garantendo accesso gratuito a prestazioni sanitarie essenziali, grazie al contributo di privati, aziende, professionisti della salute e cittadini solidali.
In un tempo segnato da crescenti fragilità sociali, crediamo che la solidarietà e il mutuo aiuto non siano solo valori etici, ma strumenti reali per rigenerare il tessuto civile e costruire una società più equa e resiliente. Rafforzare il senso civico e promuovere un modello di benessere circolare — in cui chi può aiuta chi ha bisogno, oggi, sapendo che domani potrebbe trovarsi nella stessa situazione — è un passo fondamentale per uscire dalla logica dell’emergenza e abbracciare quella della responsabilità collettiva.
A chi ci ha sostenuto in questo percorso, va la nostra profonda gratitudine. A chi ci scopre oggi, rivolgiamo un invito sincero: conosceteci, sosteneteci, partecipate. Perché insieme possiamo davvero fare la differenza. Non solo per qualcuno, ma per tutti.
COME ADERIRE:
www.bancadellevisite.it/come-aderire/
